Bari-Frosinone, di scena la partita dell’anno

Al “San Nicola” una gara che può valere una stagione. La capolista punta a staccare ancora di più i pugliesi che invece vogliono restare in corsa per la promozione diretta. Tanti motivi d’interesse a partire dal pubblico delle grandi occasioni fino alle dichiarazioni di De Laurentiis. I tecnici Mignani e Grosso giocano d’anticipo la sfida

Alessandro Salines

Lo sport come passione

Le provocazioni di Aurelio De Laurentiis, uno stadio caldo e strapieno (oltre 30 mila gli spettatori annunciati), 2 squadre forti, tante storie, incroci di ex e dulcis in fundo una posta in palio altissima. Insomma ce n’è per tutti i gusti: Bari-Frosinone non è solo la partita di cartello della 29^ giornata ma è molto di più. Ad oggi è la partita dell’anno. Per il Bari è una gara fondamentale per alimentare le speranze di promozione diretta. Mentre per la capolista può diventare addirittura l’incontro chiave della stagione. Qualcuno l’ha definita come un match-ball per la promozione. In caso di vittoria i ciociari infatti volerebbero a +15 dai pugliesi con 9 gare da giocare. La Serie A sarebbe davvero ad un passo.

Ma Fabio Grosso, uno degli ex, frena perché conosce il calcio e sa che è imprevedibile come poche cose al mondo. “Non cadiamo in questi tranelli – ha sottolineato prima della partenza – Mancano 10 partite, questa col Bari è la prima. Difficilissima. Contro una squadra in grande forma. Ci sarà una cornice di pubblico di alto livello. E questi sono stimoli che devono farci esprimere una bella prestazione sotto tutti i punti di vista. Fisico, tecnico e mentale perché la continuità nella gara sarà determinante”.

Dalla provocazione di “De La” al campo

Fabio Grosso

La settimana di Bari-Frosinone è stata agitata da Aurelio De Laurentiis che ha ripreso un vecchio concetto già espresso da Lotito: le piccole realtà non dovrebbero accedere in Serie A per motivi di bacino d’utenza. De Laurentiis, patron di Napoli e Bari, non ha fatto i nomi ma il riferimento al Frosinone è apparso palese. I tifosi giallazzurri sui social hanno risposto per le rime.  Ed anche Grosso ha detto la sua: “Di stimoli in più non ne abbiamo bisogno perché ne abbiamo tantissimi al nostro interno – ha spiegato – Io ho sempre creduto e continuerò a credere alla meritocrazia e chi merita di ottenere qualcosa è giusto che lo raccolga, lo prenda e se lo goda”.

L’esultanza di Borrelli che ha deciso la gara d’andata (Foto © Mario Salati / Alessioporcu.it)

Ma poi c’è il campo, il giudice supremo. Si affronteranno 2 formazioni in forma: terza contro prima con numeri da capogiro. Basta pensare che il Bari ha vinto senza subire gol le ultime 3 e in Serie B non arriva a 4 partite di fila da marzo 2014 (2 vittorie ed altrettanti pareggi). E’ in serie utile da 5 turni, vanta il secondo attacco (45 gol), la terza miglior difesa (27 reti subite) ed il minor numero di sconfitte (5) come il Frosinone d’altronde. C’è da puntualizzare che il Bari ha conquistato più punti in trasferta (28, record del torneo) che in casa (21). Dal canto suo il Frosinone ha vinto 7 delle ultime 9 partite e da ottobre non subisce più di 1 gol in trasferta. Da allora 10 gare esterne con sole 6 reti concesse e 4 clean sheet (7 vittorie , 2 pareggi, 1 ko). I canarini hanno il miglior attacco (48 reti), la difesa meno battuta (18) ed il primato delle vittorie (19).

Gara storicamente ostica

L’attaccante Caso in azione all’andata (Foto © Mario Salati / Alessioporcu.it)

Per il Frosinone una partita durissima sotto tutti i punti di vista. Anche la tradizione è sfavorevole: in Serie B non ha mai vinto al “San Nicola” (5 sconfitte ed 1 pari). Insomma tante difficoltà oltre la qualità dell’avversario. Compreso uno stadio bollente anche se non mancheranno i tifosi ciociari annunciati in buon numero (667 i biglietti acquistati). Servirà un Frosinone al massimo, concentrato e coraggioso.

“Affronteremo una squadra solida ed esperta che sta disputando un grandissimo campionato – ha avvisato Grosso – Faccio loro i complimenti, è una neopromossa che sta lottando con noi ed altre squadre per i primi posti. Viene da 3 vittorie in cui non ha subìto gol. Per il Frosinone storicamente è un avversario scorbutico, ci sono tanti ingredienti per renderci difficile la vita ma noi lo sappiamo. Ci siamo preparati al meglio per cercare di resistere alle insidie che ci saranno e proporre le nostre qualità”.

