Maria Tassi Visconti, la mamma che avviò i Bragaglia verso l’arte

Altri frammenti sulla storia dimenticata dei Bragaglia: artisti che diedero tanto in varie discipline. Fu la mamma ad avviarli verso l'arte. Era l'ultima eredei del ramo romano dei Visconti. Il marito era pro sindaco di Frosinone. E fu famoso per la 'paracucca'

Fausta Dumano

Scrittrice e insegnante detta "Insognata"

Verità nascoste e dimenticate. Finite sotto cumuli di polvere. Sedimentate con il tempo in una versione diventata ‘ufficiale’. Poi però, scuotendo gli strati, tornano alla luce frammenti del passato. Che sembrano molto diversi. Come sta accadendo con la storia di famiglia degli artisti Bragaglia, che hanno segnato l’arte del Novecento in diversi campi.

 

I Bragaglia sono stati associati da sempre al regime, togliendo la polvere è emerso uno scatolone pieno di intrecci. Come Anton Giulio che ospita gli ebrei Moravia e Morante (leggi qui I fascisti Bragaglia che nascosero gli ebrei Moravia e Morante con il suo romanzo). Carlo Ludovico salva il manoscritto di Elsa Morante (leggi qui Le più belle parole di Elsa, nate durante la fuga in Ciociaria).

 

Alberto invece, il”pittore filosofo” è costretto a fuggire a Salonicco: è sospettato di Anarchismo. L’Alberto ha conosciuto Enrico Malatesta, l’amicizia è anche una condivisione politica. Sebbene il nostro si celasse dietro il nome di Silverio Ormisda, nei suoi scritti viene individuato e proprio poco tempo dopo la morte della mamma fugge.

Alberto Bragaglia scriverà pure il ”Fu Futurismo” per segnare l’addio al movimento futurista. Certamente gli studiosi dell’Alberto questa storia la conoscono, perché tra i tanti libri sull’Alberto viene narrato. Ma oggi diventa un altro tassello in questo viaggio.

Dei fratelli Bragaglia, Alberto è forse il “cocco di mamma”, quello che ha un canale privilegiato, ma anche quello che l’ha ritratta anche in punto di morte.

 

La signora Bragaglia, cominciamo a togliere un po’ di polvere sul mondo femminile.

Sette figli. Ernesto e Riccardo muoiono piccoli. E c’è anche una bimba, Bianca. La signora
Bragaglia è la figlia del celebre chirurgo Emidio Tassi ed è l’ ultima erede dei Visconti, il ramo romano. Cugina dell’ingegnere Pouchain che era stato tra i più geniali dirigenti delle fabbriche di pellicole a Lione.

Insomma è mamma Maria ad aprire le strade dell’arte ai figli. È sempre mamma Maria che a Roma permette ad Alberto di iscrisse alla scuola del nudo. La signora Tassi Visconti per un periodo vive a Frosinone nel cuore del centro storico, in quel palazzo dei Bragaglia che ora è stato demolito.

 

Francesco suo marito a Frosinone si dedica alla politica: è il pro sindaco: Sor Checchino, diventato famoso nelle storie che si tramandano come ”il sindaco della paracucca”. I cani di Frosinone facevano scandalo, si accoppiavano per strada; il caso arrivò in consiglio comunale e il nostro trovò come soluzione ”la paracucca”da mettere alle cagnoline.

Della vita frusinate della signora Tassi Visconti sappiamo poco, di certo arrivò in una città che non aveva neanche un teatro. Ma nonostante questo è stata lei ad avviare i figli all’arte.

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