La balla che balla non era. La Green Valley è ora e qui

Foto: Can Stock Photo / Focalpoint

Senza Ricevuta di Ritorno. La ‘Raccomandata’ del direttore su un fatto del giorno. Cosilam, Comune di Roccasecca, Unicas ed Enea insieme per piantare canapa. E dimostrare che un altro modo di fare industria esiste.

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

Enea è l’Ente Nazionale per le Energie Alternative. Dal pomeriggio, ma la notizia verrà diffusa solo nelle prossime ore, è il partner scientifico del Consorzio Industriale per lo sviluppo del Lazio meridionale Cosilam di Cassino e del Comune di Roccasecca. (Leggi qui Top e Flop, i protagonisti del giorno: 28 gennaio 2021).

Insieme all’università di Cassino seguirà la sperimentazione della Green Valley, la grande vallata tra Roccasecca e San Giovanni Incarico nella quale si punta a realizzare una piantagione di canapa industriale. Con due obiettivi: il primo, bonificare da anni di veleni quei terreni; il secondo, trasformarla in materiale per imballaggi ecologici da usare al posto della plastica.

Tutti pensavano che fosse una balla. Invece ora c’è la firma. Se va tutto bene, entro un anno o due ci sarà anche la fabbrica ed i posti di lavoro. Ed un ambiente più pulito.

Ambiente, occupazione e new economy: l’alchimia della Green Valley Foto © Christian Reimer

È il segnale che l’industria di questo territorio sta cambiando. Non siamo più soltanto degli operai che montano le cose ideate al nord. Sviluppiamo cose nostre. Come i sampietrini in pietra ceramica. Nessuno credeva che potessero salvare oltre 200 posti in una fabbrica al collasso. Questo è ciò che accade quando si crede nei sogni. E li si insegue. Evitando di fare polemiche, spesso sciocche, pur di apparire e darsi un ruolo.

Sta cambiando il modo di fare industria. Se sapremo stare al passo, continueremo ad arrivare primi. Ed avere posti. Se perderemo tempo a creare problemi, gli altri ringrazieranno. E faranno le cose al posto nostro.

La scelta sta a noi.

Senza Ricevuta di Ritorno