Le premesse sembrano le stesse delle gare di Reggio Calabria e Palermo almeno per quanto concerne la cornice. “Sono cose che sappiamo. Unite alle qualità dell’avversario di turno ci mettono davanti un impegno molto difficile perché l’avversario lo rispettiamo tantissimo – ha commentato Grosso Conosciamo l’ambiente, però poi in campo ci saremo noi contro di loro e chi sarà in grado di fare le cose migliori sicuramente avrà la meglio. Quando conosci alcuni aspetti devi essere bravo a farli diventare un vantaggio. Noi ci siamo allenati per farci trovare pronti. Vogliamo renderla difficile anche per loro”.

Emergenza a centrocampo

Boloca punto fermo del centrocampo canarino

Non mancano i problemi di formazione per Grosso. Il tecnico dovrà rinunciare a ben 3 centrocampisti potenziali titolari. Dopo Lulic e  Mazzitelli si è fermato Kone che ha accusato un trauma contusivo al polpaccio destro. Assenze pesanti che riducono al lumicino le alternative in mediana. Ma Grosso fa buon viso a cattivo gioco. “Avremo fuori Lulic, Mazzitelli e Kone. Tutti gli altri sono a disposizione per fare una grande gara, a prescindere dal modulo e da altre dinamiche tattiche – ha osservato l’allenatore giallazzurro – Abbiamo sviluppato diversi tipi di situazioni finora e possiamo replicarle anche in questa partita. Ho piena fiducia nella rosa che ho a disposizione, sono convinto che possiamo disputare una grande partita”.

Riepilogando in porta giocherà Turati con una difesa formata da Sampirisi (al rientro), Lucioni, Ravanelli ed uno tra Cotali e Frabotta. A centrocampo Rohden, Boloca e molto probabilmente Garritano. Ma Grosso potrebbe confermare Gelli che col Venezia ha ben figurato. In attacco il tridente che finora ha dato più garanzie ovvero Insigne, Mulattieri e Caso.

Mignani, niente pressioni e tanta fiducia

Michele Mignani, tecnico del Bari

“Non credo che il grande pubblico possa condizionare i ragazzi. Anzi sarà uno stimolo in più. Sono contento che lo stadio sarà pieno”. Michele Mignani, tecnico del Bari, è sereno ed ottimista alla vigilia di una partita che potrebbe dire molto sul campionato del Bari.

“Affrontiamo la squadra che ha dimostrato di essere la più forte del campionato, lo dicono i numeri ed il gioco espresso – ha continuato Mignani – Indubbiamente per noi sarà una partita tostissima. Ci siamo preparati per fare la nostra parte, abbiamo bisogno di fare punti, giocheremo in casa davanti alla nostra gente, ce la metteremo tutta per mettere in difficoltà la squadra che in questo momento ha fatto il vuoto attorno a sé”.

L’espulsione di Bellomo nella gara d’andata (Foto © Mario Salati / Alessioporcu.it)

L’allenatore ha studiato a fondo gli avversari. “Mi aspetto una squadra solida, aggressiva, organizzata – ha spiegato MignaniGioca a calcio, ha una percentuale di possesso alta e possiede qualità individuali importanti in avanti dove hanno imprevedibilità, tecnica e velocità. Dovremo stare molto attenti ma dobbiamo pensare anche di potergli fare male. Le partite sono lunghe, cambiano in base agli episodi”.

Il tecnico non guarda la classifica. “Quota Serie A? Molto dipende dalle altre. Se il Genoa le vince tutte ad esempio la soglia si alza notevolmente – risponde Mignani – Quando dico di non voler guardare la classifica intendo dire che questa graduatoria è lungi dall’essere quella definitiva, ci sono ancora 10 partite”.

Out Folorunsho e Ceter

L’ex Maiello regista del Bari

Il Bari sarà privo di 2 pedine importanti bloccati da infortuni. Folorunsho è un trequartista forte tecnicamente e fisicamente, giocatore-chiave nello scacchiere pugliese. Mentre Ceter è un attaccante colombiano molto temibile. “Per il resto i ragazzi stanno bene, abbiamo fatto una settimana corta di lavoro, qualche dubbio ce l’ho – ha rivelato Mignani Valuterò come sempre in funzione del tipo di partita, mi conforta abbiamo la possibilità di cambiare in corsa con giocatori che stanno tutti bene”.

Mignani dovrebbe disegnare il Bari con il 4-3-1-2. In porta Caprile con Pucino, Vicari, Di Cesare ed uno tra l’ex Mazzotta e Ricci a comporre la linea difensiva. A centrocampo l’altro ex Maiello in cabina di regia con ai fianchi Maita e Benedetti. Dubbi in attacco. L’unico sicuro è Cheddira, bomber e capocannoniere del campionato. Dovrebbe far coppia con Antenucci o Esposito. Benali potrebbe giostrare da trequartista. Non è escluso un impiego di Botta, Morachioli e Scheidler. (Leggi anche La dura legge del gol: Cheddira e Mulattieri infiammano il “San Nicola”).