Casa, la Lega assedia Zingaretti sulle Case Popolari

Scontro tra Pd e centrodestra sul provvedimento che sospende gli sfratti dalle case popolari occupate in maniera abusiva. Scintille anche all'interno del M5S.

La nuova manovra di assedio della Lega punta a stringere Nicola Zingaretti sulle Case Popolari: quelle occupate in maniera abusiva. Sono quegli alloggi ed i provvedimenti definiti oggi dalla Regione Lazio il nuovo terreno sul quale il Carroccio ha portato lo scontro, seguendo la strategia del logoramento lanciata da Matteo Salvini subito dopo le Regionali in Emilia Romagna. Per preparare l’assalto al Campidoglio e soprattutto alla Pisana dove Claudio Durigon è pronto per la corsa a Governatore.

Sanatoria sugli abusivi

Marco Cacciatore © Imagoeconomica, Stefano Carofei

A sparare il primo colpo questa mattina è stata la deputata leghista Sara De Angelis. Chiama le agenzie di stampa e detta: “Con un emendamento dell’assessore Valeriani, Nicola Zingaretti tenta il colpo di mano per regolarizzare le occupazioni abusive degli alloggi Popolari. È uno schiaffo vergognoso a tutti i cittadini onesti e in difficolta’ che aspettano, magari da anni, un’abitazione”.

I numeri del provvedimento li rivela il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Marco Cacciatore. Soltanto a Roma, il testo portato in Aula oggi tocca più o meno 4mila persone sui circa 13mila inquilini negli elenchi delle Case Popolari; la norma riguarderà tutto il Lazio.

A differenza della Lega, l’esponente grillino vede bene quel testo. Perché “tra i possibili effetti positivi della regolarizzazione – spiega Cacciatore – mi aspetto che sarà anche un metodo per rendere disponibili nuovi appartamenti, individuando chi realmente ha bisogno di una casa popolare e sottoponendo a rilascio dell’immobile chi invece può garantirsi un’alternativa“.

Caos a 5 Stelle

A Roma quel provvedimento sta creando fibrillazioni all’interno del MoVimento. Al punto che il consigliere regionale deve sottolineare come la regolarizzazione sia stata condivisa e fatta oggetto di confronti anche con i portavoce M5S, sia dei Municipi che di Roma Capitale.

Marco Cacciatore dice “Mi dispiace osservare che Roma Capitale da un lato si dica disponibile a non portare avanti 8000 sfratti dopo averli pianificati, ma poi si dimostri contraria alla regolarizzazione di chi evidentemente non avrebbe alternative. E lascia cosi’ pendenti gli sfratti, pur avendo riconosciuto che in molti casi sarebbero un danno per i territori e la dignita’ delle persone“.

Virginia Raggi

Perché il Campidoglio sta reagendo male? Lo si capisce ascoltando l’assessore al Patrimonio di Roma Capitale, Valentina Vivarelli: nel pomeriggio tiene la relazione di apertura della seduta dell’Assemblea capitolina. Dice che “Qualsiasi sia il problema dell’emergenza abitativa, la risposta non è la sanatoria contenuta nell’emendamento della Regione Lazio a firma dell’assessore Valeriani“.

È una sconfessione a cacciatore ed al lavoro portato avanti in Regione Lazio. L’assessore Vivarelli lo dice in maniera chiara durante la sua relazione: “bloccando gli sfratti blocchiamo aria nuova e ossigeno a persone che hanno bisogno di una casa a un prezzo accessibile e umano“.

Contrordine, grillini

La questione rischia di assumere contorni psichiatrici quando interviene un altro esponente della stessa Giunta capitolina. Così se per l’assessore capitolino al Patrimonio Valentina Vivarellibloccando gli sfratti blocchiamo aria nuova e ossigeno a persone che hanno bisogno di una casa” per la sua collega di Giunta con delega alle Politiche sociali Veronica Mammì, bisogna assolutamente bloccare gli sgomberi, esattamente come sta facendo la Regione Lazio.

