«Buschini senza Francesco De Angelis è nessuno»

Il presidente della Regione: «Va ridefinita la nostra collocazione politica». Poi affonda il colpo: «Non possono bastare povere analisi di circostanza o aggiustamenti». Intanto a livello locale continua lo scontro tra le aree di De Angelis e Costanzo

Corrado Trento

Ciociaria Editoriale Oggi

Il tabù lo ha sfatato Carlo Calenda, parlando apertamente di rischio “irrilevanza  per il Pd. La caduta di storiche roccheforti in Toscana è il segno del non ritorno. “O si cambia o si muore  insomma.

Il reggente della segreteria Maurizio Martina ha detto: «Bisogna organizzare, attrezzare il centrosinistra, il Pd, come un progetto nuovo, che non s’ inventa in tre mesi. Il tema non è la leadership, che pure è rilevante, ma il progetto». Aggiungendo: «Bisogna cambiare persone ed idee».

Parole di svolta

La sensazione è quella di lasciarsi alle spalle una forte paura di osare in un momento drammatico sul piano politico. Non si può pensare di continuare a tergiversare. Chi non usa perifrasi, del resto, è il presidente del Lazio Nicola Zingaretti.

Parla esplicitamente di chiusura di un ciclo storico. Il pensiero non può non andare alla stagione politica di Matteo Renzi. D’altronde, dalle europee (2014) in poi i Democrat hanno collezionato soltanto sconfitte.

Su facebook Nicola Zingaretti ha scritto:

«Dopo le allarmanti difficoltà che abbiamo attraversato e confermate da un grande numero di ballottaggi persi nelle città italiane, non bastano semplici aggiustamenti. Tantomeno bastano povere analisi di circostanza. Un ciclo storico si è chiuso. Vanno ridefiniti un pensiero strategico, la nostra collocazione politica, le forme del partito e il suo rapporto con gli umori più profondi della società italiana, l’ organizzazione della partecipazione e della rappresentanza nella democrazia. In questi anni non ci sono sfuggiti i dettagli ma il quadro di insieme. C’ è un lavoro collettivo da realizzare. Deve partire subito e coinvolgere non solo il Pd. È il momento del coraggio, della verità e della responsabilità».

 

Con i 200 sindaci

Intanto oggi il presidente della Regione Lazio partecipa all’ incontro organizzato dai gruppi consiliari con i circa 200 sindaci dell’ Alleanza del Fare.

A luglio l’assemblea nazionale del Pd dovrà assumere decisioni importanti e delicate. Maurizio Martina ha spiegato: «Abbiamo tanto da cambiare, inutile negarlo. Primarie? Ci sono nel nostro statuto, sceglieremo il segretario con questo strumento che per me è un valore».

Nicola Zingaretti potrebbe partecipare alle primarie per l’elezione del nuovo segretario del Partito. Le sue parole suonano come un annuncio.  In provincia di Frosinone il Pd esce ridimensionato dalla tornata amministrativa. L’ eccezione è rappresentata dalla vittoria bis di Antonio Pompeo a Ferentino. Così come ci sono state le conferme ad Arpino (Renato Rea), Amaseno (Antonio Como) e Aquino (Libero Mazzaroppi).

Ma le sconfitte di Anagni e Fiuggi bruciano non poco. Il punto è che il trend non si inverte, neppure sul versante della continua sottovalutazione di quello che sta succedendo.

 

Le polemiche a distanza

Non mancano, invece, le polemiche a distanza. L’ ex segretario provinciale Simone Costanzo replica alle affermazioni del capogruppo regionale Mauro Buschini.

Nota Costanzo: «Il punto continua ad essere politico. Nessuno (né De Angelis né Buschini) risponde alla semplice domanda che ho formulato: sono favorevoli o contrari alla eventuale candidatura di Mario Abbruzzese alla presidenza del Cosilam? Per il resto non accetto lezioni di dignità ed etica politica da chi vive di politica da anni. E da chi, per ottenere quelle “caselle”che ora critica, non ha esitato a cambiare impostazione e perfino area politica, spiazzando e deludendo chi aveva contribuito all’ assegnazione di quelle “caselle” . Ogni riferimento all’ adesione di Mauro Buschini alla componente di Matteo Orfini (con delusione di Nicola Zingaretti) è puramente voluto».

Aggiunge Costanzo: «Il capogruppo regionale ha espresso giudizi poco simpatici sul risultato elettorale delle regionali, con chiaro riferimento al sottoscritto. Sarei curioso di vedere Mauro Buschini concorrere senza cariche ricoperte e, soprattutto, senza Francesco De Angelis. Mi piacerebbe vedere quale risultato otterrebbe».

 

Il congresso necessario

Nota ancora Costanzo: «Ho ricoperto la carica di segretario provinciale per tre anni. Sottolineo che una delle ultime iniziative di rilievo è stata la conferenza programmatica di Ferentino, pensata e organizzata dal sottoscritto. Il Partito Democratico ha bisogno di ripartire con una mentalità nuova, ma francamente non so quanti esponenti della provincia di Frosinone possano averla».

Indipendentemente dalle dinamiche nazionali, in provincia di Frosinone la necessità di una stagione congressuale vera è pressante.

 

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