Bisogna sempre farsi trovare pronti

Senza ricevuta di Ritorno. La raccomandata del direttore su un fatto del giorno. La vita è questione di fortuna, di opportunità, di occasioni. Ma devi sempre farti trovare pronto

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

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Non mettete mai i calzini bucati: che poi se vi capita un incidente e vi devono spogliare fate brutta figura. Avevano ragione le nonne con la loro saggezza cinica. Bisogna sempre farsi trovare pronti. Lo dice anche il Vangelo, con la parabola delle giovani che dovevano attendere lo sposo: ma quelle che non si portarono l’olio per la lampada rimasero al buio.

Bisogna sempre farsi trovare pronti ed avere chiaro cosa mettersi. Devi avere un sogno. E sulla base di quello ti vesti e vesti la tua vita. E non importa se intorno a te tutto ti dice che non lo realizzerai mai. Intanto credici e fatti trovare pronto.

Soprattutto finiti gli anni della scuola, quando arriva il momento in cui devi smettere di giocare e fare sul serio. E per nove o dieci ore al giorno lavori sul cantiere impastando la calce, montando le porte per le case nuove. 

Federico Gatti

E poi arrivi a casa, stanco di fatica, ti fai una doccia e prendi il borsone per andare a sudare di nuovo: su un campetto di periferia. Perché il calcio è la tua passione e tu sai che diventerai un campione: devono solo scoprirlo gli altri e tu devi farti trovare pronto.

La mattina il cantiere, la sera il campetto, la domenica polvere e fango per le partite nei Dilettanti: Pavarolo, Saluzzo, Verbania, nomi misteriosi nell’infinita geografia della periferia del pallone. Ma bisogna farsi trovare pronti: prima o poi il mondo lo capirà che hai due piedi buoni sotto quel metro e novanta di tecnica e velocità.

Il primo appuntamento con il destino si chiama Pro Patria: tanto blasone e Serie C. Mai credere di essere arrivati, mai pensare che possa bastare, anche se arrivi da un cantiere e la Pro Patria è come il Real Madrid per tanti dei ragazzini che palleggiavano con te.

Bisogna farsi trovare pronti il giorno che passa da lì Guido Angelozzi, il mago che scopre i talenti in calzoncini sui campi di periferia. E se ti fai trovare pronto, il sogno si avvera e si chiama Frosinone: Serie B, professionista, basta cantieri.

A metà stagione arriva la Juventus: per alcuni è l’Olimpo. 

Federico Gatti è stato convocato dal CT della nazionale Roberto Mancini per uno stage: è la prima volta di un calciatore del Frosinone in nazionale.

Bisogna sempre avere un sogno, crederci, e soprattutto farsi trovare pronti.

Senza Ricevuta di Ritorno.

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