L’ex sindaco Michele Marini non farà mai campagna elettorale per Fabrizio Cristofari e mai raggiungerà degli accordi con i Socialisti di Gianfranco Schietroma. Piuttosto si candiderà lui a sindaco oppure lancerà qualcuno dei suoi fedelissimi.
Gianfranco Schietroma non parteciperà in nessun caso alle primarie del Partito Democratico e non si sogna neppure di poter sostenere Norberto Venturi o Angelo Pizzutelli, possibili candidato a sindaco del Pd dopo aver militato nel Psi per anni.
Domenico Marzi, sindaco storico del centrosinistra frusinate, non è affatto entusiasta delle strategie e delle scelte che si profilano all’orizzonte.
Mauro Vicano sarebbe indubbiamente un candidato sindaco forte, in grado di unire la coalizione. Ma perché dovrebbe lasciare la presidenza della Saf, un ente forte e florido per tentare l’avventura politica a Frosinone?
Fabrizio Cristofari, presidente dell’ordine dei medici, è un altro candidato forte, tanto che potrebbe anche non curarsi dei veti di Marini. Pure lui però dovrebbe imbarcarsi in un’impresa complicata.
Mesi fa circolava l’ipotesi di puntare sulla senatrice Maria Spilabotte: Francesco De Angelis e Francesco Scalia l’appoggerebbero non fosse altro perché in questo modo si toglierebbe dalla corsa al Parlamento. Con Gianfranco Schietroma ha ottimi rapporti. Il fattore donna avrebbe un suo significato e potrebbe mettere tutti d’accordo. Il problema è che Maria Spilabotte vuole restare in Parlamento. Però proveranno fino all’ultimo a convincerla.
Dall’altra parte Nicola Ottaviani non ha ancora ufficializzato che si ricandiderà a sindaco. Lo farà dopo l’esito del referendum. Se ci saranno elezioni anticipate alla Camera, hai visto mai? Se non sarà lui, allora o Danilo Magliocchetti o Carlo Gagliardi. Con Riccardo Mastrangeli outsider. Ma sono gli outsider spesso a vincere la partita.
Però Frosinone è una “piazza” strana, dominata dai colpi di scena sul filo del traguardo. Oggi i bookmakers scommettono su Ottaviani-Cristofari. Però la strada è lunghissima. La leggenda narra, però, che in privato e attenti a non essere ascoltati se non dal proprio specchio, Francesco Scalia e Mario Abbruzzese si siano spinti in una profezia univoca: “Dopo quello che succederà a Frosinone, le comunali di Cassino sembreranno una marcia ordinata da Accademia militare”.
