Casati la fa grossa e si scusa. Simeone: “Frasi ignobili”

Il Dg della Asl di Latina paga pegno allo stress e si lascia scappare un messaggio whatsapp in cui 'augura' il Covid a Pino Simeone e Angelo Tripodi. Pressato, si scusa. Ma ormai il centrodestra vuole la sua testa. Simeone: “Frasi meschine e ignobili, scuse di circostanza”. Ciacciarelli: "Dimissioni”

Qualcuno ha giocato sporco. Ha preso una chat interna dei dirigenti Asl, ne ha screenshottato alcuni passaggi e li ha inviati alle persone di cui si parlava. Politici. Oggetto di uno sfogo fuori dalle righe buttato in quel gruppo dal Direttore Generale della Asl di Latina Giorgio Casati.

Giuseppe ‘Pino’ Simeone

Sotto pressione, assediato dai casi di Covid, impegnato 24 ore su 24 ad organizzare i reparti e trovare posti letto: Casati proprio non aveva mandato giù la visita alla linea del fronte annunciata dal presidente della Commissione Sanità Pino Simeone (Forza Italia) e dal capogruppo Angelo Orlando Tripodi (Lega). Nella confidenza di quella chat, contando sul cameratismo dei collaboratori, si era lasciato andare ad una frase fuori luogo. Con la quale, nella sostanza, augurava ai due politici che così tanto ci tenevano a visitare i reparti Covid, di farlo da pazienti.

Chi non vuole bene a Giorgio Casati ed al suo lavoro, ha fatto la copia dello screen e l’ha girata ai diretti interessati. Facendo scoppiare l’incidente.

Clima di tensione

La visita avveniva in un clima di insofferenza. Emerge dall’intervista che lo scorso fine settimana Casati ha rilasciato Vittorio Buongiorno su Il Messaggero.

Oggi riceverà i consiglieri regionali al Goretti?
Sanitari all’opera contro il Covid Foto: Carlo Lannutti (Imagoeconomica)

«Sarà il direttore sanitario di presidio, Sergio Parrocchia, a guidarli in quella che chiamano visita ispettiva. Io direi una visita di cortesia visto che non sono tecnici. Comunque quando avranno finito sarò lieto di incontrarli e a fare quattro chiacchiere».

Cosa aveva generato quel clima? Colpa di un vero e proprio pressing della politica sul Direttore Generale. Al quale veniva rimproverato di non occupare i posti letto e tenere a casa i pazienti. La posizione del Dg è sempre stata chiara: si ricovera chi ne ha bisogno, si monitora da casa chi può evitare di affollare gli ospedali. Perché la maggior parte dei pazienti tenuti a casa «l’85% è asintomatico. Mentre sono 503 le persone sotto tele monitoraggio, di questi solo 45 hanno avuto un peggioramento. Quindi meno del 10%, e solo due hanno avuto bisogno di essere trasferiti precauzionalmente in ospedale».

Nasce in questo clima quella frase. (Leggi qui Il Covid balla sul cubo nella notte di Halloween).

Ciacciarelli: dimissioni immediate

Pasquale Ciacciarelli, consigliere regionale passato alla Lega da un anno non ha mezzi termini. Punta il dito contro il Dg e attacca: «Troppe chiacchiere e pochi fatti. Il Direttore generale della Asl di Latina, Giorgio Casati, deve dimettersi e basta».

Pasquale Ciacciarelli

Per il Consigliere regionale, le frasi all’indirizzo dein suoi colleghi Giuseppe Simeone e Angelo Orlando Tripodi sono “molto gravi ed assolutamente inopportune. In una parola: ingiustificabili. Pertanto occorre una presa di posizione netta da parte dell’assessorato regionale alla Sanità. D’Amato pretenda le dimissioni immediate“.

D’Amato non lo copre

L’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato non fa scudo al suo manager. Ne prende le distanze.

Lo ha chiamato al telefono. Poi lo ha fatto sapere, annunciando d’avere espresso «lo sconcerto e l’assoluta inopportunità dei messaggi inviati in relazione alla visita del presidente della Commissione Sanità Giuseppe Simeone. Neanche una fase di forte stress, come quella attuale, può giustificare questo atteggiamento».

Per Alessio D’Amato la via da percorrere è una sola: scusarsi con gli interessati. Perché non è questo il momento delle polemiche ma della massima coesione.

Le scuse del direttore Casati

Scuse che nella tarda marrinata arrivano agli interessati e sui tavoli di tutte le redazioni.

Scrive il dottor Casati «Ritengo necessario formulare pubblicamente le mie profonde scuse per essere andato oltre il ragionevole“. Spiega quello che è ovvio: “Purtroppo ciò è avvenuto in un momento di particolare stress lavorativo che vede questa azienda sistematicamente impegnata sul fronte del contrasto alla pandemia da Covid che dura oramai, in modo ininterrotto, da 9 mesi».

Alessio D’Amato. Foto © Livio Anticoli / Imagoeconomica

In questo contesto la chat «è spesso utilizzata, oltre che per le attività di coordinamento, come luogo di sfogo dove si creano momenti di carattere ‘goliardico’. Momenti che in nessun modo devono essere confusi con il desiderio reale di augurare qualcosa di negativo ad altre persone, e questa non è mai stata certamente la mia intenzione».

Scuse di circostanza

Un ramoscello d’ulivo che non viene colto in maniera positiva dal presidente della Commissione Sanità Giuseppe Simeone.

«Le scuse del direttore generale Casati? Per me sono di circostanza. Le sue sono state frasi a dir poco meschine e di cui dovrebbe vergognarsi. Quei messaggi con i quali augurava il Covid a me ed al collega consigliere Tripodi sono ignobili e non meritevoli di ulteriori commenti».

Peggio ancora. Per Simeone le scuse del manager dell’Asl di Latina sono prive di effetto: perché sarebbero dovute arrivare subito, in maniera spontanea e non dopo la telefonata dell’assessore Alessio D’Amato.

E conferma il suo pessimo giudizio sull’operato del manager. Punta il dito sullo «scollamento in atto fra l’azienda sanitaria ed il territorio». Parla di «mancanza di coordinamento fra l’Asl ed i medici di medicina generale. Medici di base e pediatri di libera scelta potrebbero dare un contributo importante in questa nuova fase emergenziale».