Berlusconi conferma Tajani e traccia la rotta

Dalla fiducia rinnovata a Tajani alla lotta al Covid. Dalla stima per Draghi alla sfida con la Cina. Le difficoltà nel trovare i candidati sindaci e la nascita di Coraggio Italia. Silvio Berlusconi manda una serie di segnali. Forti. Per dire che c'è. E che detta ancora lui la linea

La conferma e la benedizione sono arrivate già dalle prime parole: “un grazie particolare” ad Antonio Tajani e a tutti coloro che con lui “stanno mandando avanti Forza Italia nel modo migliore, con lealtà e dedizione, consultandosi continuamente con me“. Silvio Berlusconi conferma la fiducia il suo luogotenente generale, conferma la linea, manda un segnale agli elettori e soprattutto ai sondaggi. Lo fa con un’intervista esclusiva al quotidiano Il Giornale.

Si porta avanti ancora gli effetti del post Covid. Non è al top della forma. “La solidarietà e l’affetto che mi sono stati espressi da tanti italiani mi hanno non soltanto commosso, ma mi hanno dato la forza di affrontare una strada difficile: quella con le conseguenze e le complicanze di un male insidioso e tremendo, lo stesso che ha seminato tanti lutti e tanto dolore in Italia e nel mondo” dice il leader di Forza Italia.

La luce in fondo al tunnel

Silvio Berlusconi

Vede positivo il Cav. Sia sotto il profilo economico che sanitario. “La svolta c’è stata, sia sul piano sanitario – e finalmente se ne vedono i primi effetti – sia su quello economico, ma purtroppo la ripresa sarà lunga e difficile. Tuttavia finalmente possiamo vedere un po’ di luce in fondo al tunnel“.

Riconosce al governo di Mario Draghi di avere impresso un cambio di passo al Paese. Lo fa dicendo che nella lotta al covid c’è stato “un cambio di passo del quale sicuramente ha merito il governo di unità nazionale che io per primo ho chiesto ed invocato e che senza di noi non si sarebbe mai potuto realizzare. Il Paese -aggiunge Berlusconi- aveva bisogno di una soluzione di emergenza di fronte a una crisi senza precedenti“.

No alle contrapposizioni

Acciaccato sicuramente, lucido senza alcun dubbio. Manda segnali, Silvio Berlusconi. Soprattutto agli alleati. Continuando così a tracciare la rotta per Forza Italia. In tema di gestione dell’immigrazione ad esempio dice che “certamente i buoni rapporti stabiliti da Draghi negli anni in Europa gli saranno d’aiuto. Vedete, i rapporti internazionali sono fatti anche di credibilità e di fiducia personale. È quello che io ho fatto per molti anni, cercando di stabilire i migliori rapporti possibili con un grande numero di leader europei e mondiali”.

Rivcendica un suo ruolo attivo anche nei risultati di questi giorni, proprio sulla base di quelle relazioni. “Sono rapporti che durano anche oggi e che non ho esitato ad utilizzare per convincere le cancellerie europee ad assumere un atteggiamento generoso e solidale verso l’Italia quando si è trattato di decidere per esempio sul Recovery Plan, il più grande piano di aiuti al nostro Paese dai tempi del Piano Marshall. Sono convinto che anche in materia di immigrazione Draghi saprà usare il metodo Berlusconi: non contrapposizioni muscolari ma, al contrario, rapporti costruttivi sia con i leader europei che con i governi della sponda Sud del Mediterraneo“.

Facendo così noi -ricorda il leader di Forza Italia- eravamo riusciti a ridurre praticamente a zero il flusso di migranti clandestini dall’Africa nel 2010 e 2011“.

La sfida dei valori

Silvio Berlusconi Foto: Livio Anticoli / Imagoeconomica

Il Cavaliere dimostra di avere la situazione chiara su tutti i fronti. Non solo quello dell’Immigrazione ma anche quello economico internazionale. Al punto che cita la questione cinese. Ed indica la sua ricetta per affrontare la sfida che arriva da Oriente.

La Cina sta ponendo in essere la più grave sfida globale all’Occidente, ai nostri valori, al nostro modello di civiltà. Lo fa in nome di un’ideologia comunista totalitaria che si sposa ad un espansionismo economico e commerciale dagli inevitabili risvolti politici. Rispondere alla sfida della Cina è il grande tema di tutto l’Occidente, come lo è stato opporsi all’Unione Sovietica nella seconda metà del XX secolo“.

Berlusconi ammonisce che non sarà come le armi che si vincerà questo confronto ma con i valori “Proprio come abbiamo vinto la Guerra fredda, certo non con l’uso delle armi, ma rispondendo colpo su colpo sia sul piano dei valori sia dei diritti di libertà. In questo senso l’Europa può svolgere la sua parte solo se saprà darsi una vera politica estera e di difesa comune, come da molto tempo stiamo chiedendo. Questo significa dotarsi di un vero e unico strumento militare europeo, naturalmente nell’ambito dell’Alleanza Atlantica“.

La scomunica a Coraggio Italia

Soprattutto è al fronte interno che Silvio Berlusconi manda segnali. Ed a chi vede in corso una smobilitazione nel Partito. La nascita di Coraggio Italia è stata interpretata da molti come l’ultimo colpo ad un Partito ormai in disarmo. Ma l’ex premier si affretta a dire che non è così.

Giovanni Toti

L’operazione Brugnaro-Toti “mi ha rattristato, perché fa l’opposto di quello che sarebbe necessario: unire le forze per rilanciare una grande area liberale, cattolica, europeista, garantista, di governo del Paese. Questo è anche per il futuro il ruolo insostituibile di Forza Italia. Tutti i tentativi di frammentazione accaduti finora hanno avuto vita breve e nessuna prospettiva politica. Non capisco perché questa volta dovrebbe essere diverso“.

Per noi cambia poco, ma mi dispiace che alcuni amici parlamentari di Forza Italia si siano prestati ad una delle tante operazioni di palazzo, senza seguito nel Paese, che non li porterà da nessuna parte“, aggiunge.

I candidati alle elezioni

Sulle elezioni comunali e sul ritardo nella scelta dei candidati da schierare, Berlusconi dice che “Non ci sono tensioni, c’è un paziente lavoro per individuare i candidati migliori” del centrodestra alle Comunali. “Non è una gara a chi arriva primo. È vero però -osserva- che è difficile trovare candidati se li cerchiamo come li vogliamo noi: non mestieranti della politica, ma persone che con la loro storia personale abbiano dimostrato capacità di lavoro, serietà, concretezza, esperienza da mettere al servizio della collettività“.