La sicurezza diventa smart, ecco il ‘Bignami’ con le linee guida anti Covid chiare

MARCELLO PIGLIACELLI FOTO © IMAGOECONOMICA

La Camera di Commercio di Frosinone vince la sfida al burocratese. Che rendeva incomprensibili agli operatori commerciali le norme anti Coivd. Ha affidato al costituzionalista Scaccia ed al dottor Pizzutelli la mission: rendere comprensibile la miriade di leggi varate per riaprire le attività con il virus ancora in giro. Ne nasce un 'Bignami': un vademecum chiaro, snello, comprensibile, facile da consultare e soprattutto agile da applicare

Piero Cima-Sognai

Ne elegantia abutere

La parola d’ordine è sintesi. Per capire meglio cosa fare in punto di norma con il Covid e farlo senza doversi barcamenare in un labirinto di regole. Norme governative e regionali che avranno si affrontato il problema, ma hanno sacrificato l’agilità di applicazione alla pignoleria di enunciazione. E che rischiano di mandare in tilt sinapsi e condotte degli operatori di settore.

La soluzione l’ha trovata la Camera di Commercio di Frosinone, che ha capito per prima cosa serviva agli operatori di settore. «Un contributo alla diffusione della cultura della sicurezza. Questo rendendo partecipi, in primis, coloro che hanno dovere morale e responsabilità giuridica di garantire la sicurezza e la salute. E di farlo in ordine a qualsiasi aspetto collegato all’attività lavorativa».

In pratica, un vademecum chiaro, snello, comprensibile, facile da consultare e soprattutto agile da applicare. È la mission che si è dato nelle scorse settimane il presidente Marcello Pigliacelli.

Troppe leggi e troppo confuse

MARCELLO PIGLIACELLI

Metti un costituzionalista che già un mese fa aveva puntato il dito contro una miriade di leggi innescate dall’emergenza Covid. Poi aggiungici un medico Asl che ha condotto in prima linea la battaglia contro il virus adottando uno strumento sistemico. Metti poi un presidente di Camera di Commercio innamorato della chiarezza un po’ per carattere un po’ per mission ed ecco il risultato.

E il risultato è un vero ‘Bignami’ delle regole anti Covid. Regole che gli operatori di settore devono adottare per affrontare il dopo Covid senza finire sul lettino dell’analista. Lo scopo è quello di fornire «assistenza alle imprese per consentire loro una corretta aderenza alle misure di prevenzione».

I tre semplificatori: Pigliacelli, Scaccia e Pizzutelli

IL PROF. GINO SCACCIA. FOTO © BENVEGNU’ GUAITOLI / IMAGOECONOMICA

Si legge Bignami e si scrive linee guida. Linee che sono il prodotto della sfida di chiarezza lanciata dal presidente della Camera di Commercio di Frosinone Macello Pigliacelli. Una sfida che è stata raccolta dal professor Gino Scaccia, costituzionalista di origini frusinati e dal dottor Giancarlo Pizzutelli, direttore del Dipartimento di Prevenzione della Asl di Frosinone.

I due hanno lavorato di concerto per disegnare un quadro normativo e comportamentale che abbia dalla sua il solo elemento che conta oggi per lavorare con il virus in giro: la chiarezza.

Un po’ come quell’irrealizzato sogno di Indro Montanelli. Il maestro sperò fino alla fine della sua esistenza che qualcuno riscrivesse il codice penale italiano in maniera comprensibile. Lui aveva una vecchia laurea in Giurisprudenza riposta nel cassetto ma le sue conoscenze si fermavano al codice Zanardelli. Fu quell’esigenza di sintesi a fare di lui e di Roberto Gervaso i divulgatori insuperati della Storia d’Italia, storia che prima era appannaggio di una didattica contorta, austera ed enunciativa. Il risultato? Oggi gli italiani non conoscono la loro storia.

