Un caffè ed un succo al mirtillo per ricomporre il Circolo Pd

Il caffè lo hanno preso in centro, seduti ad un tavolino che dà sulla strada. E dove tutti potessero vederli. Il consigliere regionale Marino Fardelli non beve più caffè: si è fatto portare un succo di mirtillo. Il delegato all’Assemblea Nazionale Pd Salvatore Fontana invece ha chiamato un espresso, corto. Questa volta non è finita tra gli insulti, come tre settimane fa (leggi qui ‘«Buffone» «E tu prezzolato»’): hanno costruito un pezzo del dialogo per ricomporre il quadro del Pd a Cassino.

Il gruppo di Marino Fardelli e Giuseppe Golini Petrarcone con quello di Io Democratico e Salvatore Fontana fino ad un anno fa erano più o meno sulla stessa lunghezza d’onda. Al punto che avevano sostenuto insieme la rielezione a sindaco di Petrarcone, mancando il bersaglio per poche decine di voti. Contrapposti, insieme, all’altro grande gruppo Pd di Cassino capitanato da Francesco Mosillo (area De Angelis). Poi i rapporti si erano raffreddati: Fardelli condivide le posizioni provinciali del senatore Francesco Scalia e sta con i renziani; Fontana è convinto che il ko a Cassino sia stato determinato dai vertici provinciali di Frosinone e sta con Emiliano.

Ma ora c’è da ricostruire il Circolo, si deve uscire dal commissariamento. E si deve andare alle prossime elezioni. Quelle regionali previste per febbraio o marzo e poi le politiche di primavera inoltrata.

Marino Fardelli vuole ricucire per avere il controllo del fronte più ampio possibile in vista delle Regionali, dove sarà ricandidato. E dove non è ancora scongiurato il rischio d’avere di fronte un avversario interno, espressione proprio dell’ala Mosillo – De Angelis.

Ricomporre il Circolo, eleggere un segretario ed un presidente, unificare il gruppo in Comune: la road map è questa. Marino Fardelli vuole arrivarci da una posizione di forza: rinsaldando l’asse con Salvatore Fontana. E poi, insieme, avviare il dialogo con  Francesco Mosillo.

Durante il caffè, sono stati indicati gli sherpa che si occuperanno delle trattative. I nomi, per l’ala Fardelli, li farà Petrarcone.  Il luogo d’incontro sarà il Circolo Pd: la sede politica.

 

Prima dei saluti, davanti al bar è passata Sarah Grieco, il consigliere comunale dell’ala Mosillo. Che ha salutato e ribadito il suo invito a cena fatto la settimana scorsa, subito dopo avere incassato la conferma dell’elezione (leggi qui). Un invito al quale sia Fardelli che Fontana hanno detto no, per motivi diversi (leggi qui ‘Niente cena a casa di Sarah’). La realtà dei fatti è che nessuno vuole legittimare Sarah Grieco, consentirle di costruire un ruolo: soprattutto non vogliono spianarle la strada verso una candidatura (perdente) al Senato per poi poter rivendicare quella a sindaco di Cassino nel 2021.

Tra i motivi del no, c’era il fatto che di politica si deve parlare nelle sedi deputate. Replica oggi la consigliera «Vero, anzi verissimo .Ma e’anche vero che quando la politica finisce per cedere il passo solo a rancori e veleni personali forse, ma dico forse, sarebbe meglio “sdrammatizzare”e magari ripartire con una chiacchierata informale in sedi meno deputate di un quarto piano senza ascensore di un circolo abbandonato (e commissariato)».

Questione di punti di vista? «Forse solo pretesti per camuffare la mancanza di una reale volontà di rimettere in piedi i cocci e riconsegnare a Cassino un PD che oggi è ai minimi storici in termini di dignità, prima ancora che di capacità attrattiva».

C’è tempo fino a settembre per rincollare quei cocci. «Lo slittamento del congresso cittadino a settembre – chiesto da alcuni e da noi accordato nonostante la consapavolezza di avere i numeri – a che cosa doveva servire se non a stemperare i toni, a lasciare da parte le guerriglie a suon di voti e, soprattutto, ad evitare che gli sconfitti all’indomani del voto delegittimassero il neo segretario? Sono convinta che se si è dirigente di un Partito, ad ogni livello, si abbia il dovere di cercare il confronto e di lavorare non dico per la sua unita’ (illusoria visti i tempi) ma quantomeno per ricostruirlo in modo sano».

Un ultimo pensiero lo rivolge a Marino Fardelli che aveva declinato l’invito a cena perché a dieta. «E se qualcuno è a dieta dicesse come e quando intende riallacciare questo dialogo preparatorio ad un congresso vero, sano, che sappia parlare alla città con le sue criticità e i suoi problemi. Siamo pronti. Chiedo solo di rimettere al centro la politica e la città. A cena o non cena.E aspetto pazientemente».

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