Bonomi difende Stirpe e taglia a fette il Governo

Il presidente di Confindustria fa a pezzi l’esecutivo nell’intervista a Piazza Pulita: «Almeno cancellino i navigator». Formigli legge la dichiarazione del vicepresidente Stirpe riportata da Alessioporcu.it . E Bonomi la condivide.

Ad un certo punto Corrado Formigli legge la dichiarazione del vicepresidente di Confindustria Maurizio Stirpe: «Come se ci fosse un gusto quasi sadico a rendere ancora più tortuoso il cammino dell’imprenditore». Il bersaglio è il Governo. La frase, pronunciata da Stirpe nel corso della partecipazione (telematica) all’assembleadella Piccola Industria di Unindustria, è stata riportata nei giorni scorsi da AlessioPorcu.it. (leggi qui Stirpe, assalto al Governo: «Scarsa competenza e sadico». Avviso ai sindacati

Il presidente di Confindustria Carlo Bonomi a Piazzapulita

In studio, ospite di Piazza Pulita, c’è il presidente di Confindustria Carlo Bonomi, che condivide la presa di posizione di Stirpe.

In realtà Bonomi fa letteralmente a pezzi il Governo nel suo intervento. Dice: «La Fase 2 sta funzionando male, molto male, e lo sapevamo purtroppo. Non ci hanno ascoltato. Il 4 maggio abbiamo riaperto assumendoci tutte le responsabilità, viviamo l’angoscia con i nostri collaboratori. Ci hanno detto ai primi marzo che in Italia non c’era alcun pericolo, che il Covid non sarebbe arrivato, hanno tenuto gli stadi aperti, annunciato il lockdown e scatenato la corsa all’ultimo treno per lasciare la Lombardia».

E tanto per rincarare la dose, Bonomi ha aggiunto: «Le risorse non arrivano, non hanno i loro effetti, lo Stato non ha ancora pagato la Cassa integrazione. Noi non siamo l’opposizione al governo, noi vogliamo discutere dei temi economici e invece abbiamo la sensazione che si voglia spostare l’accento sul tema politico per non entrare nel merito dei temi economici. Quando sentiamo certi annunci da componenti del governo rimaniamo molto perplessi».

Il presidente di Confindustria Carlo Bonomi a Piazzapulita

Corrado Formigli chiede: ma cosa deve fare il Governo in questa fase? Carlo Bonomi risponde: «Tagliare l’Irap, pagare i debiti della Pubblica Amministrazione alle imprese private , sbloccare i fondi già finanziati per le opere pubbliche. Abbiamo chiesto espressamente un taglio dell’Irap. Abbiamo chiesto qualcosa di urgente, di immediato. Perchè fare una miriade di interventi a pioggia non serve. Si può fare in occasione degli acconti di giugno, vale 9 miliardi. E’ semplice, automatico, lo Stato non deve fare nulla. E’ una semplificazione».

Poi Bonomi attacca il provvedimento simbolo dei Cinque Stelle, il reddito di cittadinanza, puntandoil dito sulla “parte di politiche attive”, i navigator. Afferma: «La grande risorsa della Repubblica che si chiamano i navigator è stata un grande fallimento, continua a costarci una marea di miliardi, e nessuno vuole ammettere che non funziona e va cancellata. Non credo che i problemi di disoccupazione cui purtroppo andremo incontro li risolveranno i navigator».

Quindi continua: «Il governo deve essere arbitro in un rapporto di relazioni industriali, quando pensa di diventare anche giocatore allora c’è qualcosa che non funziona». È il riferimento alle tentazioni di statalizzazione dell’economia che Confindustria vede nelle politiche del Governo.

Luigi Di Maio © Valerio Portelli / Imagoeconomica

Bonomi afferma: «Bisogna ragionare in maniera seria sulla capitalizzazione delle imprese che non è quella però proposta dal governo. Il nuovo diritto permette una serie di tecnicismi, uno per tutti, si permette l’entrata nei capitali delle aziende lasciando però la gestione operativa agli imprenditori. È giusto che lo Stato si riservi di azioni come bloccare la distribuzione di utili, bloccare i superstipendi, però la gestione deve rimanere in capo agli imprenditori. Ognuno faccia il suo mestiere».

Non c’è neppure un millimetro disponibile per una mediazione.