Berlusconi ad Abbruzzese: «Preparati, si vota il 24 settembre»

«Ragazzi, tenetevi pronti: il 24 settembre si vota». Parola di Silvio Berlusconi. Lo ha detto a Mario Abbruzzese ed agli altri referenti dei territori italiani, incontrati martedì nella sua villa di Arcore.

Il Cavaliere ha spiegato che l’intesa con il Pd, in linea di massima c’è. E’ sul modello tedesco, adattato alla realtà italiana. (leggi qui la ricostruzione di Corrado Trento). Secondo lui si andrà a votare. Ne è convinto al punto che l’ex premier ha già indicato gli slogan sui quali puntare nel corso della campagna elettorale. Ha detto ai suoi: meno tasse, meno stato, meno Europa. E poi più aiuto a chi ha bisogno, più sicurezza, più garanzie.

Sarà un caso. Ma all’indomani dell’incontro, Mario Abbruzzese allarga la sua visione di collegio elettorale. Non più soltanto la provincia di Frosinone. Nelle ore scorse è stato all’inaugurazione del Coordinamento di Forza Italia al Municipio della Garbatella a Roma. Ha preso la parola ed è stato uno dei più applauditi.

Che ci sia aria di intesa a Montecitorio lo conferma anche il deputato Pd Nazzareno Pilozzi. «L’accordo raggiunto tra i Capigruppo è che entro il 30 giugno il testo di legge venga licenziato dalla Camera. A quel punto c’è un mese di tempo per approvarla anche al Senato. Per poi sciogliere le due Camere ai primi di agosto».

La nuova norma prevede che una volta sciolto il parlamento si debba votare entro un minimo di 45 ed un massimo di 60 giorni. Insomma: campagna elettorale sotto l’ombrellone, in pieno agosto. Perché tutta questa fretta? Perché ad ottobre c’è la legge di Stabilità da approvare. E’ quella con i conti del Paese, nella quale si prevedono i tagli ed i sacrifici con cui centrare i parametri di stabilità fissati dall’Europa.

Se è vera la data del 24 settembre indicata da Silvio Berlusconi a Mario Abbruzzese e gli altri ospiti ad Arcore, significa che appena votato ci saranno solo tre settimane per riunire le nuove Camere, formare una maggioranza, varare un Governo, presentare la Legge di Stabilità.

Le indiscrezioni dicono che i capogruppo Ettore Rosato e Renato Brunetta stiano già lavorando sulle correzioni da apportare al testo della legge approvato dalla Commissione Affari Costituzionali della Camera. Si tratta del cosiddetto Rosatellum la via di mezzo tra il maggioritario ed il proporzionale, trasformato in un proporzionale alla tedesca.

Se le correzioni che verranno ufficializzate venerdì risponderanno ad alcune richieste della Lega, in Senato potrebbe esserci anche il via libera delle truppe di Salvini. «In questo momento – spiega Nazzareno Pilozzi – si sta lavorando sulla soglia di sbarramento che è fissata al 5%, sulle dimensioni dei collegi elettorali. Noi li vorremmo più grandi, Forza Italia li chiede più piccoli».

E’ esattamente quello che stanno mettendo a punto, nel corso di una seri d’incontri riservati, gli ambasciatori di Matteo Renzi e Silvio Berlusconi. Se ne stanno occupando Luca Lotti e Gianni Letta. Il senatore Francesco Scalia, vicinissimo a Lotti, conferma. «Sembra che l’aria sia proprio questa: la legislatura potrebbe finire intorno alla metà di luglio».

E il Movimento 5 Stelle? «A parole vogliono andare di corsa al voto – analizza Nazzareno Pilozzi -. Nei fatti, mi sembra di sentire dichiarazioni che vanno in tutt’altra direzione. Forse sarà l’istinto di sopravvivenza del Parlamento…».

A questo punto c’è il rischio che le liste con le candidature debbano essere presentate entro il 15 agosto nelle Corti d’Appello competenti per ogni collegio. E quello è un periodo in cui, notoriamente, gli uffici giudiziari sono in ferie. In più si deve considerare il superlavoro per il Ministero dell’Interno. Entro pochi giorni deve stabilire quali Comuni stanno in un Collegio e quali in un altro.

Proprio per questo, a Palazzo Madama circolano anche altre due date oltre a quella del 24 settembre: il primo ottobre e l’otto ottobre.

Ma Mario Abbruzzese non ha dubbi: «Berlusconi è stato chiaro, ci ha detto di prepararci per il 24 settembre»

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