Listone Renzi? Astorre dice Ni. Costanzo: «Siamo decisivi». Di Pucchio: «Più rispetto»

Tutti insieme appassionatamente nel nome di Matteo Renzi? Va bene, ma è arrivato il momento di ottenere più rispetto. Bruno Astorre punta i piedi. E lo dice con chiarezza durante la riunione della sua componente nella Federazione provinciale del Pd di Frosinone.

Bastone e carota. O, se preferite, Orgoglio e Pregiudizio. Il signore delle preferenze nel Pd in Provincia di Roma (2 dei 6 consiglieri eletti in Campidoglio sono dei suoi, nella sua scuderia c’è quel daniele Leodori che è stato il più votato in Regione) viene a Frosinone per serrare i ranghi in vista del congresso. Dice ni alla proposta di un listone unico nel quale riunire tutti i renziani: da Francesco Scalia (Renzi area Lotti) a Francesco De Angelis (Renzi area Orfini) passando per Nazzareno Pilozzi (Renzi area Boschi).

Cosa significa ni. Non è un  no: perchè la proposta ha i suoi vantaggi in termini numeri, evita la conta fratricida. Non è un si perché la componente reclama più peso.

Infatti, dice la riunione, poi si dovranno rivedere gli equilibri interni «L’unità si basa sul rispetto reciproco tra le varie componenti». E la componente che a Frosinone ha il suo caposaldo in Simone Costanzo e Antonella Di Pucchio «Non è soddisfatta dell’attuale assetto».

A puntare il dito è proprio la responsabile delle liste di Costanzo: «Vorremmo contare di più nel momento in cui si fanno le scelte e non solo prenderci gli oneri». A cosa si riferisce Antonella Di Pucchio? «Ad esempio alle scelte fatte sulle amministrative, a partire da Cassino: a Simone Costanzo è toccato l’onere di imporre le decisioni prese da tutta la Direzione Provinciale, poi però c’è stato chi ha approfittato della situazione ed ha lavorato per ricavarne un ritorno in termini di tessere e di consenso. Così non può più funzionare».

La componente chiede di essere rappresentata nella prossima tornata elettorale. Regionali o politiche ma questa volta deve esserci. Perché la componente, in provincia di Frosinone è strategica. Lo evidenzia il Segretario provinciale: «In base al tesseramento siamo determinanti per costruire qualsiasi tipo di maggioranza, questo ci deve essere riconosciuto» dice Simone Costanzo.

Che il gruppo faccia sul serio lo fa capire proprio Antonella Di Pucchio quando circola il nome di una sua candidatura alla Regione Lazio, in tadem con Mauro Buschini. «Forse non ci siamo capiti: se cercate una candidatura ‘di servizio’ stavolta chiamate qualcun’altra. Noi corriamo per vincere ed eleggere».

Assente giustificato Michele Marini. E’ a Roma al Ministero: l’ex sindaco fa parte di quelli che non chiede le ore di permesso per andare alle riunioni di Partito. E’ arrivato a Frosinone sul tardi. A riferirgli tutto è stato Simone Costanzo: appuntamento nella solita pizzeria. tanto, Simone è a dieta e Michele notoriamente non mangia. Telefoni spenti: il Segretario è irraggiungibile, la coordinatrice delle liste potrebbe avere il terminale spento. (Accorgimento inutile: qualcuno che racconta lo si trova sempre). Costanzo ha riferito che gli input sono chiari: la parola d’ordine è unità. Anche alle elezioni comunali di Frosinone. Quindi, nessuna azione apertamente ostile a Fabrizio Cristofari. Ma questa è un’altra storia.

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