Pigliati ‘na pasticca… Bristol-Myers Squibb vende lo stabilimento di Anagni

La multinazionale del farmaco Bristol Myers Squibb vende lo stabilimento di Anagni. Serve 71 Paesi e produce 58 milioni di confezioni all'anno. A dicembre gli interessati potranno effettuare i sopralluoghi. Non rientra nelle nuove strategie industriali del gruppo

La Bristol-Myers Squibb mette in vendita il proprio stabilimento di Anagni. La decisione è stata comunicata ufficialmente dalla società ai sindacati e alle maestranze.

Il sito anagnino non è più strategico per la multinazionale del farmaco. Ha deciso di concentrare la propria ricerca e sviluppo sui farmaci immuno-oncologici. Sono quelli che stimolano il sistema immunitario e combattono dall’interno le cellule tunorali.

Da qui la decisone di vendere l’impianto anagnino, specializzato invece nella produzione di farmaci antibiotici con 700 dipendenti altamente specializzati. 

 

La fine di un’epoca

Già nei primi giorni di dicembre, le società interessate a rilevare lo stabilimento Bristol effettueranno i sopralluoghi ad Anagni per poi avanzare le proprie offerte.

«È la fine di un’epoca – ha sottolineato il segretario generale della Uiltec Uil Frosinone Mauro Piscitellie la decisione da parte dell’azienda di vendere non ci lascia tranquilli. Speriamo che sia una cessione in grado di garantire i livelli produttivi, la continuità e soprattutto i livelli occupazionali che sono stati mantenuti fino a questo momento».

 

Cinquant’anni ad Anagni

Lo stabilimento è stato costruito nel 1966. È stato uno dei primi a mettere radici in provincia di Frosinone con l’avvento dei fondi della Cassa per il Mezzogiorno.

Su quell’area di 34 ettari la Squibb aveva avviato la produzione di cosmetici. Poi negli anni ‘70 è avvenuta la conversione al chimico – farmaceutico: si è passati alla realizzazione di  farmaci orali ed iniettabili

Attualmente la sua produzione di antibiotici serve 71 Paesi.

Negli ultimi dieci anni gli investimenti in tecnologie ed innovazione sono stati di 150 milioni di euro. Nel solo 2015 è stato approvato un investimento di circa 24 Milioni di euro per un nuovo impianto.

Ad oggi è considerato uno degli stabilimenti più grandi e complessi in Italia, per la quantità e la tipologia di forme farmaceutiche prodotte. Ad Anagni vengono realizzati 910 diversi tipi di confezioni di farmaci con 91 milioni di fiale e flaconi, 1450 milioni di compresse l’anno, per un totale di oltre 58 milioni di confezioni.