Berlusconi telefona a Renzi: “Conte non avrà i voti di Forza Italia”

Mentre il Governo balla sulla riforma della prescrizione, il fondatore di Forza Italia chiama l’ex Rottamatore, che subito dopo riprende a martellare la maggioranza. A questo punto può succedere davvero di tutto. Il premier Giuseppe Conte sui carboni ardenti.

Certi amori (politici) non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano. E che tra Silvio Berlusconi e Matteo Renzi ci sia da tempo molto più di un feeling è un fatto acclarato. Le indiscrezioni di queste ultime ore danno il senso di quello che sta succedendo.

Augusto Minzolini © Imagoeconomica / Alessandro Paris

A cominciare da questa: “Giuseppe Conte sulla prescrizione non avrà un voto di Forza Italia”. Silvio Berlusconi  lo ha detto in una telefonata a Matteo Renzi per rassicurarlo. La fonte? Autorevole, che più autorevole non si può: Augusto Minzolini, nel suo retroscena su Il Giornale.

Scrive: “Di fatto, il premier si è condannato a morte da solo: nel tentativo di isolare Italia Viva, vera mina vagante nella maggioranza, si sarebbe sbilanciato troppo andando a chiedere un aiuto addirittura a Gianni Letta, campione moderato e storico braccio destro del Cav. Troppo, anche per lui che della mediazione ha fatto cifra politica e personale.  Aspettarsi il sostegno di Forza Italia su una riforma giudiziaria “manettara” sostenuta dai 5 Stelle, chiosa Minzolini, è un “vero azzardo”.

E così Renzi, con le spalle coperte, ha potuto continuare a smarcarsi e a picchiare duro, confidando nel blocco parlamentare contrario alla riforma del ministro Alfonso Bonafede.Volevano stringerci in un angolo – è il commento di Renzi coi suoi, secondo Minzolini – e hanno fallito. Franceschini ha bluffato, io sono andato a vedere il bluff e lui ha preso una botta. Il problema è Conte che deve dimostrare di saper fare il premier. Se tentassero un’altra forzatura con un emendamento sulla legge Costa commetterebbero un altro errore. Avrebbero fatto meglio ad accontentarsi del rinvio dell’introduzione della legge Bonafede”.

Maria Elena Boschi © Imagoeconomica / Sara Minelli

Vedremo nelle prossime ore quello che succederà, soprattutto all’interno della maggioranza. Intanto Maria Elena Boschi, alter ego di Renzi, ha ribadito che Italia Viva non può accettare una riforma in senso giustizialista. Una cosa però è già certa: tra Italia Viva e Movimento Cinque Stelle uno è destinato a perderci la faccia. Nicola Zingaretti ha alzato un muro nei confronti dei renziani e probabilmente confida nel fatto che in ogni caso potrebbero esserci delle pattuglie di “responsabili” in grado di sostituire i voti di Renzi.

Ma se queste “pattuglie” dovessero arrivare dal centrodestra, chiederebbero subito il ritiro della riforma della prescrizione targata Movimento Cinque Stelle.

Ecco perché la strada è strettissima. Ecco perché Silvio Berlusconi ha telefonato a Matteo Renzi. Ecco perché Giuseppe Conte è preoccupato: l’anello debole della catena rischia di essere proprio lui.