Berlusconi evoca Draghi. E spiana la strada a Salvini

Foto © Imagoeconomica

Il fondatore di Forza Italia apre all’ipotesi di un Governo tecnico, aprendo quindi allo scenario del Capitano del Carroccio. In questo modo spariglia le carte e lancia un ponte perfino nella direzione di Matteo Renzi. Dipenderà Sergio Mattarella. Movimento Cinque Stelle all’angolo.

«Accetterei un governo tecnico con Draghi, che potrebbe essere un premier capace di intervenire sulle emergenze del Paese»: è un sì senza se e senza ma quello di Silvio Berlusconi all’ipotesi ventilata da Matteo Salvini, leader della Lega.

Il fondatore di Forza Italia lo ha pronunciato alla 26esima presentazione consecutiva da ospite d’onore del libro di Bruno VespaPerché l’Italia diventò fascista”.

Silvio Berlusconi e Bruno Vespa © Imagoeconomica

La sensazione è che a gennaio si aprirà l’ennesima crisi politica, con scenari imprevedibili. Le elezioni anticipate sono un’opzione, ma non l’unica. Si sta ragionando anche su un cambio di premier e soprattutto di maggioranza. Si potrebbe partire da uno strano asse Lega-Forza Italia-Italia Viva. Cioè Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Matteo Renzi.

Occorrerebbero diversi altri numeri per avere la maggioranza e a quel punto si aprirebbero le danze. Con pressing fortissimi sui dissidenti del Movimento Cinque Stelle, su Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni e perfino su una parte de Partito Democratico. Molto dipenderà dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Sarà a lui a dare le carte e a dettare i tempi.

Intanto però Matteo Salvini al Corriere della Sera ha detto, rispondendo alla domanda “Ma sembra indignato anche per le dichiarazioni di Conte e Di Maio sulla vicenda della nave Gregoretti”. «A me dispiace quando ci sono persone che perdono l’onore. È chiaro che per non litigare con il Pd loro si rimangiano tutto quello che avevano detto e fatto». E poi “Perché parla di onore?”. «Guardi, io in questi mesi sto conoscendo la doppia faccia di Conte e Di Maio. Però, se dovessi dire che sono sequestratori o che so io, non lo farei. Se loro invece ritengono che io sia un delinquente che merita 15 anni di carcere… Ma io li attendo al varco».

Mario Draghi © Imagoeconomica

Il leader della Lega ha cambiato toni e sa che a questo punto può davvero succedere di tutto nel panorama politico italiano. Il punto fermo è la ricostruzione completa del centrodestra, con la Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Mentre Cambiamo di Giovanni Toti può confluire direttamente nel Carroccio. Salvini confida nell’adesione di altri parlamentari dei Cinque Stelle alla Lega. Intanto Silvio Berlusconi gli ha spianatola strada verso l’ipotesi di un eventuale governo tecnico. Chapeau.

error: Attenzione: Contenuto protetto da copyright