Candidati, il punto del sabato mattina

Il punto sulle candidature al sabato mattina. Per depositare le liste e le firme a sostegno degli aspiranti sindaci c'è tempo fino a mezzogiorno. La situazione

Maurizio Patrizi

Rem tene, verba sequentur

SORA

Ultime frenetiche ore in attesa che scocchi il mezzogiorno di sabato 4 settembre, a Sora. Quando scadranno i termini per la presentazione delle liste e avrà inizio la campagna elettorale che porterà al voto di ottobre per il rinnovo del sindaco e del Consiglio comunale. Una data che dovrebbe rappresentare un punto di partenza ma che in realtà per molti sarà invece un punto di arrivo, alla luce delle travagliate vicende che si sono susseguite nell’ultima settima. Una settimana che ha visto morire e risorgere il centrodestra unito con la candidatura a sindaco di Federico Altobelli e sparire completamente dai radar il centrosinistra, confluito in una lista a sostegno di Luca Di Stefano, senza simbolo ma con un accordo per il vicesindaco Maria Paola Gemmiti in caso di vittoria. (Leggi qui Altobelli, il candidato che gioca a rugby e cita il Papa).

FORZA ITALIA RIENTRA NEI RANGHI
Vittorio Di Carlo

Il comunicato lo ha inviato alla stampa il coordinatore cittadino di Forza Italia Vittorio Di Carlo venerdì notte alle due e trenta. Lo ha fatto al termine di un incontro con il candidato sindaco Federico Altobelli e il patron della Lega Lino Caschera. Non ci è voluto molto a capire cosa fosse accaduto. Era scritto nella descrizione del file di word allegato all’e-mail: era stato nominato “articolo centrodestra unito” in stampatello maiuscolo. Il dado è tratto. Gli azzurri rientrano nei ranghi e il centrodestra è salvo, unito e compatto verso il voto.

Lo scrive a chiare note il gruppo dirigente di Forza Italia Sora. Vuole stare nel centrodestra, il candidato a sindaco è convincente. “Il Gruppo dirigente di Forza Italia di Sora, che aveva ipotizzato anche altre strade per le prossime elezioni, a seguito del ritiro della candidatura del dott. Ruggeri, ha deciso di concorrere nella sua casa naturale ovvero all’interno del centrodestra. Abbiamo trovato nel candidato a sindaco Federico Altobelli, un entusiasmo che da settimane non regnava più all’interno della coalizione. Ha dimostrato di saper mediare e rimettere insieme le differenti sensibilità del centrodestra. Una svolta epocale nel nostro territorio in quanto da anni non si verifica una situazione del genere.

Il rientro di Vittorio Di Carlo nella coalizione ha rimesso in gioco il centrodestra ma soprattutto ha dato a Federico Altobelli la forza politica di chiudere altri accordi all’ultimo minuto. A questo punto le liste a suo sostegno sono certamente cinque. Le quattro annunciate durante l’ufficializzazione della sua candidatura a cui si unisce Forza Italia. Ma in queste ore la coalizione sta lavorando a chiuderne una sesta. Di sicuro la ritrovata compattezza e il diverso slancio dell’avvocato Altobelli rimettono in competizione il centrodestra nella corsa verso il ballottaggio. A cui si conta di arrivare contro Luca Di Stefano. (leggi qui Altobelli, il candidato che gioca a rugby e cita il Papa).

SEI LISTE PER DI STEFANO
Luca Di Stefano con Maria Paola Gemmiti

Anche il capogruppo consiliare uscente di Made in Sora sta lavorando alla chiusura delle liste. Ne avrà sei. Lo stesso numero di quelle annunciate mesi fa ma con una piccola variante. La sesta lista è quella civica che sintetizza il gruppo che ruotava attorno alla candidata sindaco Maria Paola Gemmiti. Le sei iniziali invece sono diventate cinque per migliorarne la qualità.

La coalizione a suo sostegno ha raggiunto un equilibrio che nei giorni scorsi ha rischiato di essere messo a rischio, allorquando il centrodestra sembrava spacciato e in molti sono andati a bussare alla porta del suo comitato elettorale, al punto tale da cominciare a registrare le prime avvisaglie di mal di pancia da parte dei sostenitori della prima ora.

Ma Luca Di Stefano è riuscito a gestire la situazione riducendo le perdite a una cifra pressoché vicina allo zero. Infatti, ha perso soltanto il gruppo di Italia Viva a fronte dell’ingresso del Pd.       

