Attacco al cuore del sistema Pd: come il centrodestra vuole ribaltare De Angelis e Pompeo

Anagni si ritrova ad essere il perno della politica provinciale. Dai suoi numeri in Consiglio Comunale dipenderanno molti degli equilibri sul territorio. Compresa la possibilità di dare l'assalto ai santuari del Partito Democratico

Anagni diventa lo snodo della politica provinciale e dei suoi equilibri. L’esplosione del Partito Democratico è di quelle che lasceranno il segno per molto tempo. (leggi qui Terremoto Pd: dopo il ko si dimettono Sordo e Bondatti e leggi anche L’inizio della fine per il Partito Democratico).

Il centrodestra ha la possibilità, vincendo il ballottaggio, non soltanto di riconquistare una sua roccaforte ma anche di lanciare una sorta di “opa” sulla presidenza della Provincia. Nonostante lo straordinario successo bis di Antonio Pompeo a Ferentino.

Perché nei complessi equilibri del voto ponderato, il centrosinistra continua a scendere ed il centrodestra a salire. Un centrodestra che pure è diviso, che fa registrare botta e risposta la vetriolo tra Mario Abbruzzese (vice responsabile nazionale di Forza Italia per il settore enti locali) e Francesco Zicchieri, parlamentare e coordinatore regionale della Lega.

Un centrodestra che, guidato da Daniele Natalia, ad Anagni dovrà vedersela con la sorpresa Daniele Tasca, sostenuto dalle liste civiche e da una Casapound ancora più sorprendente nella sua versione ‘istituzionale’ e non urlata.

Non è ancora chiaro chi sarà il candidato alla presidenza della Provincia tra Nicola Ottaviani, Roberto Caligiore, Carlo Maria D’Alessandro e Tommaso Ciccone. (leggi qui Quattro nomi per la Provincia. Ed un dubbio per il Cosilam)

Ma se la coalizione marcerà unita, allora potrà giocarsela.

 

Il centrosinistra come coalizione è in difficoltà e il Pd non riesce a superare le sue eterne lacerazioni. Ma se perderà la Provincia e quindi non avrà più la maggioranza dei sindaci, il Pd rischia di franare dappertutto. Perché a quel punto il centrodestra passerà all’attacco delle ultime roccaforti rimaste: a cominciare dalla presidenza della Saf, la Società ambiente Frosinone che gestisce il ciclo dei rifiuti senza emergenze. E poi mettendo nel mirino la presidenza del Consorzio Asi di Francesco De Angelis, il leader maximo dei Democrat provinciali.

Difficile dire cosa possa fare il Pd per evitare un simile scenario. Intanto perché ad Anagni è fuori gioco e poi perché i numeri (sindaci e consiglieri) rischiano di non starci.

Antonio Pompeo giocherà la carta del tentativo degli accordi trasversali con formazioni più o meno civiche. Potrebbe perfino provare un’intesa con la pattuglia del Movimento Cinque Stelle.

Ma se Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega e Noi con l’Italia non si divideranno, sarà difficile ottenere il mandato bis. Perfino con l’asse di ferro con Francesco De Angelis.

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