Tutti gli uomini (e una donna) del Pd

Il peso politico ed istituzionale di Mauro Buschini, l’azione vivace e mirata di Sara Battisti, l’operatività di Antonio Pompeo con gli amministratori. E poi la storia, il valore assoluto e la leadership di Francesco De Angelis. Così i Democrat preparano le candidature che contano. Mentre il segretario Luca Fantini riorganizza la Ditta.

Aspettando la legge elettorale, perché hanno detto bene le Sardine: a settembre tutti assicuravano che sarebbe stata varata in poche settimane dopo il al referendum che ha tagliato 345 seggi parlamentari. Oggi invece non ne parla più nessuno. Nel frattempo sono stati ridisegnati i collegi, con il pastrocchio di aver fatto assorbire il cassinate nell’area di Terracina. Nel Pd però i big si stanno muovendo secondo quelle che sono le proprie caratteristiche. Tenendo insieme le Politiche e le Regionali, perché alle urne si andrà insieme nel 2023. A meno di clamorose sorprese.

Il Pompeo trasversale

Antonio Pompeo durante il tour di ieri nella Valle dei Santi

Antonio Pompeo, sindaco di Ferentino e presidente della Provincia, è il referente di Base Riformista, l’area degli ex renziani che sono rimasti nel Pd.

Pompeo sa che in Ciociaria la sua componente è in minoranza, ma confida di potersi comunque giocare le proprie carte, in virtù anche del peso che la componente ha nello scenario nazionale e del suo personale ruolo strategico all’interno dell‘Unione Province Italiane.

Forse l’obiettivo è più per le Regionali che per le politiche. Si è messo in moto. Guardando soprattutto al sud della provincia, al cassinate. Come dimostrano gli impegni assunti e rispettati in questo ultimo periodo. Per la verità Pompeo fu anche il sostenitore della candidatura a sindaco di Cassino di Enzo Salera. Poi però le cose sono andate diversamente. Il presidente della Provincia si sta caratterizzando per il suo continuo rivolgersi agli amministratori. Non soltanto a quelli del Pd e del centrosinistra. A tutti. (Leggi qui I protagonisti del giorno. Top e Flop del 17 dicembre 2020).

Intende recitare un ruolo importante alle Provinciali. Sia a quelle della prossima primavera, quando si dovranno eleggere i dodici consiglieri. Sia quando si tratterà di individuare il candidato presidente per il dopo di lui. In quel momento Pompeo si giocherà le carte decisive per il suo futuro politico. Intanto oggi “semina”. (Leggi qui Sarà Pompeo a decidere il nome del suo successore).

Buschini il volto istituzionale del Pd

Mauro Buschini

Mauro Buschini, presidente del Consiglio regionale del Lazio, ha ormai un profilo istituzionale. Ma non solo, visto che poi lui riesce a tradurre in leggi, provvedimenti e disposizioni quelle che sono le richieste dei tantissimi amministratori locali del territorio.

Il peso politico che in questo momento ha Buschini non può vantarlo nessun esponente del territorio. Inoltre è uno dei fedelissimi veri di Nicola Zingaretti. Autorevole e rispettato. In Ciociaria è lui ad intervenire sempre. Dall’Economia alla Sanità. Perfino sull’annuncio dell’inizio della data delle vaccinazioni per il Covid. Segno di una crescita politica esponenziale. Bisognerà vedere dove sarà ricandidato. Se ancora alle Regionali (quasi certamente) oppure alle Politiche (tutto è possibile). Deciderà Nicola Zingaretti, ma Mauro  Buschini avrà voce in capitolo.

Sara l’attivissima

Sara Battisti è quella che più di tutti fa politica sul territorio. Attraverso iniziative, mozioni, determinazioni, proposte di legge.

È il termometro del Partito, che interagisce con i dirigenti, i militanti, con gli amministratori e perfino, anzi soprattutto, con ampi settori della società civile. Anche lei potrebbe essere ricandidata alle Regionali oppure provare l’avventura delle Politiche (vedi Buschini).

Nel frattempo però ha messo a segno una serie di risultati fondamentali. C’è lei dietro l’avvio del dibattito politico culminato con la candidatura e l’elezione di Luca Fantini a Segretario Provinciale del Pd. Fu lei a rompere gli indugi e dichiarare dopo una riunione affollatissima dei Giovani Democratici a Frosinone “Per me il dibattito congressuale è già iniziato: la strada ce l’hanno indicata questi ragazzi”.

C’è lei dietro molte delle prese di distanza con quelle che considera ambiguità politiche dei diversamente renziani. Il che, ai militanti duri e puri piace tanto. Sempre lei ha messo la firma dietro a molti provvedimenti diventati poi emendamento e finanziamento per il territorio.

Sono valutazioni che si faranno in un secondo momento. Sara Battisti intanto è diventata imprescindibile negli equilibri del Partito Democratico.

Francesco il cannibale del Pd

Francesco De Angelis

Poi c’è Francesco De Angelis, che non è soltanto il leader della sinistra provinciale da decenni. Prima nel Pci, poi nel Pds, quindi nei Ds e infine nel Pd. E’ anche la punta di diamante sul piano amministrativo.

Si appresta guidare il Consorzio industriale regionale unico: una sfida da vincere per cambiare profondamente i destini industriali ed economici del Lazio. Un ente che, quando sarà a regime, avrà il peso di almeno due assessorati regionali. E Francesco De Angelis è concentrato su questo al massimo. Nel frattempo ha messo il sigillo su traguardi che sembravano impossibili: la vendita dell’immobile ex Videocon, la trasformazione dell’area Permaflex, i finanziamenti per rifare le strade nell’area industriale di Frosinone.

Ma è evidente che il suo nome, il suo peso politico e soprattutto la sua capacità di mobilitazione lo pongono in prima fila per una candidatura al Senato o alla Camera. Con qualunque tipo di sistema elettorale. Maggioritario, proporzionale, misto. Sarà lui a decidere se provare o no.

Sono queste le manovre e le prospettive dei big Democrat in questa fase. Il segretario Luca Fantini sta riorganizzando il partito palmo a palmo. Comune per Comune, quartiere per quartiere, condominio per condominio. Guarda alle amministrative di primavera.

Se in questi anni farà bene, l’outsider potrebbe essere proprio lui. 

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