Popolare del Frusinate: «I conti del 2016, in crescita nonostante la crisi»

Fu una banca popolare a concedere all’ingegnere Enzo Ferrari i soldi necessari per mettere su la sua officina. Dalla quale nacque la celebre Scuderia ed il mito del cavallino rampante. Le grandi banche nazionali non vollero dargli né retta né soldi. «Le banche popolari sono quelle del territorio, che ti conoscono, sanno chi sei e quello che puoi realizzare. E’ per questo che concedono i soldi senza considerare solo i criteri di ragioneria. Ma tenendo bene a mente anche l’elemento umano dell’impresa. Come avvenne per Ferrari».  Domenico Polselli, presidente della Banca Popolare del Frusinate, lo ha ricordato nell’auditorium diocesano San Paolo Apostolo a Frosinone, nel corso dell’assemblea dei soci.

Il presidente ha aperto i lavori, ricordando che le Popolari sono quelle rimaste a fare il vero lavoro delle banche: raccogliere il risparmio ed esercitare il credito. Senza investimenti spregiudicati, con i quali fare cassa in maniera selvaggia. «Aiutare le famiglie e le imprese del territorio è sempre stata la missione fondante del nostro istituto».

La crisi si è fatta sentire. «Non ha permesso quella crescita che auspicavamo – ha ammesso Polselli – ma, grazie ai suoi fondamentali, nel 2016, la nostra Banca ha conseguito comunque degli ottimi risultati economici, chiudendo il bilancio con un utile di 3,61 milioni di euro”.

 Nella sua relazione, il presidente ha ricordato i tre pilastri strategici della banca: «essere popolare nel vero senso del termine, riuscire a creare valore, innovarsi ed aiutare l’innovazione». Sul primo punto, Polselli ha esortato i soci, ricordando che «La Banca Popolare del Frusinate deve diventare “Popolare” sempre di più. Aperta a tutte quelle persone che sono disposte, come noi, ad investire per un futuro migliore. Ed è in questa direzione che ci stiamo dirigendo. Il nostro modello di Banca si basa esclusivamente sulla costante attenzione al Cliente, al suo nucleo familiare e al territorio sviluppando una relazione di fiducia solida e di lungo periodo».

A gennaio sono uscite le classifiche annuali di “Atlante delle Banche Leader 2016” di Milano Finanza. E BPF è stata classificata prima in Italia per “creazione di valore” tra le banche popolari a media capitalizzazione. «Ottenere questi risultati in un contesto difficile come è quello attuale, significa aver operato con una gestione contraddistinta da prudenza e determinazione, oculatezza e senso di responsabilità. Ci siamo riusciti nonostante la profonda crisi finanziaria ed economica che ha provocato in questi ultimi anni una caduta del Pil di quasi il 10% e di un quarto nella produzione industriale».

Tra le novità introdotte nel 2016 da BPF c’è il progetto chiamato MegliBanca. Ha imposto un cambio di know-how informatico «per restare competitivi e per rispondere prontamente ai cambiamenti che già stanno modificando il mercato e il modo di intendere la banca». Con MeglioBanca, Banca Popolare del Frusinate mantiene a Frosinone le radici ma si affaccia sul mercato nazionale. «Siamo la prima banca nel Lazio ad avere una banca online e prima in Italia tra le banche minori. BPF rappresenta un esempio di come un’azienda debba investire in innovazione per essere competitiva. Un esempio di innovazione sviluppata in house che avrà ricadute su tutto il territorio».

 

Al termine della relazione del Presidente Polselli, il direttore generale Rinaldo Scaccia 3.61ha illustrato le cifre del 2016.

L’utile netto è stato di 3.61 milioni di euro; sono stati concessi prestiti per complessivi 423 milioni di euro, con un incremento di 8 milioni rispetto al 2015. la metà di quelle somme sono stati mutui che hanno consentito alle famiglie di acquistare una propria casa. La raccolta è stata di 537 milioni di euro con un incremento di 36 milioni. Al 31 dicembre 2015 il patrimonio netto ammontava a 93,83 milioni di euro e con il Tier One Capital Ratio pari al 17,32%.

Scaccia, a conclusione del suo intervento, ha ribadito: «L’obiettivo della Banca è quello di diventare il punto di riferimento e il motore dello sviluppo e della crescita economico-sociale della provincia. Essere interlocutore privilegiato del territorio, ponendosi come intermediario tra i bisogni della clientela e la necessità di una crescita che sia sostenibile e continua. Sono i progetti come “Salviamo i nostri Borghi” dove  la nostra Banca ha messo a disposizione 50 milioni di euro per l’adeguamento sismico dei borghi della Ciociaria a condizioni molto vantaggiose, che rappresentano da sempre il vero carattere e la mission della Banca Popolare del Frusinate».

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