Cassino guarda alle elezioni. Leone fa il micio con gli ex nemici

Cassino guarda alle elezioni nei Comuni vicini. Sono importanti per i CdA delle collegate. Leone prova a rincollare i cocci del centrodestra. D'Alessandro non è d'accordo

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

L’autunno si annuncia caldissimo all’ombra dell’Abbazia, soprattutto dopo che calerà il sipario sulle elezioni amministrative. A Cassino si guarda con attenzione a ciò che accade a Sora ed Alatri. Ma i riflettori sono puntati anche sui comuni del Cassinate chiamati alle urne, soprattutto Roccasecca, Castrocielo e Terelle.

Cosa importa a Cassino? Quei Comuni fanno parte di consorzi ed enti nei quali il cambio di colore in un’amministrazione può imporre l’immediata adozione di contromosse per mantenere o modificare gli equilibri all’interno dei Consigli d’Amministrazione. Non solo: il sindaco Enzo Salera è con il pallottoliere in mano per capire i nuovi equilibri che potrebbero determinarsi nel palazzo della Provincia. Tra due anni potrebbe essere lui l’uomo che punta a prendere la fascia azzurra oggi sulle spalle del presidente Antonio Pompeo.

Leone da Terelle a Cassino

Benedetto Leone

Sorvegliato speciale è Terelle. Intanto perchè dal piccolo comune montano c’è l’ufficialità che Benedetto Leone resterà in Consiglio comunale a Cassino fino al 2024. È ormai chiaro che intende costruire la sua candidatura a sindaco per il centrodestra alle prossime elezioni nella città martire. Ha infatti rinunciato a candidarsi nel suo paese natale dove il padre, Vincenzo, è stato a lungo sindaco negli anni scorsi. (Leggi qui Addio Vincenzo Leone, il politico che reggeva le architravi).

Leone si sta muovendo per ricostruire il centrodestra unito a Cassino. Gli altri Consiglieri Comunali gli hanno già fatto sapere che non sono interessati a progetti portati avanti da lui. Glielo hanno detto con chiarezza in Aula durante il Consiglio. (Leggi qui Ruggirai un altro giorno, Leone).

La mossa successiva è stata allora riannodare i fili del dialogo con il livello politico che si muove all’esterno del Consiglio. Benedetto Leone ha bussato alla porta dell’ex capogruppo di Forza Italia Rossella Chiusaroli, leader della corrente dei dissidenti che nel 2019 ha staccato anzitempo la spina al governo di Centrodestra guidato da Carlo Maria D’Alessandro. Hanno già avuto più di qualche incontro. L’ex capogruppo ha rivendicato alcune delle scelte fatte pur ammettendo alcuni errori.

Ferite ancora aperte

Rossella Chiusaroli

I fatti dicono che quella sfiducia è stata politicamente inutile. Perché i due interlocutori si sono detti che “bisogna sedersi ai tavoli anche con chi non ci piace, perché solo in questo modo si risolvono i problemi”. Il problema è che oggi sono gli altri ad avere qualche riserva a sedersi con loro: per gli stessi motivi detti a voce alta in Consiglio comunale a Leone.

Ad esempio: l’ex sindaco Carlo Maria D’Alessandro ha assicurato che non siederà mai al tavolo con chi ha staccato la spina al suo Governo, condannando il centrodestra all’opposizione per almeno dieci anni, cancellando un’intera generazione di amministratori.

L’attuale commissario dell’area Sud di Forza Italia prova a raffreddare la tensione. “Certo che dialogo con Benedetto Leone, il Centrodestra a Cassino è uno e uno soltanto”. Poi aggiunge: “Io sono per l’unità del Centrodestra, ci sono delle regole da rispettare, soprattutto per i politici”. Quindi il segnale all’ex sindaco e al cosiddetto nuovo Centrodestra: “Alla gente non interessa nulla dei personalismi, le difficoltà vanno superate con la Politica, sedendosi intorno ad un tavolo, nelle sezioni di Partito, non solamente sui social. I nostri padri costituenti, pur provenienti da culture opposte e diverse hanno scritto la Costituzione, non vedo perchè, seduti a ragionare intorno ad un tavolo, non si possano sanare le divergenze che possono esserci nella coalizione”.

Ponti sui fossati

Rossella Chiusaroli e Mario Abbruzzese

Rossella Chiusaroli prova dunque a lanciare ponti laddove finora erano stati scavati fossati: già l’estate scorsa aveva riallacciato i rapporti con Mario Abbruzzese padre putativo dell’amministrazione D’Alessandro. Altrettanto aveva fatto con la portavoce domunale di Fratelli d’Italia Angela Abbatecola. Ora dialoga con Benedetto Leone e intende dare un supporto nel rimettere in piedi la coalizione in vista degli appuntamenti elettorali: provinciali, regionali, politiche e, dulcis in fundo, le comunali del 2024.

Ma deve fare i conti con il “nuovo Centrodestra” che fa riferimento a Carlo Maria D’Alessandro e che vede in Franco Evangelista il consigliere comunale di punta. Consigliere che, da poche ore, è diventato nonno per la prima volta: questa mattina all’ospedale Fatebenefratelli di Roma è nato il nipotino Edoardo. I migliori auguri al consigliere comunale e ai genitori del piccolo Edoardo: Massimiliano D’Amico e Rita Evangelista.

Il tempo dei giusti festeggiamenti, poi il consigliere sarà pronto a tornare in campo e a dare battaglia. Al sindaco Salera, ma anche, forse soprattutto, all’altro Centrodestra.