Il caso Maroni cambia le carte nel Lazio: Gasparri o Pirozzi? Rampelli

Il vertice di Arcore cambia le carte nel Lazio. Con la decisione di Maroni di lasciare la Lombardia torna in discussione la candidatura nel Lazio. La via che può portare a Fabio Rampelli.

Ravioli alla zucca, risotto, filetto ed un trionfo di dolci: il menù lo ha scelto personalmente il padrone di casa, Silvio Berlusconi. Così come ha scelto pure il menù politico da servire ieri al pranzo con Giorgia Meloni e Matteo Salvini.

Le voci nella notte confermano le prime indiscrezioni trapelate da Villa San Martino ad Arcore: le candidature del centrodestra in Lombardia e Lazio sono collegate (leggi qui le anticipazioni di ieri Regionali, lo scambio Lazio – Lombardia crea il panico per un pomeriggio).

 

L’IMPREVISTO BOBO

Non doveva essere così, non doveva essere questo lo scenario. Ma il governatore della Lombardia Roberto Maroni ha buttato sul tavolo di Arcore la sua ‘indisponibilità per motivi personali’ a ricandidarsi alla guida del Pirellone. A meno di due mesi dalle elezioni. Se sia per tornare ad un ruolo di Governo nel prossimo esecutivo che si prevede di centrodestra, lo diranno soltanto le prossime settimane.

Chi c’era, assicura che il caso Lombardia abbia costretto i commensali a rivedere tutto. Concentrando su quel punto l’intera prima parte della discussione. E trascinando dentro anche la questione del Lazio.

Una situazione nella quale Matteo Salvini ha rivendicato il diritto di esprimere la candidatura del governatore in Lombardia: perché l’uscente Maroni è della Lega e quindi tocca alla Lega decidere. Un’ipotesi alla quale Silvio Berlusconi ha contrapposto un’altro scenario: “siete voi a combinare il casino, gli elettori vi punirebbero. Meglio allora un cambio radicale ed il candidato nella Lombardia lo esprimiamo noi“. Il nome è quello della coordinatrice regionale di Forza Italia Maria Stella Gelmini.

 

ROMA – MILANO SOLA ANDATA

Matteo Savini non ci sta a perdere la guida della Regione. Cala sul tavolo il nome di Attilio Fontana, ex sindaco di Varese, maroniano più che Salviniano, leghista più di governo che di protesta, che nel passato ha dato prova di equilibrio governando l’aula del Consiglio regionale della Lombardia.

Berlusconi gioca la briscola. Se si doveva ricandidare l’uscente, nessun problema. Ma se si deve scegliere un nuovo candidato allora anche la Lombardia rientra nel gioco ad incastri che la vede unita al Lazio ed al Friuli Venezia Giulia. Ed in Friuli andrà Massimiliano Fedriga: un leghista.

Il Lazio è questione di Forza Italia, gli accordi lo hanno stabilito dal primo momento.

Il risultato finale della tavolata a Villa San Martino è: se in Lombardia viene candidato Fontana allora nel Lazio il candidato lo esprime Forza Italia.

Invece se passa l’ipotesi di Maria Stella Gelmini governatrice della Lombardia, nel Lazio il candidato lo esprime Fratelli d’Italia.

 

GASPARRI O PIROZZI? RAMPELLI

La decisione è questione di ore. Prima ci sarà la conferenza stampa di mezzogiorno con la quale Bobo Maroni ufficializzerà la sua decisione. Poi scatteranno le diplomazie.

Il vice presidente del Senato Maurizio Gasparri è mobilitato da giorni. Sul suo nome c’è il veto di Antonio Tajani che però non ha portato al tavolo alcun nome alternativo: lo scouting avviato nel mondo degli imprenditori da alcuni mesi non ha prodotto risultati: la politica regionale non sembra attrarre molti.

La cessione della candidatura a Fratelli d’Italia risolverebbe ogni problema di equilibri interni a Forza Italia, lasciando il ‘controllo’ politico del Lazio a Tajani.

Il nome che è già in campo da settimane è quello del sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi. Sul quale però avrebbero fatto pollice verso tutti quanti. Perché? Non è uomo di squadra, ha creato tensioni compiendo la fuga in avanti e candidandosi da solo (in realtà sostenuto dai sovranisti Francesco Storace e Gianni Alemanno).

Ma il suo nome ha un buon appeal e attira voti: se resta in campo, toglie preferenze al centrodestra. Avvantaggiando Nicola Zingaretti.

La soluzione prospettata ieri è stata quella di schierare il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei Deputati, Fabio Rampelli. E di blindare Pirozzi nel collegio uninominale di Rieti che gli spalancherebbe le porte di Montecitorio.

 

GLI SCENARI

Se la candidatura in Lombardia è leghista, nel Lazio scende in campo Gasparri. Se a Milano si candida la Gelmini, nel Lazio entra in gioco Rampelli.

Prima mossa. Oggi alle ore 12. Milano, Pirellone: conferenza stampa del governatore Bobo Maroni.

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