Betta riporta l’Unicas sul podio e auspica il primato… Dell’Isola

Comunicazione, internazionalizzazione, borse di studio e occupabilità: i punti di forza dell'Università di Cassino e del Lazio Meridionale. Che il Censis piazza terza tra i Piccoli Atenei. Due le missioni del futuro rettore: primato ed espansione

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

L’Università di Cassino e del Lazio Meridionale è un ateneo sempre più a vocazione internazionale: eccellente nella comunicazione e nei servizi digitali. Che, nonostante l’anno segnato dall’emergenza sanitaria ed economica, migliora i parametri anche in termini di occupabilità post laurea.

È questa la fotografia scattata da Censis: l’istituto che da oltre vent’anni monitora le università italiane e redige speciali classifiche. Cioè le mette a confronto in graduatorie separate. Dai politecnici ai mega atenei: quelli con oltre 40 mila iscritti. E poi dai grandi (20-40 mila) ai medi (10-20 mila) fino ai piccoli atenei (meno di 10 mila).

Piccoli Atenei: Cassino torna sul podio

Censis, la classifica dei Piccoli Atenei

Ogni classifica ha una serie di parametri che poi determinano il punteggio finale: servizi, borse di studio, infrastrutture, comunicazione e servizi digitali, internazionalizzazione e occupabilità. È stata quest’ultima voce lo scorso anno a crollare di quasi 10 punti: passando dagli 89 punti del 2019 a 77.

Nel 2020, quindi, Cassino chiuse con un punteggio di 80.8 punti: in sesta posizione. Il peggior risultato degli ultimi anni dell’era Betta: nel 2019 era a quota 82, mentre nei due anni precedenti sul podio con 84.4 punti.

Adesso l’Unicas torna nelle posizioni alte e migliora anche la performance: 84.7 punti. Sarebbe stata seconda se Macerata – che ha totalizzato 86.5 – fosse rimasta nella classifica degli atenei medi come l’anno scorso. Conquista invece la medaglia di bronzo. A guidare questa speciale classifica c’è Camerino: che passa da 93.5 a 98.2.

I punti di forza dell’Unicas

Censis, i parametri dei Piccoli Atenei

Il parametro che fa schizzare in avanti l’Università di Cassino è quello legato alla comunicazione: passata da 89 a 91 punti lo scorso anno, ora ne conta 97. Balzo in avanti anche sul versante dell’internazionalizzazione: da 80 a 87 punti.

Notevole incremento anche sul versante delle borse di studio: nel 2019 aveva totalizzato 83 punti, l’anno scorso 84, quest’anno migliora ancora e arriva a 88.

Il Campus Folcara, dove si sta ormai ultimando anche il Dipartimento di Lettere, fa migliorare il parametro relativo alle infrastrutture: da 83 a 86.

Come detto, migliora anche la capacità di entrare nel mondo del lavoro: dopo il crollo dello scorso anno, l’indice di occupabilità sale da 77 a 80. Stabile la voce relativa ai servizi: a quota 70, ed è il voto più basso tra tutti i parametri, la voce relativa ai servizi.

Betta a Dell’Isola: «Punta al primato»

Giovanni Betta e Marco Dell’Isola

«Inevitabilmente i servizi sono legati al territorio ed è evidente che ci sono delle criticità rispetto ad altre zone, tale per cui il punteggio non è eccellente», premette il rettore uscente Giovanni Betta.

«Sono invece molto soddisfatto – fa presente poi – del fatto che migliorano i parametri relativi alla comunicazione e all’internazionalizzazione: due settori sui quali ho molto insistito e molto lavorato in questi anni».

E, al contempo, evidenzia: «Non nascondo la soddisfazione per questo risultato ma come ho sempre ripetuto durante il mio mandato, io non sono un amante delle classifiche e questo vale sia quando ci penalizzano sia quando, come in questo caso, miglioriamo».

Poi il Magnifico tra il serio e il faceto lancia la sfida al suo successore: «Questa mattina, dopo che ci è giunta la comunicazione della classifica Censis, ho chiamato Marco Dell’Isola. Gli ho detto: “Sono riuscito a riportare Cassino sul podio, adesso spetta a te farla diventare prima”». (Leggi qui Marco Dell’Isola rettore: è la vittoria dell’ Unicas).

Ateneo medio? Servono altri duemila iscritti

L’andamento delle immatricolazioni all’Unicas

L’obiettivo è anche quello di riportare Cassino tra gli atenei medi, ovvero sopra i diecimila iscritti. Ad oggi ne conta circa ottomila. Il corso di laurea che si piazza meglio in classifica è quello di Economia: sesto posto a livello nazionale.

Il rapporto Censis, in merito alle immatricolazioni degli atenei italiani, evidenzia: «La scelta universitaria è sempre più una scelta al femminile. Nel 2020, a fronte di un tasso di immatricolazione maschile pari a 48,5%, quello femminile è stato del 65,7%. Le immatricolazioni femminili hanno registrato una variazione annua del 5,3%, superiore di 2 punti percentuali all’incremento di quelle maschili (+3,3% di maschi immatricolati rispetto all’anno precedente)».

Sotto il profilo territoriale? «Le immatricolazioni sono aumentate soprattutto nelle regioni del Centro (+7,7%) e del Sud (+5,0%) rispetto a quelle settentrionali (+2,0% nel Nord-Ovest e +3,2% nel Nord-Est)».

E, infine, si accentua il fatto che la crescita delle immatricolazioni del 4,4% registrata per l’anno accademico 2020-2021 conferma e irrobustisce l’andamento positivo. Un andamento che si ripete ormai da sette anni a questa parte. Il tasso di immatricolazione, calcolato sulla popolazione diciannovenne, ha così raggiunto quota 56,8%.