I RENZIANI VANNO CON EUGENIA

Hanno lasciato Luca Di Stefano e si sono accordati con Eugenia Tersigni. Lei è l’altra candidata forte di questa tornata elettorale, quella che per capirci, insieme al consigliere uscente di Made In Sora e al candidato del centrodestra Altobelli, ha la possibilità di giocarsi la partita per il ballottaggio.

Gli esponenti di Italia Viva sono confluiti in una delle cinque liste che sosterranno la corsa al ruolo di sindaco dell’ingegnere della Provincia di Frosinone. Hanno lasciato Di Stefanoreo di aver imbarcato troppi amministratori uscenti”. C’è tuttavia chi giura che questa sia soltanto una scusa perché quando hanno fatto l’accordo con Luca già si sapeva della candidatura del vicesindaco Baratta e di tutti gli altri, praticamente il 60 per cento dell’Amministrazione in carica. Il motivo vero che li ha allontanati da Di Stefano starebbe nell’ingresso del Pd nella coalizione. I renziani, infatti, sono gli stessi che in passato erano nel Pd e rappresentavano una delle correnti in guerra con tutte le altre. E questa sarebbe la corretta chiave di lettura.

DE DONATIS CHI L’HA VISTO
Roberto De Donatis

Nelle ultime ore qualcuno dei suoi più stretti collaboratori gli avrebbe detto di valutare la possibilità di rinunciare alla candidatura. Ma lui avrebbe risposto categoricamente no.

Si ripresenterà agli elettori con due liste o al massimo tre. Di sicuro avrà a sostenerlo Patto Democratico, che rispetto al 2016 ha perso molti pezzi, fra cui anche l’assessore Natalino Coletta confluito nel nuovo progetto di Luca Di Stefano.

Avrà poi una lista del sindaco. Si parla anche di una terza lista ma in molti giurano che di fatto non ci sarà. L’altra sera in Consiglio comunale ha incassato l’ultima vittoria con l’approvazione della delibera che riguarda la scuola innovativa di Renzo Piano. Ha sempre sostenuto di volersi ripresentare agli elettori con il resoconto del suo operato. Nel 2016 era diventato sindaco grazie a una Piattaforma civica in cui aveva fatto confluire partiti di destra e di sinistra, obbligandoli ad ammainare i simboli. Salvo poi di fatto essere rimasto ingessato, ostaggio dei partiti.    

LA CANDIDATA DI BANDIERA

Qualche giorno fa su Facebook ha fatto appello ai sorani perché la votassero additando gli avversari, soprattutto alla luce di quanto stava accadendo nei due schieramenti di centrodestra e centrosinistra. Qualche settimana prima il suo partito, il Movimento 5 Stelle, aveva tentato un accordo con il centrosinistra, sullo stile del Governo Conte due. Che poi era saltato.

Valeria Di Folco all’appuntamento con gli elettori ci andrà da sola. Come candidata a sindaco con il sostegno di una sola lista, quella del suo partito. In perfetto stile grillino, un vanto per lei che grillina lo è dalla prima ora. Non ci sarà nemmeno il consigliere uscente Fabrizio Pintori. Dopo la sua ultima apparizione giovedì sera in Consiglio comunale, si ritirerà a vita privata.  

GLI ALTRI COMUNI

ESPERIA

Il sindaco uscente di Esperia Giuseppe Villani nelle ore scorse ha chiuso l’accordo con la lista “Esperia bene comune” che a questo punto non si schiererà contro di lui ma lo sosterrà per la rielezione. L’accordo si basa sulla convergenza di alcuni punti programmatici. Un nucleo di candidati di Esperia bene Comune verrà candidato nella civica di Villani.

SUPINO

Torna in campo Alessandro Foglietta: ex parlamentare Europeo, ex consigliere regionale, ex federale Msi, ex portavoce di Francesco Storace. Ma soprattutto ex sindaco di Supino per due mandati. Lo è stato dal 2006 al 2016. Torna alle urne con la civica “Per Supino”. L’annuncio lo ha dato sulla sua pagina Facebook: “In tanti pensavano che fossi stanco di fare politica, invece quando la politica si ha nel sangue, quando la politica è linfa vitale, quando la politica è vita, non ci si può tirare indietro”.

TUTTI GLI ALTRI

Tutti gli altri Comuni chiamati al voto vedranno oggi il deposito delle liste con le candidature. Il termine ultimo è mezzogiorno: a quell’ora verranno chiuse le porte dell’Ufficio addetto alla raccolta e chi è fuori non potrà partecipare. La scelta di consegnare all’ultimo momento utile le candidature fa parte di una strategia consolidata: non si svelano le carte, non si rivelano i nomi messi in campo, evitando di concedere così un vantaggio all’avversario.