Caffé amaro al Pd, niente congresso: se la vedrà Sarubbo

Slitta il Congresso Pd a Gaeta. Candidatura oltre i limiti, eccesso di firme, mancanza di unità. Se ne occuperà il nuovo Segretario Provinciale una volta eletto. Liscio come l'olio il Congresso di Formia

Il più deluso, alla fine, è stato Diego Santoro, patron del Caffè Cavour. Nell’omonima galleria sabato pomeriggio si sarebbe dovuto svolgere il Congresso cittadino del Partito Democratico. Ed i conciliaboli, le trattative, le limature per gli accordi si fanno sempre davanti ad una buona tazzina di espresso. Nessun picco per gli affari, non questa volta: il Congresso è stato rinviato.

Doveva decidere la linea politica Dem in vista delle prossime elezioni Comunali. Se continuare a sostenere l’amministrazione uscente, come ha fatto in questi anni l’ala del Partito che si riconosce nella presidente del Consiglio Comunale Pina Rosato; oppure presentarsi contro come vorrebbero il consigliere d’opposizione Emiliano Scinicariello e l’ex sindaco Silvio D’Amante ma entrambi con un progetto ed un candidato diverso. (leggi qui le posizioni di partenza Niente saloon, la sfida nel Pd si fa al bar).

Niente da fare. Non per oggi. Il Congresso è saltato e sarà la prima patata bollente per il nuovo Segretario Provinciale che sta per essere eletto.

Senza unità

Foto: Luigi Mistrulli © Imagoeconomica

C’era una sola possibilità per tenere il Congresso: che fosse unitario. Cioè che si giungesse ad un accordo e venisse presentata solo una candidatura a Segretario cittadino del Partito, sostenuta da una lista con i componenti per la Direzione. Nella quale fossero presenti i rappresentanti delle tre sensibilità interne.

Tra mercoledì e venerdì dovevano arrivare le candidature, entro un orario inderogabile. Se qualcuno sperava che fosse una soltanto è stato costretto a ricredersi. Ne sono arrivate tre in rappresentanza delle tre “anime” che da anni non riescono a consumare insieme un caffè.

La segretaria uscente dei Dem Nunzia Madonnna ha presentato la candidatura di Daniele D’Arienzo: vicino alla presidente del Consiglio comunale Pina Rosato, con lei è stato candidato al Comune nella civica Gaeta Democratica sostenendo la rielezione del sindaco Cosimino Mitrano.

Il tesseramento on line ha soffiato sulle vele del capogruppo consiliare di “Una nuova stagioneEmiliano Scinicariello. In sintonia con il consigliere regionale Salvatore La Penna è impegnato in una duplice sfida: conquistare prima la Segreteria del Pd e poter lanciare poi la candidatura a sindaco di Sabina Mitrano. Per riuscirci Scinicariello si è affidato ad un gruppo di giovani che ha candidato alla Segreteria l’avvocato Gianluca Conte.

L’ala sinistra del Pd invece intende candidare a sindaco l’ex primo cittadino Silvio D’Amante: ha proposto come Segretario cittadino del Pd un altro legale, Giovanni Di Bernardo.

Perché è saltato

Pina Rosato

Sono tre gli elementi che hanno fatto saltare il Congresso. Innanzitutto mancava l’unità. Inoltre. La candidatura dell’avvocato Giovanni Di Bernardo è arrivata fuori tempo massimo. In pratica, con un ritardo di due ore rispetto al termine definito inderogabile. Il motivo? I presentatori  – e l’hanno riconosciuto – avevano utilizzato un’email sbagliata, in disuso, che in buona fede ritenevano corretta.  Il primo invio non è mai arrivato a destinazione e quando il server ha comunicato l’anomalia è stato troppo tardi. 

Non solo. C’è un problema di firme dietro alla candidatura di Daniele D’Arienzo. La Segreteria provinciale del Pd ha fatto rilevare che avrebbe dovuto essere accompagnata da un numero di firme compreso tra un limite minimo e uno massimo di firme. Tutto bene per il primo quorum, sbagliato il secondo. Semplicemente, sono state raccolte più sottoscrizioni di quanto dovuto. 

Il Congresso slitta ad una data da destinarsi ma precedente al 15 marzo.

Se ne occupa Sarubbo

Omar Sarubbo

Non sarà più materia per il commissario provinciale del Partito, il deputato milanese Matteo Mauri. Se ne occuperà invece Omar Sarubbo: è l’attuale responsabile della segreteria politica dell’assessore regionale all’agricoltura, la privernate Enrica Onorato; in passato è stato eletto nel consiglio comunale di Latina di cui è stato anche presidente della commissione consiliare Trasparenza

Grazie ad un’intesa tra i consiglieri regionali Enrico Forte e Salvatore La Penna, Sarubbo nelle prossime settimane diventerà il segretario provinciale del Pd di Latina. Dopo la sua elezione (prevista all’unanimità) ha sulla sua agenda il caso Gaeta. Con due priorità: il Pd dovrà trovare una sintesi perché “il Partito – hanno fatto sapere i suoi più stretti collaboratori – non può mancare, ancora una volta, all’appuntamento delle elezioni amministrative di quel Comune”. Fino ad oggi il simbolo del Pd non è apparso sulla scheda alle Comunali di Gaeta: le divisioni hanno costretto ad usare un logo civico.

Sarubbo riuscirà nel miracolo che non è riuscito (volutamente) all’ex segretario provinciale Claudio Moscardelli ed al commissario Mauri? Si preannuncia un’impresa titanica. Se la componente del presidente d’aula Rosato afferma di aver vinto il tesseramento on line (a cui va aggiunto il rinnovo delle iscrizioni del 2021), le altre due componenti sono già praticamente in campagna elettorale per i rispettivi candidati sindaco. Convinte a non “effettuare nessun tipo di ripensamento”.

L’ora di Ottavia

Luca Magliozzi con Ottavia Raduazzo

Il congresso del Pd, seppur in video conferenza, invece è scivolato via come l’olio nella vicina Formia.  Ha avuto apparentemente un carattere unitario attorno alla figura di Ottavia Raduazzo, vicinissima al Segretario uscente ed ora Consigliere comunale Luca Magliozzi. È stata tra le prime  dei non eletti (con 159 voti) alle amministrative del 3 e 4 ottobre scorsi.

L’elezione non ha avuto ostacoli grazie al disimpegno congressuale della componente guidata dal quattro volte sindaco Sandro Bartolomeo. Pur rinnovando il tesseramento (ad eccezione del capogruppo  della lista d’ispirazione Dem “Guardare OltreImma Arnone) ha deciso di “lasciare fare”. Almeno in questa fase. 

Magliozzi ha voluto premiare una dirigente che l’ha aiutato e tanto a strappare la candidatura a sindaco. La dottoressa Raduazzo è figlia della moscardelliana Loredana Napoli. Il suo voto fu determinante per l’esito della votazione del direttivo (7 a 6) che mise in minoranza  la componente dell’ex sindaco Bartolomeo quando il Pd di Formia si divise sulla linea da seguire per le elezioni. Con quel voto, Magliozzi ottenne la maggioranza, la candidatura a sindaco, l’elezione a Consigliere.

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