Provincia, braccio di ferro sul Dup. Pompeo: “Basta giochi”

Nuovo braccio di ferro in Provincia per l'approvazione del Dup. Gianluca Quadrini e Gioacchino Ferdinandi fanno saltare l'approvazione del documento. Il presidente Pompeo perde la pazienza: "Adesso basta giochi sulla pelle dei cittadini"

Un braccio di ferro: politico ed amministrativo. Che ha irritato molto il presidente della Provincia Antonio Pompeo. Ad innescarlo è stato ancora una volta Gianluca Quadrini, consigliere provinciale di Forza Italia. Ha fatto saltare la conclusione della Commissione Bilancio: pretende una serie di modifiche al Dup, il Documento Unico di Programmazione. La sua approvazione è fondamentale per poter gestire l’ente.

La riunione

Seduta iniziata con qualche minuto di ritardo. Assente il presidente Andrea Campioni, i lavori sono stati governati dal vice presidente Gianluca Quadrini. Che però era ad Arce nella veste di presidente della XV Comunità Montana, impegnato con il presidente della Camera di Commercio Marcello Pigliacelli in visita all’ente.

Gianluca Quadrini e Gioacchino Ferdinandi. Commissione Bilancio

Terminato il pranzo, Quadrini ha raggiunto palazzo Iacobucci a Frosinone insieme all’altro consigliere provinciale azzurro Gioacchino Ferdinandi, sindaco di Piedimonte San Germano. Presenti ai lavori della commissione anche Stefania Furtivo (Fratelli d’Italia) e Germano Caperna (Italia Viva).

Il Dup era già arrivato in Consiglio Provinciale. Ma proprio l’ostruzionismo sollevato da Quadrini aveva convinto il presidente Antonio Pompeo a ritirare la discussione per riportare in Commissione il documento.

Ora gli emendamenti. Nella sostanza sono stati due. Con il primo, Forza Italia ha chiesto “di investire risorse nel settore Ambiente affinché possano essere smaltite più celermente le pratiche inoltrate dalle imprese che chiedono di aprire nuovi stabilimenti o ampliare quelli esistenti” ha illustrato Gioacchino Ferdinandi. È un nervo scoperto: nelle scorse settimane c’era stato un durissimo atto d’accusa dei sindacati proprio sui tempi di attesa delle autorizzazioni (leggi qui); il presidente Pompeo aveva risposto che le responsabilità stanno tutte in Regione Lazio (leggi qui); innescando una micidiale reazione del governatore Nicola Zingaretti (leggi qui).

Il secondo punto. “I Consiglieri provinciali esercitano a titolo gratuito il loro mandato. Chiediamo che venga individuato un minimo di risorse da assegnare ai Gruppi affinché possano far conoscere all’esterno le attività ch svolgono. Del resto, la Comunicazione Istituzionale è prevista dalla Legge Bassanini come attività principale dell’Ente” ha concluso Ferdinandi.

A quel punto, si doveva procedere all’approvazione degli emendamenti. Ma Gianluca Quadrini e Gioacchino Ferdinandi si sono alzati e sono andati via. “Per ora mettiamo gli emendamenti, poi si discute il resto“. Senza di loro erano presenti solo due dei cinque componenti la Commissione: troppo pochi per poter licenziare il documento.

L’irritazione di Pompeo

Un ritardo che ha una sola funzione politica. Che è quella di dimostrare l’esistenza in vita di Forza Italia nell’ente Provincia. In questo modo Gianluca Quadrini, che è anche vice coordinatore regionale del Partito, ha ricordato a tutti che è il centrodestra ad avere la maggioranza in una Provincia guidata da un presidente di centrosinistra.

Stefania Furtivo, Daniele Maura, Germano Caperna

Un gioco che però rischia di far perdere tempo prezioso all’Ente. “La Provincia di Frosinone non può permettersi il lusso di sottostare ai giochetti politici di Gianluca Quadrini” ha tuonato in serata il presidente Antonio Pompeo.

Ha ricordato di avere ritirato l’argomento dalla votazione in Aula proprio per rispetto dei Consiglieri e consentirgli di emendarlo “hanno avuto circa un mese a disposizione e praticamente nulla è stato fatto. Ora tardano ancora l’approvazione. Noi abbiamo Comuni che attendono il nostro intervento, scuole che devono essere messe in sirena. Non possiamo giocare con Quadrini”.

Ma quali giochi

Gianluca Quadrini assicura che non sta giocando. E che fa sul serio. Sia politicamente che amministrativamente. “Se c’è qualcuno che sta giocando è il presidente Antonio Pompeo. Abbiamo atteso che modificasse il documento, sulla base dei suggerimenti che ci eravamo permessi di inviargli. Invece ci ha rispedito lo stesso documento che avevamo bloccato in Consiglio. Non è un modo istituzionalmente corretto di fare“.

Aggiunge Gioacchino Ferdinandi: “Se il presidente avesse voluto dialogare avrebbe potuto promuovere un confronto. Cosa che invece non ha mai voluto fare“.

Cosa accade

Cosa accade ora? Nulla: Antonio Pompeo porterà in Consiglio il Dup, con o senza il benestare della Commissione “il cui parere è consultivo ed intendo rispettarlo a pieno. Ma c’è un limite alla pazienza dei cittadini che va rispettato. Poiché quel parere non è vincolate a questo punto mi regolerò di conseguenza. Basta con i giochi, basta con le perdite di tempo fatte solo a fini politici: la Provincia è un Ente di II livello qui si fa amministrazione e non politica“.