La pace nel Pd Nuovo di Cassino: Fionda Segretario, Pontone presidente

Cassino verso il Pd Nuovo di Zingaretti e Fantini. Verso un Congresso unitario. Si terrà entro settembre. Poi il dialogo con i Fardelli e Sarah Grieco. Intanto le forze politiche cittadine si schierano per il Referendum. Ed arrivano No autorevoli

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Romeo Fionda segretario, Pierluigi Pontone presidente. L’accordo è stato trovato nei giorni scorsi. In questo modo anche il circolo del Pd di Cassino celebrerà un Congresso unitario sulla scia di quanto è avvenuto per la Federazione Provinciale che nelle scorse settimane ha eletto Luca Fantini, con un plebiscito raccolto anche nella città martire nell’assemblea al parco Baden Powell dello scorso 24 luglio. (Leggi qui Fantini porta bene a Salera. Rianimazione non chiuderà).

Pierluigi Pontone e Enzo Salera

Il giovane Pierluigi Pontone, forte del sostegno del presidente del Consiglio comunale Barbara Di Rollo e con il placet anche di Sarah Grieco puntava ad occupare la poltrona più operativa: quella da Segretario che nel Pd di Cassino è vacante da oltre un anno. È vuota da quando Marino Fardelli nel marzo del 2019 ha rassegnato le dimissioni da segretario sbattendo la porta. Lo fece non accettando la decisione del Segretario Regionale Bruno Astorre che impose il rispetto dello Statuto e la celebrazione delle primarie per individuare il candidato sindaco del centrosinistra alle comunali del 2019.

Le primarie, e poi le elezioni – ormai è storia – sono state vinte da Enzo Salera che oggi, di fatto, insieme a Barbara Di Rollo, dà le carte nel Pd di Cassino. Le loro mosse saranno determinanti per individuare il nuovo Segretario anche perché la minoranza interna capeggiata dalla delegata all’assemblea nazionale Maria Palumbo è certamente chiassosa – tant’è che lo scorso mese di luglio la chat del partito è implosa – ma assolutamente poco incisiva in termini numerici. (Leggi qui Il nodo sanità ‘risorge’ sui social, ma ormai per Salera è tempo di accogliere Fantini).

Romeo Fionda (attuale commissario del Partito) e Pierluigi Pontone sono entrambi legati all’amministrazione comunale e la partita è solo ed esclusivamente tra loro due.

Il congresso a settembre

LUCA FANTINI

Il congresso, emergenza Covid permettendo, dovrebbe svolgersi tra qualche settimana: non oltre il mese di settembre.

La via unitaria tiene conto di un cambiamento nella sostanza del Pd avvenuto nel corso di queste ultime settimane. C’è una nuova linea provinciale, interpretata da Luca Fantini che è in collegamento diretto con Nicola Zingaretti. La prima delle regole non scritte dal nuovo Segretario è: niente spaccature, meno conte possibile, dialogo e unità per un Partito Nuovo.

A Cassino c’è voluto poco per individuare la via unitaria per il congresso cittadino. Si punta cioè sull’esperienza, gratificando in tal modo anche il lavoro svolto in questo delicato periodo da Romeo Fionda, che dovrebbe quindi essere l’unico candidato alla segreteria. Mentre Pierluigi Pontone lo affiancherà alla presidenza. Salvo colpi di scena dell’ultim’ora il congresso dovrebbe quindi essere un semplice formalità.

Unità è dialogo con Fardelli e Grieco

AL CENTRO: SARAH GRIECO E SARA BATTISTI

Toccherà poi a Romeo Fionda raccogliere l’appello di Sara Battisti: il consigliere regionale nel corso dell’assemblea Cassino lo scorso 24 luglio ha infatti auspicato che il Circolo ritrovi l’unità.

Significa cioè riallacciare i rapporti con due importanti componenti. La prima: quella dei fratelli Luca e Marino Fardelli. Luca è consigliere comunale eletto in una civica che era schierata contro Enzo Salera e per questo non gli è stata rinnovata la tessera Pd; Marino era consigliere regionale e Segretario cittadino, aveva manovrato per arrivare alla sua candidatura a sindaco, Bruno Astorre ha impiegato 5 minuti a smontargliela. (leggi qui Pd in crisi epilettica: dimissioni, anzi ritiro, anzi no. Astorre: Primarie e basta giochi).

