Buschini a Porte Aperte: “Mastrobuono bocciata pure sotto il profilo tecnico”

Non affonda il coltello. Non infierisce. Mauro Buschini sfoggia la magnanimità del vincitore, quasi fosse un estraneo passato per caso tra i relitti lasciati dal recente affondamento di Isabella Mastrobuono e non fosse stato lui uno dei due ufficiali (l’altro è Mario Abbruzzese) che hanno comandato l’operazione condotta dai 60 sindaci che lunedì scorso hanno negato la fiducia al manager della Asl di Frosinone.

Nel corso della trasmissione A Porte Aperte su Teleuniverso, Buschini ha detto che “La bocciatura di Isabella Mastrobuono non è stata solo sotto il profilo politico ma è stata una bocciatura sotto ogni aspetto. Anche sotto quello tecnico: le cifre presenti nel rapporto ‘P.Rev.A.Le’ (il Programma Regionale di Valutazione degli Esiti degli interventi sanitari) dicono con chiarezza che su tante cose non sono stati fatti passi in avanti e soprattutto che siamo agli utlimi posti nel Lazio per alcune pratiche. Inoltre il bilancio della Asl sale, la spesa per le prestazioni è aumentata. La sfiducia alla manager è stato un atto di onestà“.

Cosa non va in Isabella Mastrobuono? “La manager ha preferito portare avanti il proprio lavoro senza concertare con le istituzioni locali. E’ andata avanti in maniera dirigista. Per me va bene il tecnico totalmente sganciato dalla politica ma se poi i risultati non arrivano, in giro a parlare con i cittadini ci andiamo noi e siamo noi a metterci la faccia, non i manager

Isabella Mastrobuono se ne deve andare? “Lo stabilirà commissione regionale. A luglio Zingaretti disse che doveva andare via. Io sto con i sindaci“.

Lunedì era in prima fila a dirigere, con Mario Abbruzzese, la strategia che ha portato all’affondamento politico della manager Asl di Frosinone: farete squadra anche per la nomina del nuovo DG? “Non c’è stata alcuna chiamata alle armi. Il nuovo manager deve essere bravo

Deve essere uno locale? “Io non l’ho detto. Se ci sono professionalità locali ben vengano“.

A ribattere al presidente della Commissione Bilancio c’era Valentina Corrado (M5S) presidente del Comitato regionale di Controllo Contabile, l’unica a non avere votato Buschini al momento del rinnovo della presidenza della commissione Bilancio. “L’ho fatto per coerenza e perchè non condividiamo il modo di operare di questa maggioranza. E nel caso del presidente Buschini non condividiamo a anche il modo di gestore l’agenda dei lavori“.

A proposito di Sanità ha detto che “la colpa non è solo di Isabella Mastrobuono ma di tutto il modello di Sanità voluto da Zingaretti. Hanno sventolato nei Consigli la loro spending review fatta con le Case della Salute, ma le cifre in possesso del nostro Movimento dicono che nel Lazio i servizi Sanitari sono stati tagliato del 30% e nello stesso tempo sono saliti i costi del 15%; la metà di questo aumento non è dovuta a costi ospedalieri. E’ proprio l’idea di Sanità vouta da Zingaretti a non convincerci: a partire dalla prresenza di Alessio D’Amato alla guida della ‘cabina di regia’: è un ex assessore, rinviato a giudizio con il sospetto di truffa alla Regione ed è inopportuno che stia lì dov’è“.

Sul voto dei sindaci contro la manager ha detto che “Quegli stessi sindaci avevano approvato il piano sanitario della manager pochi mesi prima“.

Zingaretti ha delle colpe? “E’ lui ad avere mandato Isabella Mastrobuono a Frosinone ed è lui ad avere la responsabilità politica“.