Il buco nero di Frosinone con l’ascensore inclinato e l’ex piscina

A Frosinone tutto diventa relativo. Come in un gigantesco buco nero spazio-temporale: ne è dimostrazione l'ascensore inclinato. Con i suoi tempi di funzionamento ed il pozzo di soldi che finora ha inghiottito.

Luciano D’ARPINO per IL MESSAGGERO

È stata una settimana sicuramente emozionante. La prima fotografia reale di un buco nero, chiamato anonimamente M87, ha fatto il giro del mondo e ha lasciato tutti meravigliati. Gli scienziati hanno cercato di fotografarlo proprio nel punto chiamato, immaginosamente, “orizzonte degli eventi”. Con questa dicitura si indica il confine di un buco nero e il punto di non ritorno oltre il quale viene tutto risucchiato e dove il tempo si ferma. «Einstein ha avuto ragione un’altra volta», hanno detto tutti in coro.

Anche la nostra piccola città, Frosinone, sembra trovarsi al confine di un buco nero. E il suo orizzonte degli eventi si troverebbe proprio nei pressi dell’ascensore inclinato. Questo potrebbe spiegare perché, dal momento della sua inaugurazione avvenuta il 21 aprile del 2012 sotto la giunta del sindaco Michele Marini, l’impianto sia stato spesso fermo a dispetto di ogni logica costruttiva e di manutenzione.

Eppure avrebbe dovuto contribuire a dare ossigeno alla mobilità alternativa tra la parte alta e quella bassa della città. Una missione fallita miseramente. E proprio come un buco nero l’ascensore inclinato inghiotte soldi e li fa sparire con un’attrazione irresistibile.

A gennaio scorso, per la manutenzione straordinaria il Comune ha speso ben 57mila euro, 2.400 al giorno. Gli interventi di manutenzione per questo impianto sfortunato sono frequenti. Una volta perché si rompe la scheda elettronica che controlla l’apertura e la chiusura delle porte, un’altra perché si rompe uno dei cuscinetti che costano 10 mila euro l’uno. Insomma non c’è pace e gli utenti ormai si sono quasi rassegnati tanto che diventa una scommessa trovare l’impianto funzionante.

Avevamo promesso ai lettori, inoltre, di tenerli informati sull’andamento dei lavori per la ristrutturazione dell’ex piscina comunale dell’ex Enal. L’assessore ai Lavori Pubblici Fabio Tagliaferri, infatti, aveva annunciato in Consiglio comunale che i lavori sarebbero iniziati in settimana e che gli operai erano stati allertati.

Purtroppo, però, questo non è avvenuto e nei pressi del vecchio impianto natatorio, meglio noto come il mare in città, non si è visto nessuno. A meno che gli operai non abbiano preso l’ascensore inclinato e siano finiti anch’essi nel buco nero. In quel caso, però, il tempo si sarebbe fermato e quindi non si può certo parlare di ritardi nei lavori.

Aveva proprio ragione Einstein: il tempo è relativo.

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