Ma questo oggi e con le regole Covid non puo’ ripetersi, perché ne va della salubrità di cittadini. E dell’economia in un paese economicamente al lumicino.

Lavorare in sicurezza e con regole chiare

Giancarlo Pizzutelli

Perciò sintesi signori. Vediamo come. Il dato che emerge per primo è l’impressionante mole di regole per contrastare la pandemia.

Si tratta, secondo la relazione del professor Gino Scaccia, di una «produzione normativa a volte disorganica e non coordinata». Va da sé che un corpus di regole così specifico è da un lato garanzia di copertura pressoché totale di tutte le voci, ma anche mistero assoluto per professionisti, artigiani, agricoltori.

In buona sostanza bisognava offrire una chiave di lettura «a quanti scalpitano per tornare a lavorare, ma vogliono farlo in condizioni di sicurezza per sé e per i propri clienti».

L’unica soluzione era quindi predisporre e codificare delle linee guida per la ripartenza semplici e immediatamente comprensibili a tutti. «Una guida pratica che raccoglie e ordina tutti gli atti normativi rilevanti, nonché le linee-guida delle più importanti associazioni di categoria».

Un capitolo specifico per le CCIAA di Frosinone e Latina

Marcello Pigliacelli Foto: © Imagoeconomica, Giacomo Quilici

Quel che ne è venuto fuori ha l’aura benedicente delle aspettative concrete per categorie lavorative che vogliono ripartire ma con rotta e bussola.

Si tratta di un documento «che si compone di una parte generale valida per tutte le imprese e categorie professionali. Inoltre di una parte specifica dedicata alle categorie ATECO maggiormente rappresentate nelle CCIAA di Frosinone e Latina.

Un capitolo a parte tratta poi un tema cardine. Quello sulle «forme della responsabilità civile alla quale si espongono i datori di lavoro in caso di contagio dei dipendenti».

Lo scopo, per parte Asl, è di arrivare alle «buone prassi quali atti cardine nella giusta direzione». Per cosa? «Per il contenimento degli infortuni e delle malattie professionali. In tal modo, nel delicato settore della prevenzione negli ambienti di lavoro, si persegue l’attività di promozione della cultura della sicurezza».

Cosa significa? Non solo ispezioni, ma anche informazione, formazione e sensibilizzazione. Per fare questo però serviva un assist informativo, una sintesi delle regole, una ‘potabilità’ di lettura ed applicazione delle stesse.

Sette step per sette settori

Foto © Imagoeconomica / Sergio Oliverio

Sette step per capire di più, operare al meglio ed ottimizzare la mission economica senza mai trascurare la profilassi attiva. Ogni settore è stato incasellato e ‘tradotto’ dal corpus di leggi originario ad una sintesi efficace.

Uno schema cioè che permette all’operatore di sapere subito cosa fare, come e quando farlo grazie ad una consultazione smart. Si parte con agricoltura, caccia e silvicoltura. Poi con le attività manifatturiere. A seguire il settore delle costruzioni e quello del commercio. E ancora trasporti e spedizioni, turismo e nautica da diporto. Ogni settore, identificato dal suo codice Ateco, è strutturato in modo da enunciare le norme generali. Questo prima di passare ai comportamenti specifici che hanno lo scopo di ottimizzare l’attività in base alla sua mission.

Un lavoro immane ma necessario, che ha il pregio assoluto di aver fornito una bussola ai settori che si apprestano a ripartire ma che avevano bisogno di un manuale breve. E la brevità in questo caso non è leggerezza, ma esattamente l’opposto.

E’ la sintesi finale del nuovo modo di fare commercio nel mondo che ci ha lasciato Covid. Perché Montanelli lo aveva capito che le leggi per trovare sostanza attuativa devono contenere già il presupposto della loro comprensione. E se un paese senza leggi chiare è un paese barbaro, un paese senza regole economiche comprensibili è un paese morto.