Dice che “il circuito assistenziale di Roma è saturo” e ” far fronte ad altri sgomberi per la Capitale ad oggi è complicato“.

A rendere ancora più acceso il dibattito interviene l’Unione Inquilini. Dice che quella approvata oggi dalla Regione Lazio è “una sanatoria iniqua e sbagliata. Iniqua, perchè fa parti uguali tra disuguali”. Sostiene che pagherà di più chi ha di meno.

Il Campidoglio

Sbagliata, perchè risponde “solo ad una fittizia esigenza finanziaria dell’Ater”. Soprattutto sostiene che gran parte degli inquilini aventi diritto non potrà regolarizzarsi. L’Unione Inquilini aveva proposto alla Regione una strada diversa: un percorso di regolarizzazione per chi ha diritto di accesso alle case popolari, senza sanatorie di massa.

Pd, abbiamo dato soluzioni

Il Pd romano scende in campo a pomeriggio inoltrato. Chiede a Nicola Zingaretti di far approvare la norma sulla regolarizzazione. Soprattutto per i nuclei che sono sotto il limite del reddito di accesso e che sono nella casa da prima del 2014.

Yuri Trombetti, il responsabile Casa del Pd romano spiega che “Ci sono due politiche sulla casa: chi vuole sgomberare tutti buttando interi nuclei in strada e chi invece non regolarizza tutti, ma solo chi ha davvero bisogno e necessita di un tetto cacciando via dalle case popolari chi invece guadagna troppo“.

No sgomberi, prima soluzioni

L’Assemblea capitolina alla fine ha approvato, a maggioranza, un ordine del giorno a firma Pd, lista civica RomaTornaRoma e Sinistra X Roma. Ha ottenuto il voto favorevole dei 26 consiglieri di Movimento Cinque Stelle e centrosinistra e i 2 contrari di Fratelli d’Italia. Il documento impegna la sindaca di Roma Virginia Raggi e la Giunta affinchè il piano degli interventi di sgombero adottato dal prefetto il 18 luglio 2019 “avvenga non prima della definizione di azioni di accompagnamento in grado di garantire da un lato la dignitosa sistemazione delle persone sgomberate, dall’altro la tenuta dello stato sociale della città».

L’ingresso della Pisana

L’Aula ha approvato anche due ordini del giorno presentati dal M5S. Il primo chiede di “istituire un tavolo di lavoro con la Regione Lazio affinché si proceda speditamente al ripensamento dell’intera procedura approvata dalla Regione per l’emergenza abitativa di Roma Capitale”.

Il secondo ordine del giorno impegna invece la Giunta Raggi a “provvedere all’aumento dell’importo del contributo economico mensile di sostegno all’emergenza abitativa”.

FdI e Lega: giù la maschera

Per Fratelli d’Italia oggi Pd e Movimento 5 Stelle hanno gettato la maschera. Il capogruppo in Campidoglio Andrea De Priamo ha detto che la maggioranza grillina ha approvato “un indecente ordine del giorno del Pd a prima firma Pelonzi che chiede in sostanza di sospendere il piano prefettizio sugli sgomberi con una serie di pretesti che di fatto lo paralizzerebbero. Alla faccia della legalità”.

Sulla stessa fequenza è sintonizzato il coordinatore regionale della Lega Francesco Zicchieri, secondo il quale Nicola Zingaretti ed il Pd hanno sanato le occupazioni abusive delle case popolari. “Cosa raccontano alle famiglie che aspettano il loro turno e si vedono scavalcati da centinaia di persone che non hanno diritto a stare in un alloggio popolare?”.

Francesco Zicchieri

Per il capogruppo in regione Lazio Angelo TripodiLa legalità può attendere sul piano sgomberi a Roma per il M5S e il Pd, che stanno spingendo anche per una sanatoria regionale, voluta da Nicola Zingaretti e dai grillini, rivolta agli occupanti delle case popolari a poche settimane dalle suppletive”.