Barillari contro Lombardi: “Al suo posto mi sarei dimesso o andato nel Pd”

Nuovo scontro tra la capogruppo M5S della Regione Lazio ed il suo predecessore. Lei apre al dialogo in Emilia Romagna. Lui convoca a Roma i duri e puri da tutta l'Italia. Le reazioni della Rete. Barillari: "Al posto della Lombardi mi sarei già dimesso o iscritto al Pd"

La Lega? “Razzista e xenofoba“. Il Partito Democratico? “È quello di Bibbiano e Mafia capitale“. Davide Barillari non fa sconti: innanzitutto al suo Partito, il Movimento 5 Stelle del quale è stato candidato alla guida della Regione Lazio contro Nicola Zingaretti nel 2013. Oggi Consigliere nell’Aula della Pisana: una specie di spearato in casacon la sua Capogruppo Roberta Lombardi. Lei guida l‘ala del dialogo a distanza con i Dem, viene considerata la diplomatica occulta che ha allacciato le linee di confronto con Zingaretti favorendo la creazione dell’attuale Governo nazionale. Lui è l’ortodosso della prima ora, il duro e puro senza concessioni, l’uomo delle piazze e dei Vaffa Day. Roberta Lombardi l’altro giorno ha lanciato un segnale in vista delle elezioni in Emuilia Romagna (leggi qui Lombardi apre al Pd: «Votare Bonaccini? Facciano una proposta chiara»). Davide Barillari risponde convocando per domenica la terza riunione nazionale dei duri e puri.

Davide Barillari

La chiamata alla mobilitazione non lascia sapzio a dubbi. C’è l’amarezza e la delusione. Ma anche la speranza. «Milioni di italiani credevano in noi, perché eravamo diversi dagli altri Partiti. Per anni abbiamo urlato contro la casta, per poi tradire gli italiani alleandoci con una Lega razzista e xenofoba e poi con il Pd di Bibbiano e Mafia Capitale. Possiamo ancora salvare il m5s». L’appuntamento è per dmenica a Roma, in largo Dino Frisullo dalle dieci del mattino. I temi sono quelli scritti a Firenze nel precedente incontro ispirato da Davide Barillari. (leggi qui Barillari riunisce i dissidenti M5S a Firenze: un documento verso la scissione e leggi qui la Carta di Firenze).

Attacco a Lombardi

Su Roberta Lombardi e la sua apertura al dialogo in Emilia Romagna piove la scomunica del senatore tradizionalista Gabriele Lanzi. Prende di mira lei ma anche l’altra parlamentare Carla Ruocco che aveva lanciato un messaggio analogo.

Commenta Gabriele Lanzi «Prima Carla Ruocco il 26 novembre alla trasmissione Di Martedi’, poi Roberta Lombardi su Skytg24: non finisce la sfilata televisiva di Portavoce nazionali e regionali eletti nel Lazio che si fanno beffe delle decisione, ormai presa, di correre da soli nelle prossime Regionali emiliano romagnole e che calpestano le battaglie ideologiche che portiamo avanti da anni».

Denuncia l’invasione di campo. Rimane fermo nella visione dell’uno vale uno. «Il tempo dei consoli romani che decidono del destino delle nostre terre è finito con la fine dell’Impero Romano. La signora Lombardi è pregata di occuparsi della Regione Lazio dove è Consigliera regionale e se vuole sostenga Zingaretti».

Roberta Lombardi su Sky intervistata da Maria Latella

Ricorda che una decisione è stata presa. E che Rousseau è già stata consultata. Roberta Lombardi aveva detto al Pd di fare una proposta chiara ed alla luce del sole: ipotizzando a quel punto di metterla ai voti sulla piattaforma grillina come integrazione al primo voto. Il senatore Gabriele Lanzi lo esclude: «La stragrande maggioranza di attivisti, consiglieri eletti nei territori e Parlamentari 5 Stelle del’Emilia-Romagna ha già detto che andrà da sola alle elezioni regionali».

La reazione sulla rete

Il tutto finisce sulla bacheca di Davide Barillari. I commenti sono i più diversi.

C’è chi non è d’accordo con Barillari. Come Davide Varotti che dice “Sul “territorio” in molti pensano che la gestione delle Elezioni Regionali sia stata una farsa. In molti adesso credono che il voto disgiunto, M5S più candidato presidente differente sia una cosa positiva. Ma guai a dirlo a chi vuole correre da solo, iniziano subito con la caccia alle streghe modello Medioevo“.

E c’è chi invece lo appoggia su tutta la linea, criticando la capogruppo nel Lazio. Come scrive Teresa Colozzi. «La Lombardi farebbe meglio a tacere anche lei fa a gara col Er promessa. Ma perché non passa direttamente al PD invece di anda’ ovunque a spara’ su tutto e tutti come la maestrina saputella che si è eretta su un piedistallo di arroganza dove dal suo trono vuole dare lezioni a destra e manca. Ma a conti fatti non mi pare che in Regione ha raggiunto molto. Lombardi torna sul pianeta Terra se ci riesci e scendi dal piedistallo prima che fai il botto, evita certe uscite che fai più bella figura che di figuracce ne hai già fatte tante».

Davide Barillari Roberta Lombardi © Imagoeconomica, Stefano Carofei

Ma c’è anche ci fa dei distinguo, come Paolo Lombardi. È disposto a tenere in considerazione l’ipotesi avanzata dalla Lombardi «Solo se votano gli attivisti delle regioni interessate. Quanto accaduto agli umbri non deve più ripetersi».

Un commento al quale Davide Barillari però fa un’annotazione. «Allora come minimo rispetti il ruolo dei capigruppo m5s delle altre Regioni. E se lo chiede espressamente per Calabria ed Emilia, è ormai evidente che stia tessendo la tela anche per il Lazio. Davvero inconcepibile, io al suo posto mi sarei già dimesso o sarei confluito direttamente nel Pd».