«Basta prese in giro: Pompeo dica dove farà la nuova discarica»

Ciacciarelli carica a testa bassa. "Zingaretti e Raggi daccordo sui rifiuti". Pompeo? "Dica dove farà la nuova discarica provinciale oppure ha preso in giro i sindaci". "A Roccasecca non c'ero perché Sacco non mi ha invitato"

Non è sindaco ma se lo fosse stato avrebbe votato «no ai rifiuti di Roma portati in Ciociaria». Soprattutto per un motivo: «Non siamo la loro discarica» e perché «Roma non fa niente per risolvere il suo problema con le spazzature». Prevede nuovi problemi e per questo chiede «chiarezza al presidente della Provincia Antonio Pompeo: ci dica subito dove vuole fare la nuova discarica al posto di quella in esaurimento a Roccasecca». Pasquale Ciacciarelli è presidente della Commissione Cultura nel Lazio, tra i più cinvinti che Forza Italia debba cambiare pelle, nelle prossime ore sarà a cena con Giovanni Toti insieme agli altri fedelissimi del Lazio.

I sindaci hanno votato in maniera chiara: si al progetto di trasformazione dell’impianto di Colfelice e per realizzarlo occorrono i rifiuti di Roma, altrimenti i soldi li dovremmo mettere noi. (leggi qui Migliorelli porta la Saf nel futuro: si al bilancio per trasformare il ciclo dei rifiuti)

Mettiamo in chiaro una cosa: nè Pasquale Ciacciarelli né Forza Italia sono contrari alla trasformazione di un impianto che ormai risente del peso degli anni. Ricordo a me stesso che fu proprio con la mediazione mia e di Mario Abbruzzese, ma anche del presidente Saf Lucio Migliorelli e di altri colleghi, che un anno fa siamo riusciti ad evitare il raddoppio delle bollette. Ora però si deve garantire un ciclo pulito, con tecnologie moderne e che siano prive di cattivi odori.

Però dice no ai rifiuti di Roma…

Dico no a questo modus operandi ormai radicato nell’ottica politica, che penalizza le province a favore della capitale. Mi spiego: Roma dovrebbe prendere esempio da Frosinone, che è un’ eccellenza nello smaltimento dei rifiuti. La capitale dovrebbe imparare da noi a smaltire da sola i rifiuti. Invece, ancora una volta, la nostra provincia ha dovuto sopperire alle mancanze della Capitale. Lo ripeto, se a Zingaretti e Raggi non è chiaro: non siamo la discarica di Roma.

Cosa avrebbero dovuto fare il sindaco di Roma ed il presidente della Regione Lazio allora per gestire meglio l’emergenza?

Con rammarico, rilevo che, ancora una volta, i cittadini del Lazio hanno assistito all’ennesimo rimpallo di responsabilità tra Virginia Raggi e Nicola Zingaretti, che, mentre si additavano incapacità a vicenda, non si sono fatti scrupoli nel mettere in ginocchio una provincia già martoriata dall’inquinamento ambientale. Il presidente della Regione Lazio avrebbe dovuto portare in aula il Piano Regionale dei rifiuti del Lazio.

Per farlo, Zingaretti dice che prima deve avere dalla sindaca raggi l’elenco delle aree su cui realizzare le strutture

Non credo alla favoletta del serpente che si morde la coda: sempre più mi sembra che Virginia Raggi e Nicola Zingaretti stiano giocando ai Compari di Pisa e si coprano a vicenda. Così come è in atto una copertura pure su scala provinciale.

Chi stanno coprendo?

Chiedetelo al presidente della Provincia Antonio Pompeo. Volete la prova? Chiedo al presidente Pompeo di essere più chiaro quando afferma che in Provincia verrà aperta un’altra discarica, al posto di quella in via di esaurimento a Roccasecca. E che il Sud della provincia ha già dato. Deve spiegarci dove vuole aprirla e soprattutto quale sarà l’impatto ambientale che ricadrà sul territorio. (leggi qui Pompeo annuncia ai sindaci: «Presto la nuova discarica, Roccasecca ha già dato»).

Ma la Provincia ha solo il compito di individuare le aree idonee, non di scegliere le discariche…

Quindi, lui non sceglierà niente ma individuerà solo le aree idonee. Poi la Regione non sceglierà niente ma si limiterà a prendere atto delle indicazioni tecniche fornite dalla Provincia. Alla fine nessuno sarà il responsabile. E qualcuno si ritroverà la discarica in casa senza sapere né come né quando. Ora lo avete capito che si stanno coprendo a vicenda?

Poteva domandarglielo lei: perché non è andato all’assemblea dei sindaci a Roccasecca, cioè quella in cui Pompeo era presente ed ha detto quelle cose?

Non ho partecipato, perché non mi è stato recapitato l’invito dal sindaco Giuseppe Sacco.

Secondo lei perché?

Non trovo una motivazione.

Prenda lei in mano il cerino acceso: dove va fatta la nuova discarica?

Non posseggo gli strumenti ed i documenti che invece ha a disposizione il presidente della Provincia antonio Pompeo. per questo è lui a dover decidere. Se fosse toccato a me avrei già fatto la mia parte. Deduco, che la nuova discarica sorgerà a Nord. A meno che Pompeo non abbia preso in giro i sindaci riuniti a Roccasecca. Se non è così lo dica e faccia chiarezza. Personalmente ritengo che prima bisogna capire dai rifiuti prodotti dalla provincia di Frosinone se effettivamente esista una reale esigenza di aprirla. In ogni caso ritengo che questo territorio, ancora una volta, abbia dimostrato una grande disomogeneità e soprattutto la volontà di non voler fare squadra sui grandi ed importanti temi che affliggono i cittadini.

È per questo che ha presentato la richiesta di un consiglio regionale straordinario sull’emergenza rifiuti?

I cicli emergenziali dei rifiuti nel Lazio non sono come gli eventi meteorologici che, pur prevedendoli, non si sa precisamente quando accadranno. Quello dell’emergenza dei rifiuti è un fatto ciclico, soprattutto d’estate, quindi è improponibile il non prevedere con un piano specifico la gestione di essi. Per questo ho richiesto un consiglio regionale straordinario che affronti il problema e che ci faccia capire, finalmente, quali siano le intenzioni della Giunta Zingaretti a riguardo.

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