Candidato sindaco, a sinistra patto di ferro Pd-Vinciguerra

Il progetto del Pd andrà avanti anche senza Mario Cioffi. Ci sarà un incontro con il M5s. Patto d'acciaio con Vinciguerra. Il nome del candidato sindaco uscirà da lì. Avanza l’ipotesi Maria Paola Gemmiti. È quanto scaturito da una riunione, rapida ma corposa, che si è tenuta a Sora alla presenza del segretario provinciale del Pd, Fantini.

Maurizio Patrizi

Rem tene, verba sequentur

Lo stesso posto, quasi le stesse persone: ma il risultato è stato completamente diverso. Il Partito Democratico ha tenuto venerdì sera una seconda riunione all’Hotel Valentino a ventiquattr’ore di distanza da quella che ha ufficializzato la rottura del progetto di alleanza per le prossime elezioni Comunali. Stavolta, a differenza di giovedì, la fumata bianca c’è stata. Più piccola: ma bianca.

Nulla a che vedere con la riunione avvenuta sempre al Valentino ma giovedì. Quel giorno gli esponenti del circolo Pd di Sora si erano riuniti per essere messi al corrente di quanto accaduto nelle ore precedenti: ossia della impossibilità di arrivare a una soluzione condivisa Pd – Cinque Stelle – Si Può Fare sul nome del candidato sindaco di centrosinistra.

Colpa dei veti. Alla scelta del candidato sindaco unitario, secondo l’avvocato Mario Cioffi non avrebbe dovuto partecipare il consigliere Augusto Vinciguerra. Perché? Lo considera parte integrante dei Dem e non l’esponente di una autonoma forza civica. Insomma ha ritenuto che fosse quasi un modo per alterare gli equilibri del tavolo, spostando gli equilibri a favore del Pd. Inutile l’intervento dei Dem per ribadire che Augusto Vinciguerra è stato il loro Segretario ma da 5 anni porta avanti un percorso autonomo e civico.

La realtà dei fatti è che la voce di Vinciguerra avrebbe messo in minoranza Si Può Fare, la civica di Mario Cioffi. Ed avrebbe mandato all’aria il suo progetto di candidare come sindaco Matteo Tuzi. (leggi qui Mentre il centrosinistra si spacca Di Stefano annuncia la candidatura)

Riunione lampo ma corposa

La riunione di queste ore al Valentino

Questa sera un’altra riunione, nello stesso posto, l’Hotel Valentino. Stavolta allargata al gruppo civico del consigliere di opposizione Vinciguerra. C’era tutto lo stato maggiore del Pd. Si è addirittura mosso il segretario provinciale Luca Fantini.

Una quarantina di persone in tutto, fra cui la struttura commissariale formata da Stefania Martini e Adamo Pantano, l’ex segretario Enzo Petricca, la capogruppo consiliare Pd Maria Paola D’Orazio (il suo nome nei giorni scorsi è stato portato dal Pd al tavolo della coalizione, proponendola come sindaco). E poi Agostino Di Pucchio, la ex segretaria cittadina Tiziana Tucci (quella che siglò il patto politico che consentì a Ernesto Tersigni di completare il suo mandato da sindaco dopo essere stato abbandonato da Forza Italia). Ma anche Tiberio Mattacchione, Pasqualino Savona. Assente giustificata Rosalia Bono.

L’obiettivo da raggiungere? Decidere cosa fare. E farlo in fretta.

L’appuntamento era stato fissato per le 19 ma i lavori sono cominciati verso le 19.25. Alle 20.10 era già tutto finito. Merito di un segretario provinciale Luca Fantini armato di concretezza. E di un Pd che ha raggiunto a Sora un’unità di sostanza. Si è ragionato sullo schema dei valori condivisi tra Pd e civici di Vinciguerra. È emerso che i due gruppi sono in sintonia e accomunati dalla stessa visione.

La sostanza? Si va avanti. Insieme, Pd e civici di Vinciguerra. Rimanendo aperti alle altre forze che si riconosceranno nel progetto. Ma il nocciolo dell’operazione è Pd – Vinciguerra e da lì non si torna indietro.

Nel segno della compattezza

Il Segretario del Pd di Sora Enzo Petricca

Aperti a chi? Innanzitutto al Movimento 5 Stelle. Lo ha ribadito anche l’ex segretario cittadino Enzo Petricca. L’intenzione è quella di non gettare tutto il lavoro fatto in questi mesi e interrotto da Si Può Fare.

Aperti “soprattutto alle persone con le quali abbiamo fatto il percorso fino ad ora – leggasi il Movimento 5 Stelle – con la volontà di allargarci ed aggregarci al mondo del civismo e del centrosinistra in generale”. Quindi è stato deciso di fissare un incontro la settimana prossima con i pentastellati “per stabilire come muoverci”.

C’è la volontà di “non buttare a mare percorso che Cioffi ha voluto interrompere”. Ma c’è un paletto e ruota su tre nomi: Augusto Vinciguerra, Lorenzo Mascolo e Maria Paola Gemmiti, stasera per la prima volta anche lei presente alla riunione.

Due input: candidato sindaco e compattezza

Maria Paola Gemmiti e Maria Paola D’Orazio

C’è un altro punto fisso piantato con fermezza da Luca Fantini: il candidato sindaco uscirà dall’alleanza Pd – Vinciguerra. Non ci sono spazi per aprir tavoli di trattative su questo aspetto.

Compattezza. È stata questa la parola d’ordine attorno a cui costruire il ragionamento perché “l’unità va saldata”. Lo ha detto a chiare note il consigliere Vinciguerra, contento di “intraprendere questa strada. Sono iscritto al Pd ma non potevo non raccogliere la sintesi del percorso civico fatto in questi anni”. Tutti compatti nel dire che “occorre mettere un punto sulle chiacchiere secondo cui ci sarebbero spaccature fra Vinciguerra e il Partito Democratico. E nel Pd al suo interno”.

E la storia che stanno tutti aspettando una frantumazione del Pd per aggregarne i pezzi nelle loro coalizioni, più o meno civiche? Balle, assicurano dal Valentino.

Il nome del candidato potrebbe essere tanto quello di Maria Paola D’Orazio quanto quello di Maria Paola Gemmiti. Era stata candidata con Vinciguerra nel 2016, è tesserata del Pd e fa parte dell’associazione Agorà che fa capo all’imprenditore Alberto La Rocca che quindi potrebbe aggregarsi (a proposito della necessità di allargare ai civici). Insomma, metterebbe tutti d’accordo, per lo meno la maggioranza della coalizione.

A questo punto per Mario Cioffi sarebbe un problema anche soltanto sedersi di nuovo al tavolo.