Bye bye Forza Italia, il Pd si prepara allo sfratto politico dalla Provincia

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

Il futuro dell’alleanza tra Pd e Forza Italia che finora ha governato l’ente Provincia di Frosinone è appeso ad un filo «Il suo futuro lo deciderà il nuovo segretario che uscirà dall’imminente congresso provinciale del Partito Democratico». E’ emerso nel corso della trasmissione A Porte Aperte, in onda ieri sera su Teleuniverso. A rivelarlo è stato Antonio Cinelli, l’esperto capogruppo del Partito Democratico, intervenuto con il consigliere provinciale Massimiliano Mignanelli e l’ex coordinatore provinciale di Forza Italia Adriano Roma.

Alessioporcu.it – Il congresso provinciale Pd sta per eleggere il nuovo segretario provinciale tra l’uscente Simone Costanzo ed il sindaco di Paliano Domenico Alfieri: una volta eletto, manderete a casa l’alleanza con Forza Italia in amministrazione provinciale?
Antonio Cinelli – Con Forza Italia andremo ad un chiarimento, anche perché non conviene né a Forza Italia né al Partito Democratico questa che qualcuno chiama ammucchiata a livello provinciale. Disorienta gli stessi elettori.

Dopo le elezioni comunali terrete ancora Forza Italia nel governo della Provincia?
Vedere governare insieme Partiti che invece sono alternativi non è positivo, crea confusione.

E’ un preavviso di sfratto politico?
E’ una posizione chiara. Deciderà il prossimo segretario provinciale del Partito Democratico. Gli elettori, gli iscritti, hanno sempre visto questi due Partiti come alternativi l’uno all’altro: questo chiarimento andrà fatto.

Nel Pd è scoppiata la pace dopo due anni e mezzo nei quali, tranne mettervi il veleno nell’acqua, vi siete fatti di tutto: non è che a stimolare questa rappacificazione tra Francesco De Angelis e Francesco Scalia sia stato l’Italicum che gli impone di trovare un accordo altrimenti l’elezione se la scordano?
Le varie cause che hanno contribuito all’unità del Partito sono evidenti. Un Partito debole, diviso, non è neanche competitivo. E di conseguenza non può aspirare ad avere un peso neo confronti del Partito romano, a ricoprire incarichi di rilievo o ottenere candidature alla Camera per le prossime elezioni. E’ chiaro che tutto contribuisce.

Tradotto, significa ‘si’.

Adriano Roma è rientrato in Forza Italia di cui è stato coordinatore provinciale e poi vice ai tempi dell’alleanza con An e Udc che generò il PdL. Nel frattempo è stato tra gli strateghi provinciali del Nuovo Centro Destra. Ed ha vissuto alcuni momenti fondamentali. Tra i quali la mancata assegnazione della vice presidenza della Provincia di Frosinone a Massimiliano Mignanelli, nonostante fosse il consigliere più votato in quota Ncd.

Alessioporcu.it – Roma, perchè Mignanelli non è il vicepresidente della Provincia ma al suo posto avete scelto Andrea Amata?
Andrebbe domandato ad Alfredo Pallone. Per quanto ne so, a Mignanelli venne imputato di avere in qualche modo ‘aggiustato’ le elezioni provinciali: tre dei candidati con lui presero zero voti e tutte le preferenze si concentrarono sul suo nome. Questa sua abilità politica forse ha fatto scattare il campanello d’allarme in qualcuno che ha preferito allora un nome più ‘gestibile’ come quello di Amata. Certo, io non ho partecipato a quella decisione: Mignanelli, quando fui candidato alle Regionali, mi fece prendere nel suo bacino elettorale una marea di preferenze e gliene sono grato ancora oggi.

Fu Alfredo Pallone a decidere?
Non ho detto questo

Chi fu, allora?
I candidati si sono espressi così

Elezioni comunali
Cinelli, si ricandida a sindaco di Monte San Giovanni Campano?
No, è una parentesi chiusa, straordinaria ma ormai chiusa: il nome del candidato sindaco, forte ed autorevole, uscirà dalla riunione del Circolo.

Mignanelli, perché non si candida a sindaco?
Perché non bisogna essere egoisti: intercetterei solo una parte del consenso necessario, ampia, ma non sufficiente per essere sindaco. Stiamo guardando con interesse alla figura dell’imprenditore Francesco Mosillo: lui intercetta il consenso in maniera trasversale, non è né di destra né di sinistra, ma ha consensi in entrambi i fronti. Io mi sentirei rappresentato da lui e gli rinnovo per questo l’appello a candidarsi a sindaco.

Dicono che Mosillo sia una ‘creatura’ politica sua e dell’ex sindaco Bruno Scittarelli
Mosillo, se deciderà di candidarsi, avrà il nostro appoggio. Noi saremo una delle componenti dell’alleanza che lo sosterrà. Siamo noi che ci candidiamo con lui, non lui che si candida con noi. Per quanto riguarda Scittarelli, mi risulta che l’ex sindaco sia stato contattato da tutti i candidati, da una componente politica in particolare e con particolare convinzione. E non è quella di Mosillo.

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