Calenda e Renzi, ecco la loro alternativa. Che può ingabbiare Ottaviani

La strategia messa in atto da Calenda e Renzi su Lazio2. Con nomi scelti in maniera scientifica e non per fare rappresentanza. Con l'intento di essere l'alternativa ai delusi del Pd. E piazzare a segno qualche colpaccio

Andrea Apruzzese

Inter sidera versor

Ci credono. Sono convinti che i numeri veri saranno ancora maggiori di quelli accreditati fino ad oggi dai sondaggi. Carlo Calenda e Matteo Renzi: la strana coppia di un centro che fino a poche settimane fa non aveva spazio nell’orizzonte politico italiano. E che ora si ritrovano davanti una prospettiva inattesa: essere l’alternativa di un Partito Democratico che si scopre senza radici e senza valori.

Due i fatti nel fine settimana che hanno generato questa prospettiva. Il movimentato dopocena di Frosinone con annessi imbarazzi, dimissioni e ritiro della candidatura; le dichiarazioni quantomeno superficiali su Israele ed il suo diritto all’esistenza pronunciate da due dei quattro Under 35 scelti da Enrico Letta per essere candidati capolista: come se l’Anagrafe fosse da sola un sinonimo di merito; uno ha già ritirato la candidatura, una sta valutando.

Un Pd che più dei valori dei suoi Partiti fondatori ne ha assorbito i difetti. Venuti alla luce con il taglio dei 350 posti disponibili in Parlamento e la necessità di dover fare una selezione, avviando magari un rinnovamento. Gli epurati non si sono fatti da parte. Senza troppo scrupolo ideologico hanno portato consensi e preferenze nel nuovo recinto centrista. Emblematico il caso di Gianni Pittella (senatore ed ex parlamentare Ue) e suo fratello Marcello (già Governatore della Basilicata): dopo la mancata ricandidatura, con un post c’è stato l’addio al Pd (che Gianni aveva contribuito a fondare) e la benedizione a Calenda – Renzi.

Le alternative nel Lazio

Il Lazio sarà uno dei fronti più caldi. Le liste anticipate nei giorni scorsi ora sono complete. Comprendono due nomi per la provincia di Latina e due per Frosinone.

Nei Collegi Uninominali (quelli dove si vince con il confronto diretto con gli avversari e viene eletto chi prende anche un solo voto in più) sono stati candidati Tiziano Lauri per la Camera Latina, Elisa Venturo per la Camera Terracina Cassino, Stefano Carducci per Camera Frosinone; Adamo Pantano per il Senato Latina- Frosinone.

Tiziano Lauri, 31 anni, è stato assessore nella giunta dell’ex sindaco di Sabaudia, Giada Gervasi: ha avuto la delega all’Ambiente e all’Economia del mare, lasciata a dicembre 2021, ovvero due mesi prima che un’indagine travolgesse quel Comune, portando alle dimissioni di tutta l’amministrazione.

Elisa Venturo, 35 anni, è il vice sindaco di Minturno, con delega all’Ambiente, all’Attuazione del programma e alla Programmazione regionale. È il braccio destro del sindaco, Gerardo Stefanelli, che è anche presidente della Provincia di Latina; nonché uno dei principali coordinatori della scelta dei candidati del terzo polo.

In terra Ciociara, Italia viva e Azione hanno scelto per il Senato il sindaco di Posta Fibreno, Adamo Pantano, 48 anni, eletto nel 2019; alla Camera sarà schierato il 45enne Stefano Carducci, capo di gabinetto del Comune di Isola del Liri.

La strategia nelle scelte

La scelta dei candidati di Carlo Calenda e Matteo Renzi è stata fatta in maniera strategica. Per capirlo basta esaminare gli scontri diretti. Il centrodestra ha schierato nel collegio Terracina – Cassino il due volte sindaco leghista di Frosinone Nicola Ottaviani. Grandissima visione di prospettiva, preparazione solidissima, spirito di innovazione non comune: ha tracciato il solco nel quale ha governato il capoluogo ciociaro dieci anni. E nel quale ha costruito l’elezione del suo successore Riccardo Mastrangeli.

Il punto debole di Ottaviani è che quello in cui l’hanno candidato non è il suo collegio. Il ramo ciociaro del Collegio Cassino – Terracina è il feudo di Mario Abbruzzese e Pasquale Ciacciarelli: con i quali c’è una storica differenza di sintonia; il ramo pontino è il feudo di Claudio Fazzone, coordinatore di Forza Italia nel Lazio.

Fazzone ha una sintonia diretta però anche con Gerardo Stefanelli, il sindaco renziano di Minturno che i suoi voti hanno contribuito ad eleggere come presidente della Provincia di Latina. La scelta di schierare in quel collegio il suo braccio destro Elisa Venturo rappresenta una micidiale alternativa per quegli elettori che non vogliono votare un candidato ciociaro. E sanno della sintonia tra Stefanelli e Fazzone.

Nemmeno sono casuali i nomi di Pantano e Carducci. Su di loro avverrà la conta dei sindaci per iniziare a posizionarsi in vista delle Regionali. Il sindaco di Isola del Liri Massimiliano Quadrini sposterà dal Pd al suo capo di gabinetto una ricca dote di voti: a seconda della quantità rappresenteranno il viatico per la sua candidatura alla Pisana.

I nomi al Proporzionale

Al Proporzionale, per la Camera (il collegio comprende le intere province di Frosinone e Latina) la capolista è l’attuale capogruppo in Regione Valentina Grippo. Alle sue spalle ci sono Mario Raffaeli, Patrizia Vigilanti, Andrea Ranalli.

Nella lista Proporzionale per il Senato (il collegio comprende tutte le province del Lazio ad eccezione di Roma) la capolista è Annamaria Parente, seguita da Filippo Rossi, Ileana Piazzoni e Massimo Ruggeri.