Boschi da salvare, non legna da ardere. E la Regione lo sa

Dalla Pisana 3 milioni di euro per aiutare ad investire nello sviluppo delle aree forestali. Un'opportunità per mettere assieme sviluppo e tutela ambientale.

Lorenza Di Brango

Guardare sempre lontano, col sorriso

Tredici amici che scelgono di avviare un progetto insieme: non comprano un locale, una palestra o una palazzina. Comprano invece un bosco da 33 ettari. E non lo fanno per tagliare legna e venderla, ma per riportare l’area e quei boschi ad uno stato di naturalità.

La storia arriva dal pesarese ed è stata raccontata su “Altreconomia” (Leggi qui): il bosco è diventato un vero laboratorio di ricerca, con l’aiuto dell’università della Tuscia, aperto alle scuole e alla cittadinanza.

In Tuscia per i boschi è andata bene

Il bosco sulla collina de “La foresta”, appena fuori Rieti (Foto: Alessandro Blasi)

Racconta di ambientalisti, volontari, di associazioni del territorio. Qualcuno è entrato formalmente nella compagine societaria, altri hanno solo messo il capitale. Quello che ne sta venendo fuori è un impegno corale per proteggere una ricchezza verde e non considerarla invece solo come un bacino di alberi da tagliare. “Bosco per sempre Regina” è tutto questo. È stato realizzato con fondi privati, ma è un esperimento che nel Lazio si potrebbe ripetere anche con l’aiuto di risorse pubbliche. La Regione infatti ha bandito 3 milioni di euro per la misura del Programma di Sviluppo Rurale dedicata agli “Investimenti nello sviluppo delle aree forestali e nel miglioramento della redditività delle foreste” (misura 08).

Nello specifico il bando è relativo alla sottomisura 8.5 che riguarda in particolare gli ecosistemi forestali. E incentiva gli investimenti che migliorano la loro resilienza ed il loro valore ambientale. Valorizzare le foreste e le aree boschive, realizzando infrastrutture verdi, offrendo anche servizi di pubblica utilità, contribuire a mitigare i cambiamenti climatici. Poi aiutare la biodiversità sia floristica che faunistica di questi piccoli polmoni verdi. Sono solo alcuni degli obiettivi che si possono realizzare con questi fondi.

«Un ulteriore e importante traguardo. – ha dichiarato l’Assessore regionale all’Agricoltura Enrica Onorati Traguardo raggiunto nonostante la delicatezza e la complessità del momento. E che va inserendosi nel percorso di completamento dell’attuazione del nostro Programma di sviluppo rurale». (Leggi anche Il Consiglio rimbomba. ma poi va… a tutta birra).

Come funziona, in soldoni

Enrica Onorati

Il sostegno sarà pari al 100% per i soggetti pubblici e all’80% per i privati. Per gli interventi finanziati sono fissati alcuni limiti: 30mila euro quale importo minimo. Sarà invece di 100mila euro l’importo massimo ammissibile. I beneficiari sono: soggetti pubblici o privati proprietari o gestori di superfici boscate e loro consorzi. Poi enti di diritto privato o persone fisiche.

La presentazione delle domande di sostegno deve avvenire entro e non oltre le 23.59 del 1° marzo 2021. Tutti i dettagli su www.lazioeuropa.it.

Un aiuto per valorizzare i nostri boschi ed aiutare l’ambiente che ci circonda. Un Bosco per Sempre potrebbe nascere anche nel Lazio