La seconda area con la quale riallacciare in fretta il dialogo è quella di Sarah Grieco. Aveva partecipato alle Primarie, legittimando ancora di più la candidatura di Enzo Salera. Ma poi non si è candidata al Consiglio Comunale, venendo meno all’impegno politico preso. Il che ha raffreddato i rapporti.

Sara Battisti ha fatto notare con garbo che sono comunque delle risorse per il Partito, al quale portano il loro contributo. In questo lavoro di ricucitura sarà quindi importante anche la figura del giovane Pontone che è vicino a Sarah Grieco. Sarà importante la figura di Fionda per il rispetto dello Statuto, del quale finora è stato severo interprete.

Il Referendum

IL POST DI DANILO GROSSI

Ma i veri grattacapi per il Pd, più che dal Congresso, vengono da un altro importante appuntamento elettorale in programma a settembre: il referendum sul taglio dei parlamentari. Perchè quella riforma è stata votata alla nascita del Conte due anche grazie ai voti del Pd: faceva parte del programma di governo, dopo che i Dem avevano votato tre volte “No” durante il governo Conte uno.

Il segretario Nicola Zingaretti ha spiegato che serve approvare una riforma elettorale prima del taglio dei parlamentari ma i tempi sono abbastanza stretti e appare evidente che non c’è modo di intervenire in tal senso prima del referendum. Anche per questo motivo, il fronte del “No” tra i democratici cresce sempre di più. Anche a Cassino, comune governato dal Pd.

Il sindaco Enzo Salera non si è ancora espresso chiaramente. Non lo ha fatto neanche il presidente del Consiglio Barbara Di Rollo. E nemmeno i due prossimi dirigenti Fionda e Pontone. Ma un post dal sen fuggito del delegato alla comunicazione, ovvero l’assessore Danilo Grossi che è molto legato al sindaco, lascia intendere che l’amministrazione non si impegnerà affatto nella campagna per il “Sì”. Tutt’altro.

«Il 20 e 21 settembre ci sarà il Referendum sul taglio dei parlamentari. Dopo essere stati costretti ad approvarlo, molti nel PD ci stanno, giustamente, ripensando. Ma io un’idea ce l’avrei. Perché il PD – stuzzica Grossi – non propone Matteo Renzi come capo della campagna per il SI? Ha dimostrato ampiamente come perdere un Referendum già vinto. Perché non provare di nuovo? D’altronde, basta un sì».

Il No del professore

Contro la riforma è schierata a Cassino anche la sinistra, rappresentata in Consiglio comunale da Paolo Iovine di Articolo Uno. Quasi nessun consigliere comunale del folto gruppo del Pd e della lista “Salera sindaco” è attualmente schierato per il “Sì” al referendum. Con il paradosso, quindi, di ritrovarsi uniti con i ferrei nemici dell’opposizione consiliare: propensi per il “No” si dicono infatti il renziano Salvatore Fontana (che votò No anche al referendum costituzionale del 2016) e il leghista Franco Evangelista.

IL PROFESSOR MARCO PLUTINO

E da Cassino, a favore del No, si leva una voce ancora più autorevole. Il professore di Diritto Costituzionale dell’Unicas Marco Plutino, aderente al comitato dei “Democratici per il No”. Intervistato da Repubblica ha parlato di una riforma dannosa, oltre che inutile.

Per quale motivo? «Se vincessero i Sì – spiega – avremmo una riduzione dei parlamentari pari a un terzo dell’attuale numero dei componenti. Come è noto, il nostro Parlamento funziona attraverso lo strumento delle commissioni. Il taglio di senatori e deputati comporterebbe una serie di difficoltà, soprattutto per i piccoli e medi Partiti. Uno stesso parlamentare sarebbe costretto a seguire più commissioni, con il rischio che non partecipi a molte sedute. Sarebbe il caos. L’alternativa sarebbe arrivare ad un accorpamento delle commissioni. Ma perchè? Per soddisfare un capriccio dei 5Stelle?». (Leggi qui la posizione di Alessioporcu.it: Il coraggio di dire No a questo referendum).