Bassetta li frega tutti: «Visto che mi ricandido… »

Franco Ducato

Conte del Piglio (ma non) in Purezza

di Franco DUCATO
Conte del Piglio
(ma non) in Purezza

 

 

Dicono che l’atmosfera fosse obiettivamente piuttosto particolare. E che quando è arrivato l’annuncio, in tanti si siano guardati in faccia straniti. Quella che è andata in scena l’altra sera ad Anagni, durante l’ennesima riunione di maggioranza, è stata , a dire di quelli che erano presenti, una vicenda piuttosto surreale.

Le premesse in effetti sembravano piuttosto soporifere. Tutti si aspettavano il duello rusticano tra l’assessora Simona Pampanelli e la consigliera del Pd Sandra Tagliaboschi. Tagliaboschi, ancora più incattivita contro il vicesindaco dopo le polemiche per la lettera di richiesta di contributi in vista delle manifestazioni estive inviata a tutti i commercianti del centro storico.

Una lettera pensata scritta e spedita senza che quasi nessuno della maggioranza ne fosse a conoscenza. «Ma come si fa – sarebbe stato il commento della pasionaria del Pd anagnino – , prima vogliono la condivisione e poi mandano in giro cose del genere senza nemmeno discuterne. Alla faccia della condivisione!».

Insomma, i presupposti c’erano tutti. E invece lo scontro non c’è stato. Merito della Pampanelli che, andata in vacanza, ha disertato la riunione. Togliendo così quasi ogni elemento polemico al conclave.

Che però ha visto un momento davvero beckettiano alla fine della serata. È stato quando- sempre secondo i convitati- il sindaco Fausto Bassetta ha detto, con fare grave e compunto, «una delle questioni da mettere a posto in vista della mia ricandidatura, è la riorganizzazione della macchina amministrativa». Ed è lì che tutti, o quasi, si sono guardati piuttosto confusi. Sorpresi del fatto che il sindaco desse così per scontata un’idea, quella della sua ricandidatura alle prossime comunali, che invece in tanti danno per poco probabile, soprattutto da quando, da settimane ormai, in città si registra una tensione notevole tra i principali elementi della sua maggioranza.

Una situazione che sarebbe confermata dal fatto che un componente (critico) della coalizione bassettiana avrebbe avuto, proprio negli ultimi giorni, almeno due incontri informali con i referenti dei due partiti di peso della maggioranza di governo, PD e Progetto Anagni. due incontri separati, con due finalità opposte: il Pd che vorrebbe tirare il consigliere dalla propria parte, per rafforzare la maggioranza: Progetto Anagni che vorrebbe fare invece, dello stesso consigliere, un altro esponente di quella massa critica di dissenso che, assieme ai membri dell’opposizione, potrebbe portare alla fine anticipata dell’esperienza bassettiana al governo della città ed al valzer dei riposizionamenti delle principali forze politiche in vista delle nuove elezioni.

Insomma. Quasi tutti in maggioranza considererebbero più o meno traballante, la poltrona del primo cittadino. Da qui lo sconcerto per la sicurezza con cui lo steso sindaco ha invece dato per scontata una sua seconda consiliatura.

Attenti a non fare però del colonnello un ritratto superficiale; quello del neofita della politica che non si rende conto delle tensioni della sua maggioranza. Probabilissimo che dietro l’apparente ingenuità si nasconda un cervello raffinato, che ha compreso che le debolezze altrui possono essere la sua forza. E si regola di conseguenza.

In tal caso, chapeau, caro Colonello.

 

 

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