Cassino ‘mangiata’ da Fondi: la rivolta che serra i ranghi

Cassino senza più parlamentari in futuro: la lotta contro la soppressione del collegio elettorale mette d'accordo Bevilacqua ed Evangelista e spinge Daniele Longo a chiedere un'assise. Ma Enzo Salera batte la pista dei problemi locali e liquida: "Ci dovevate pensare prima".

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

I consiglieri comunali di Cassino si mobilitano. Iniziano a rendersi conto che nessuno di loro potrà mai diventare Deputato o Senatore. Né loro né altri cittadini del cassinate. Impossibile se diventerà definitiva la bozza che ridisegna i collegi elettorali sulla base del Referendum dello scorso 20 settembre che ha tagliato circa 350 parlamentari. La bozza con i nuovi collegi vede il Cassinate accorpato a Terracina, Fondi e Gaeta. (Leggi qui Cassino senza difensori, ora è davvero tornata Martire).

La provincia di Latina all’interno del collegio “pesa” per quasi il 70%, impossibile eleggere un parlamentare se si può pesare al massimo il 30%. (Leggi qui Dieci parlamentari se va bene e da dividere in due).

Longo mobilita tutti

Daniele Longo

Numeri che sono sufficienti per dire che a Cassino servirebbe solo un miracolo affinchè venga eletto un deputato del territorio nel prossimo parlamento. E quindi, ora, a sollecitare un Consiglio comunale straordinario sul tema è un consigliere comunale di maggioranza. E’ Daniele Longo del Pd.

Nella missiva al presidente del Consiglio Barbara Di Rollo sottolinea: «Al fine di evitare la catastrofe chiedo la convocazione urgente di un Consiglio comunale. Aperto e dedicato interamente all’argomento, alla presenza di tutte le forze politiche e degli esponenti di spicco sia locali che regionali. Nonché di tutti gli ex deputati e onorevoli del nostro territorio. Questo in modo tale da poter discutere della grave situazione e, attraverso un dibattito condiviso, individuare una repentina e immediata soluzione».

L’opposizione non rimane ferma

L’opposizione, però, non sta a guardare. Ed ecco che va in scena un’altra “strana” alleanza. Con tre notizie in una. La prima è che i consiglieri comunali della Lega Franco Evangelista e Michelina Bevilacqua riescono a firmare una mozione insieme. La seconda è che non si accodano al gruppo di Salvatore Fontana – consigliere che si dice interessato alla questione – bensì con la consigliera di Forza Italia Francesca Calvani. La terza è che a “benedire” la mozione è anche uno dei dirigenti dei Partiti del centrodestra.

Franco Evangelista e Michelina Bevilacqua

Rossella Chiusaroli di Forza Italia? Certo che no! Paola Carnevale della Lega? Neanche. Entra in scena il terzo partito della coalizione, Fratelli d’Italia. Ma con uno solo dei suoi esponenti: Gabriele Picano.

Angela Abbatecola non è stata avvertita neanche con una telefonata. La mozione porta insomma la firma di quella che potrebbe essere tranquillamente ribattezzata “coalizione D’Alessandro”. I tre consiglieri firmatari, così come il vice segretario provinciale di FdI, sono infatti uomini vicini all’ex sindaco Carlo Maria D’Alessandro. Che coglie l’occasione per mostrare i muscoli a Mario Abbruzzese: l’ex presidente del Consiglio Regionale del Lazio sconfitto un anno e mezzo fa nella corsa per diventare sindaco di Cassino; il centrodestra cittadino si è diviso tra chi sta con lui e chi vuole voltare pagina per fare a meno della sua presenza.

Maio Abbruzzese, sulla questione dei collegi elettorali si deve limitare a un post su facebook o accodarsi, in Consiglio, alle altre minoranze. Visto e considerato che non ha più il controllo del centrodestra.

Salera fra Roma e la Sala Restagno

Appare difficile che la città di Cassino abbia la forza di cambiare le carte in tavola sulla composizione dei Collegi. Difficile con queste guerre intestine tra Partiti e coalizioni e con i rapporti tesi che ci sono tra maggioranza e minoranza. «Anche perché bisognava pensarci prima, bocciando quella riforma con il Referendum», va ripetendo il sindaco Enzo Salera.

Enzo Salera. Foto © Alessia Mastropietro / Imagoeconomica

Il primo cittadino ieri è andato al Ministero dell’Interno a Roma. Ci è andato per chiedere che Cassino possa avere un maggior numero di assunzioni rispetto alle 23 previste, arrivando a quota 30. La commissione si è riunita oggi e nelle prossime 24-48 ore dovrebbe arrivare l’esito. Il sindaco già è pronto ad andare oltre. A chiedere di poter assumere altri vigili. Perché con i nuovi pensionamenti sono solo circa una decina gli agenti che rimarrebbero in servizio a partire dal 2021.

Lunedì prossimo si riunirà il Consiglio comunale che, tra le altre cose, è chiamato ad approvare le tariffe della Tari. Restano invariate rispetto allo scorso anno per le utenze domestiche. Mentre ci saranno agevolazioni per quelle non domestiche. Poi andrà in scena il duello sulla corsia ciclabile. Duello con l’opposizione che ha presentato una mozione per chiedere che venga annullato il tracciato e ristabilita la circolazione normale. (Leggi qui Politica narcisa, a Cassino governano solo le divisioni).

A dare battaglia sul punto sono soprattutto Fontana, Petrarcone e Mignanelli, che si sfilano invece dal dibattito dei nuovi collegi elettorali. Ognuno ha le sue priorità, del resto!