Se la bestia di Salvini ipnotizza anche Silvio Berlusconi

Foto © Imagoeconomica, Stefano Carofei

Il leader di Forza Italia, che negli anni ’90 ha rivoluzionato la comunicazione politica con l’uso delle televisioni, si “arrende” allo strapotere social dell’apparato agli ordini di Luca Morisi. E intelligentemente precede tutti i suoi che erano pronti a saltare sul Carroccio. Salvando Forza Italia.

Matteo Salvini che si consegna all’abbraccio della piazza “concedendosi” a centinaia di selfie. Silvio Berlusconi che scende dal palco di piazza San Giovanni accolto al grido di “un presidente, c’è solo un presidente” di un manipolo di giovani “azzurri” che evidentemente dovrebbero svecchiare l’immagine del Partito.

Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni, Matteo Salvini © Imagoeconomica, Stefano Carofei

Con il fondatore e leader di Forza Italia ci sono Antonio Tajani, Maurizio Gasparri, Annamaria Bernini, Maria Stella Gelmini. I fedelissimi insomma. Ma le immagini che testimoniano il passaggio anche generazionale della leadership del centrodestra viene immortalato dalle telecamere di Piazza Pulita di Corrado Formigli: i ragazzi della “Bestia salviniana”, il micidiale apparato di propaganda agli ordini di Luca Morisi, che rilanciano in tempo reale immagini e discorsi della manifestazione su ogni tipo di social, telefonino, smartphone possibile e immaginabile.

Con loro, a prendere appunti, c’è Silvio Berlusconi, che nel 1994 rivoluzionò la comunicazione politica non soltanto con i messaggi registrati e poi mandati in onda, ma soprattutto raccogliendo di frutti di una programmazione televisiva che negli anni aveva già cambiato il sentiment degli italiani.

In quella immagine, dicevamo, c’è un salto generazionale e perfino la motivazione “politica” dello strapotere del Carroccio. È proprio questo il punto che meglio spiega la scelta di Silvio Berlusconi di legittimare Matteo Salvini come punto di riferimento della coalizione. Per un quarto di secolo Silvio Berlusconi ha cannibalizzato gli alleati, dal Ccd ad Alleanza Nazionale. Alla stessa Lega nella fase iniziale.

Matteo Salvini © Imagoeconomica, Sara Minelli

Quindi è in grado di capire prima e meglio di tutti questo tipo di processo. E che adesso sarebbe lui ad essere cannibalizzato. Lo ha evitato salendo sul palco come leader della terza forza del centrodestra. Lo ha fatto per rincorrere e anzi precedere i suoi che erano già pronti per saltare sul Carroccio.

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