Assise sul bilancio in ritardo, non è mal comune, è male nel Comune

Il Prefetto bacchetta l'amministrazione e Il Pd soffia sul fuoco dell'inadeguatezza politica. Ma l'approvazione del Bilancio ai 'tempi supplementari' è una prassi consolidata in quasi tutti i Comuni. Che sarà anche marginale rispetto alle colpe dei tecnici, ma di certo non ha entusiasmato Daniele Natalia.

Franco Ducato

Conte del Piglio (ma non) in Purezza

La polemica che in queste ore sta scaldando la città di Anagni più di quanto non faccia il già molto caldo sole di luglio ha, come spesso accade, una lettura più profonda. Che va al di là della ovvia contrapposizione destra-sinistra. E che riporta in auge un tema importante per il comune. Sul quale più volte negli ultimi tempi è stato necessario soffermarsi. Ovvero la necessità, per il sindaco Natalia, di dotarsi, ed in fretta, di una classe dirigente all’altezza.

Premessa. La lettera di diffida del Prefetto di Frosinone arrivata in Comune è stata mandata non solo al comune di Anagni, ma a tutti i comuni della provincia. Comuni che, a causa anche e soprattutto del Covid 19, non hanno rispettato i tempi per il ritardo nella predisposizione del consiglio sul bilancio. Bilancio il cui termine ultimo scadeva lo scorso 30 giugno. Una missiva con tanto di minaccia di scioglimento del consiglio in caso contrario.

Seconda premessa, per onestà intellettuale. Approvare il bilancio ai Tempi Supplementari è una prassi consolidata. Perché tutte le forze in campo cercano di ottenere il massimo in termini di assegnazioni per il proprio settore o il proprio quartiere.

Ma il Pd tira la stoccata

Daniele Natalia

Ne consegue che la nota di biasimo che l’opposizione ha diffuso (in cui si tacciava la maggioranza di aver il respiro corto e poche idee sul da farsi) è quantomeno parziale.

Infatti la replica della maggioranza, per bocca dell’assessore al Bilancio Carlo Marino è stata centrata proprio su questo punto. Con in più una polemica rivolta contro il Pd locale. Partito accusato di avere, ai tempi dell’assessore al Bilancio Aurelio Tagliaboschi, fatto cadere la propria giunta proprio sui conti. Come dire: proprio voi…

Un ritardo che però fa riflettere

Fin qui la lettura usuale. Quella della polemica classica tra maggioranza ed opposizione. C’è però, come detto, una lettura più sottile. Che parte da un dettaglio. In altri comuni, Covid o non Covid, il bilancio l’hanno presentato più o meno in orario. Ad Isola del Liri, per dire, il consiglio sul tema è stato convocato ai primi di luglio. Non il 22 come accadrà ad Anagni. Quindi non vale dire che tutti hanno fatto tardi.

Ed il problema non può essere solo quello dell’emergenza sanitaria. In comune, sia pure a denti stretti, parlano di una lentezza degli uffici. Lentezza che avrebbe, appunto, allungato i tempi.

Che però porta al punto centrale. È vero che in Comune le carte le fanno gli amministrativi, e i politici danno gli input. È ancora più vero però che, se vogliono, quegli stessi politici possono spingere perché i tempi vengano rispettati. Se non lo fanno, qualche problema c’è.

Aurelio Tagliaboschi

E non è un caso che il sindaco Natalia, al di là delle foto ufficiali, sia in questi giorni molto arrabbiato, per usare un eufemismo, sulla questione. Perché si rende conto che ha rischiato di fare una figuraccia su un tema che non lo coinvolge direttamente.

E si torna, come detto, al punto già trattato. Anagni ha un sindaco che, con tutti i pregi ed i difetti del caso, dimostra acume ed abilità politiche. Il problema è la classe dirigente che lo accompagna. Che, da una parte, fa risaltare i suoi meriti. Ma dall’altra lo espone a problemi come quello del Bilancio approvato in ritardo appunto, che possono diventare scogli taglienti. Di quelli sui quali anche un sindaco scafato può farsi male.