Bruxelles boccia l’Italia, Zingaretti: «Bruciano i risparmi degli italiani»

Bruxelles boccia il bilancio italiano. E da Roma Nicola Zingaretti dice che così si rischia di riportare il Lazio nella buca dalla quale è appena uscito. Al congresso Cgil: «Si stanno colpendo i risparmi degli italiani, il futuro delle imprese»

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

Nulla di nuovo a Bruxelles. Il cielo è grigio e minaccia pioggia. Fa freddino nei quartieri del centro dove sono sistemati i palazzi dell’Unione. Nulla di nuovo in questa città sempre uguale, nella quale il grigio dell’asfalto è uguale al grigio del cielo. I mercati avevano già previsto tutto: è per questo che non c’è stato alcuno scossone quando la Commissione Europea ha ufficializzato la bocciatura del Bilancio di Previsione 2019 dell’Italia.

Proprio per questo, lo spread praticamente non s’è mosso. Chi doveva comprare l’aveva già fatto, chi doveva rinunciare aveva già deciso.

Nulla di nuovo se non una conferma: Bruxelles rigetta definitivamente il documento italiano per «violazione particolarmente grave» delle regole di bilancio.

 

 

Chi balza sulla seggiola è Nicola Zingaretti. Si basava su ben altri presupposti la strada che stava portando il Lazio fuori dal cratere dei 10 miliardi di debiti accumulati per anni nella Sanità.

La via del risanamento è stata poggiata sulla stabilità dei conti del Paese. Che ora non sono più così stabili.

Dice quello che pensa intervenendo al congresso della Cgil di Roma e Lazio. «La verità è che anche la nostra Regione, appena uscita dalla profonda buca in cui era precipitata, è tornata ad essere con un piede sul precipizio».

Riflette sui sacrifici fatti dai cittadini in questi anni. Sui tagli subiti. E sottolinea che «Risanamento ha voluto dire trovare un equilibrio di bilancio. Ma se per la Regione Lombardia pagare i debiti del passato, con il doppio del Pil, significa pagare 80 milioni di euro l’anno, per la nostra Regione significa pagarne 1,2 miliardi e quindi su questa comunità peseranno non poco gli esiti e gli indirizzi dell’economia nazionale».

 

 

Nicola Zingaretti chiede che il miracolo del risanamento nel Lazio non venga interrotto. Chiede di non far tornare il Lazio ad una stagione di stretta economica-finanziaria. Perché il Lazio «indebitato com’è, pagherà un prezzo drammatico che porterà a mettere in discussione molte delle conquiste di questi anni».

Nei prossimi giorni la Regione dovrà portare in discussione il bilancio 2019. Di fronte alla platea di quadri e iscritti alla Cgil assicura che «farà di tutto per tenere insieme un modello di crescita inclusiva».

Quindi il messaggio al Governo Lega-M5S: «Pretendiamo di essere ascoltati perché non siamo una piccola parte del Paese».

 

Quando esce, legge sullo smartphone le agenzie che riportano le frasi del vice premier Salvini. Per nulla preoccupato della lettera di richiamo destinata all’Italia, dice che aspettava anche quella di Babbo Natale.

Ai giornalisti che chiedono un commento, Nicola Zingaretti dice che «Salvini gioca e scherza su Babbo Natale e gli italiani pagano».

Spiega che «l’Italia rischia perché il governo ha sbagliato e c’é un’arroganza nel non volerlo ammettere». Conferma l’allarme lanciato nei giorni scorsi: «Si stanno colpendo i risparmi degli italiani, il futuro delle imprese. E per quanto riguarda le istituzioni, come la nostra, anche tanti sacrifici fatti dai cittadini».

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