Borgomeo a RaiNews: “Non servono soldi ma riforme”

Il presidente di Unindustria Cassino ieri sera a RaiNews24 ha spiegato perché sono più efficaci le riforme del Paese rispetto ai miliardi di euro che arriveranno dalla Ue. «Il Paese è frenato da una burocrazia devastante»

Più dei miliardi servono le riforme: siamo frenati da una burocrazia devastanteFrancesco Borgomeo è il profeta della Circular Economy, la produzione fatta recuperando i materiali. Con la sua religione industriale ha già salvato quattro fabbriche ed un migliaio di posti di lavoro: la Ceramiche Marazzi Sud di Anagni presa dal fallimento e trasformata nella Saxa Gres, la Ideal Standard di Roccasecca strappata ai fondi che preferivano chiuderla e trasformata nella Grestone, la storica fabbrica di ceramiche Tagina in Umbria salvata dal collasso e rimessa in produzione, il Centro Impasti Ceramici a Spilamberto riaperto dopo due anni di stop. Ha detto subito si alla Green Valley con cui realizzare una piantagione di canapa industriale per assorbire i veleni dai terreni industriali in Ciociaria e ricavarne bio plastica che non inquina; parla di coltivazioni idroponiche fatte accanto alle fabbriche realizzando serre tenute al caldo con i vapori generati dalle ciminiere e le acque depurate.

La sua considerazione sulle riforme che valgono più dei miliardi di euro l’ha fatta ieri sera in diretta su RaiNews 24 partecipando alla rassegna stampa serale con il direttore di Left Simona Maggiorelli e con il volto televisivo Claudio Brachino ora editorialista de Il Giornale.

Lo strumento per ripartire

Brachino, Maggiorelli e Borgomeo

Camicia bianca di ordinanza, dalla sua sede romana, Francesco Borgomeo viene chiamato in causa sui fondi del Recovery e le misure adottate dal Governo Draghi. Gli domandano se siano strumenti validi per la ripartenza. La risposta è – come sempre – non convenzionale.

«Lo strumento per ripartire? Il più importante sono i vaccini. È quello che i consente di guardare al futuro con ottimismo e pianificare la ripartenza. I ristori sono sempre pochi ed arrivano sempre tardi: fa parte di una situazione strutturale. Non possiamo certo pensare di compensare le perdite con delle forme di ristoro».

Il presidente di Unindustria Cassino assesta la prima stoccata: il mondo delle imprese, quello che vuole produrre, non può fare affidamento solo sui ristori. Perché non saranno mai abbastanza per compensare le perdite, non arriveranno mai nei tempi.

Soldi? Più utili le riforme

«La cosa più importante è un’altra: il presidente Mario Draghi ha più volte sottolineato l’esigenza di una Transizione Burocratica. In questi giorni si sta presentando anche un Decreto Semplificazioni… Ci stiamo tutti preoccupando sulla questione dei soldi e delle risorse che arriveranno e che sono necessari per la ripartenza. Beh se io dovessi scegliere tra un Decreto Semplificazioni, cioè un piano nazionale di semplificazione burocratica unito ad una riforma della Giustizia, oppure svariati miliardi di euro, non c’è dubbio che per favorire la ripartenza e lo sviluppo del Paese ciò su cui dobbiamo scommettere sono le riforme».

Una posizione scomoda. ma basata su elementi concreti. Che Francesco Borgomeo spiega così: «L’Italia ha già beneficiato per tanti anni di molti soldi e tante programmazioni. Soldi che arrivavano dall’Ue e spesso li abbiamo fatti tornare indietro: non perché come imprenditori non siamo capaci di sfruttare queste possibilità ma perché il Paese è frenato da una burocrazia devastante».

Ne deriva una conseguenza evidente. «Se non mettiamo mano alla riforma della Burocrazia e della Giustizia, questi soldi non riusciremo a metterli a frutto».