Candidature: via libera ad Angelucci. Ok a Pantano e Carducci. Gli altri sul filo

Il lungo vertice del centrodestra in Via della Scrofa. Per incasellare i nomi nei collegi. Disco verde per Angelucci. Ottaviani attende solo l'ufficialità. Ma non c'è posto per tutti. Ok dei centristi a Pantano (Senato) e Carducci (Camera Frosinone). Zicchieri attende Renzi

«Le candidature della Lega? Ci saranno sorprese nel Lazio: più amare di quelle che ha riservato il partito Democratico. Tutti pensavano che sarebbero stati riconfermati: non è così. Ci eravamo illusi che non saremmo stati toccati dal taglio di 350 tra Deputati e Senatori deciso dal referendum. Ci siamo cullati senza pensare che le nostre percentuali non sono quelle di quattro anni fa: ed il Rosatellum è micidiale. Avremo amare sorprese. Non sarà possibile mantenere tutte le promesse che ci sono state fatte». Il parlamentare leghista ha appena finito il suo quotidiano giro telefonico con i colleghi. E le notizie che arrivano da Via della Scrofa non sono buone.

Lì oggi si è riunito il vertice del centrodestra che deve definire le candidature sui collegi elettorali. Nelle settimane scorse Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi avevano raggiunto l’intesa sui numeri. Ora tocca agli sherpa dare dei nomi a quei numeri ed incasellarli in un collegio.

Il difficile gioco degli incastri

Francesco Lollobrigida (Foto Andrea Panegrossi © Imagoeconomica)

A lavorarci sono Ignazio la Russa, Giovanni Donzelli e Francesco Lollobrigida per Fratelli d’Italia; Gregorio Fontana per Forza Italia; Giancarlo Giorgetti per la Lega; Giovanni Toti e Maurizio Lupi per il blocco Noi Moderati.

Sul tavolo non c’è solo l’esame dei documenti richiesti per le candidature, la griglia dei nomi in corrispondenza dei collegi, il rispetto delle quote rosa. C’è soprattutto il complesso mosaico dei Collegi e degli uomini e delle donne da posizionare nel posto giusto per essere certi che vengano eletti. Poi verrà il momento meno piacevole: doverlo dire a quelli che di fatto resteranno fuori.

«Dovete pazientare altre 24 ore...» dice nel tardo pomeriggio Giancarlo Giorgetti, lasciando il vertice mentre passa davanti alla selva di microfoni. «Stiamo ancora lavorando sulle caselle, non sui nomi… oggi è stata una riunione tecnica” aggiunge dopo pochi minuti Giovanni Toti.

La verità è che non c’è spazio per tutti. E se prima ci si illudeva che una soluzione fosse possibile, nel momento in cui si è andati ad incasellare nomi e collegi ci si è resi conti che dal gioco ad incastri si è passati al gioco al massacro.

Angelucci c’è. Ed Ottaviani pure

Antonio Angelucci (Foto: Benvegnu’ e Guaitoli © Imagoeconomica)

Nelle file della Lega l’unico nome ufficiale sul Lazio è quello del ras della sanità privata Antonio Angelucci, deputato uscente, munifico editore del quotidiano Il Tempo. Nella scorsa tornata era nelle liste di Forza Italia.

«Uno dei più rilevanti editori italiani come Antonio Angelucci correrà alle Politiche del 25 settembre per la Lega» annuncia in tarda mattinata il Carroccio. Che poi dichiara «Confermata anche l’intera squadra che ha rappresentato il Partito al governo uscente: saranno ricandidati ministri, viceministro, sottosegretari. Via libera anche a vicesegretari della Lega e capigruppo».

Nelle province del Lazio c’è la certezza della candidatura dell’ex sottosegretario Claudio Durigon: è lui il papà di Quota 100 uno dei pochi provvedimenti di rilievo che la Lega può vantare. Si candiderà al Senato nel collegio Rieti Viterbo. L’altro uninominale è il collegio Cassino – Terracina alla Camera dei Deputati: ad oggi anche il due volte sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani viene considerato un inamovibile. Niente paracadute al Proporzionale: o vince in quel collegio o Ottaviani resta fuori da Montecitorio.

Il problema dei Proporzionali

Francesca Gerardi (Foto: Livio Anticoli © Imagoeconomica)

C’è poi il tema dei nomi da mettere nei listini Proporzionali. Il tesoriere Gianfranco Rufa potrebbe andare nel Proporzionale Senato Lazio2, cioè quello che unisce tutte le province del Lazio. Nel Proporzionale per Montecitorio a Terracina – Cassino potrebbe andare il deputato uscente Francesca Gerardi: non come capolista e questo ridurrebbe in maniera decisiva le percentuali di eleggibilità.

Ma nelle ultime ore Matteo Salvini ha detto che bisogna aprirsi alla società civile: verrà candidato il mondiale di Pallavolo Luigi Mastrangelo. A maggio sul suo nome c’è stata la rottura con il vice capogruppo alla Camera Francesco Zicchieri. (Leggi qui Zicchieri rompe con Salvini: “Sleale e inaffidabile”. Lascia la Lega).

E questo potrebbe determinare altri spostamenti in lista. Ci saranno sorprese, assicura la fonte.

Zicchieri in attesa delle candidature

Francesco Zicchieri. Foto © Livio Anticoli / Imagoeconomica

In conclave anche Azione ed Italia Viva per definire le candidature. Se ne stanno occupando Ettore Rosato e Matteo Richetti.

Nel pomeriggio hanno dato il via libera alla candidatura del sindaco di Posta Fibreno Adamo Pantano, passato nelle ore scorse dal Pd ad Italia Viva. Verrà schierato al Senato: sia nell’uninominale Frosinone – Latina e sia nel proporzionale che comprende tutte le province del Lazio. Non come capolista: a guidare lo schieramento sarà Maria Elena Boschi.

Disco verde anche per la candidatura di Stefano Carducci (Azione) alla Camera dei Deputati nel collegio di Frosinone; per lui c’è anche il posto al Proporzionale. Non come capolista: a guidare la lista sarà un esponente romano di Azione.

È invece sul tavolo di Matteo Renzi e Carlo Calenda la candidatura del deputato Francesco Zicchieri. Nelle ultime ore della legislatura aveva aderito ad Italia Viva dopo essere stato a lungo uno dei più vicini a Matteo Salvini. Per lui c’è l’ipotesi del collegio Cassino – Terracina. (Leggi qui: Riecco Zicchieri: alla Camera via Terracina e Cassino. Pantano al Senato).

Ma è stata sollevata una serie di veti interni. Troppo fresco il suo passaggio in Italia Viva. Troppo ingombrante il suo ruolo per anni nella Lega. Tutto è nelle mani di Renzi.