Assicurazioni, Scalia: «Faccio gli interessi dei cittadini, Oua quelli dei legali»

«Prima di tutto voglio ribadire un fatto che nel vortice delle polemiche di questi giorni sembra essere scomparso: l’evidente finalità del Ddl “concorrenza” sul tema delle assicurazioni è quella di ridurre i costi dei premi assicurativi per i cittadini. Finalità che postula la riduzione sostanziale delle frodi e del relativo contenzioso»: il senatore Francesco Scalia replica così alle accuse mossegli dall’Oua (l’Organismo unitario dell’avvocatura italiana), secondo le quali «l’emendamento a mia firma vorrebbe abolire il danno morale con una decurtazione del 30% dei risarcimenti. Posso documentare che esse sono destituite di ogni fondamento». (leggi qui il precedente)

Carte alla mano, Scalia spiega che in realtà « l’emendamento non taglia i risarcimenti ma chiama le cose col loro nome. Il danno non patrimoniale è uno ed uno solo, come ha da tempo chiarito la Corte di cassazione con le sentenze Sezioni unite del 11/11/2008. Sentenze a seguito delle quali, l’Osservatorio sulla giustizia civile di Milano, quello delle Tabelle di Milano, il vero riferimento per la tutela degli assicurati, propone la liquidazione congiunta dei pregiudizi in passato liquidati a titolo di: danno biologico, della personalizzazione, per particolari condizione soggettive, del danno biologico e del danno morale. Quindi,le mille sottovoci – danno esistenziale, danno alla vita di relazione, danno morale – non sono altro che sottovoci, tutte prese in considerazione dalle Tabelle di Milano e dall’articolo 8 nel testo approvato dalla Camera. Il mio emendamento mira semplicemente, al contrario di quanto sostenuto dall’Oua, a lasciare intatto il testo attuale intervenendo solo nel voler assicurare la certezza del diritto, chiarendo che il danno, calcolato facendo applicazione di tutti i criteri dell’articolo (che comprende anche quello che impropriamente viene chiamato “danno morale”) è onnicomprensivo».

Il senatore ribadisce che la conseguenza dell’emendamento che ha presentato «è di fare chiarezza al fine di ridurre il contenzioso, assicurando risarcimenti più veloci ed equi, in linea con quelli attualmente previsti dalle Tabelle di Milano, e minori costi per il sistema: costi che si scaricherebbero nei premi pagati dagli assicurati. Quanto da me proposto è auspicato anche dalle associazioni dei consumatori, che da tempo chiedono che la valutazione del danno sia certa e onnicomprensiva, al fine di diminuire i contenziosi, ridurre i premi assicurativi e risarcire in modo veloce ed equo gli assicurati. La possibilità di plurime interpretazioni sul “danno morale” aumenta il contenzioso, ritarda i risarcimenti, gonfia i costi e, conseguentemente, causa un aumento dei premi che gli assicurati sono costretti a pagare. La presa di posizione dell’Oua hareso evidente come dietro agli attacchi alle mie proposte ci sia non tanto la difesa dei cittadini quanto la difesa degli interessi legittimi di una categoria professionale, quella degli avvocati, alla quale peraltro appartengo. Io però ho il dovere di fare gli interessi dei cittadini, che hanno diritto ad essere risarciti in tempi veloci ed in misura congrua senza dover ricorrere al giudice. La pensa diversamente il M5s, i cui emendamenti sono sostenuti apertamente dall’Oua».