Opposizione divisa, leader cercasi. Mario è fuori moda

La galassia anarchica del centro destra cassinate. Con Picano che viaggia in parallelo ad Abbatecola ma fa piani green con Evangelista. Con la Lega ammaliata dai renziani. E con Abbruzzese sempre più fuori quota come leader.

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Uniti ma divisi. Divisi, soprattutto. Questo è quanto emerge dall’ultimo comunicato diramato da alcuni esponenti dell’opposizione di centrodestra. Come anticipato da Alessioporcu.it, Fratelli d’Italia è in cerca di un rappresentante all’interno del Consiglio comunale di Cassino per far sentire la propria voce. E si rafforzano le quotazioni di Franco Evangelista.

Il vice segretario provinciale di FdI Gabriele Picano ha scelto infatti il capogruppo del Carroccio per chiedere al sindaco Enzo Salera di: «Farsi promotore dell’istituzione di una consulta intercomunale con i sindaci dei comuni di San Vittore del Lazio e Cervaro. Più Rocca D’Evandro della provincia di Caserta. Questo al fine di monitorare quanto sta accadendo e accadrà intorno al termovalorizzatore. Di percepire tutte le proposte degne di accoglimento, che vengano dalle associazioni del territorio. Di monitorare e verificare il corretto comportamento dei rappresentanti delle istituzioni regionali».

A primo impatto sembra un’unità ritrovata, quella del centrodestra. Ma in realtà è una ulteriore divisione all’interno anche degli stessi partiti.

Picano e il grimaldello green

Gabriele Picano

Picano, da parte sua, pone l’accento sull’unità di tutte le forze del centrodestra.

Spiega che in qualità di vicepresidente provinciale di Fratelli D’Italia si è incontrato con il consigliere comunale della Lega Francesco Evangelista. Incontro ufficiale quindi. E politico, non amministrativo.

Un incontro fatto d’intesa con Carmine Di Mambro del movimento civico “Liberi e Forti“: il primo dei non eletti dopo Mario Abbruzzese, al quale era stato promesso che l’ex leader di Forza Italia si sarebbe dimesso per lasciargli spazio in Aula.

Con Carmine Di Mambro, Gabriele Picano intende approntare un ordine del giorno  per il prossimo consiglio comunale di Cassino. Sostenendo che «È necessario uno scatto d’orgoglio da parte delle istituzioni sulle tematiche ambientali che attanagliano la provincia di Frosinone. E non c’è alcun colore politico che tenga di fronte a tale scempio».

Prime donne avanti, donne indietro

Gabriele Picano e Franco Evangelista

Ma a mettere in evidenza le divisioni, suo malgrado, è proprio Picano. Lo fa anzitutto postando sui social la foto con Franco Evangelista. E quella foto parla da sola: mancano le donne.

Non c’è la portavoce di FdI Angela Abbatecola e non c’è l’altra consigliera della Lega Michelina Bevilacqua. Che, stando ai social, entrambe sembrano non “condividere” quella foto, in tutti i sensi. E se è vero che il maggior disprezzo è la noncuranza, non lasciano sulla bacheca di Picano neanche un like.

Al netto della narrazione social, tale iniziativa dà un’altra conferma. FdI non riconosce più Mario Abbruzzese come leader del centrodestra. Dovrebbe essere lui, candidato sindaco della coalizione, il consigliere a portare avanti le istanze delle forze non rappresentate in assise. Invece viene completamente ignorato. E non è affatto una casualità.

Il senatore Ruspandini nell’ultima conferenza che ha tenuto a Cassino ha detto esplicitamente che Abbruzzese rappresenta ormai il passato. E il capogruppo della Lega Franco Evangelista durante questo primo anno di amministrazione Salera è stato molto più severo con l’ex presidente del Consiglio regionale che con il sindaco.

Abbruzzese e la Lega

Anche perchè Evangelista non gradisce il feeling che Abbruzzese ha con l’altra consigliera della Lega Michelina Bevilacqua. I rapporti personali sono insomma ormai logori. Appare perciò difficile in questa situazione ricostruire una coalizione credibile e forte.

Non può farlo Fratelli d’Italia dove i due rappresentanti del territorio Picano e Abbatecola fanno sempre più fatica a convivere e infatti marciano separati. Non può avere credibilità il gruppo consiliare della Lega visto e considerato che Michelina Bevilacqua ha firmato più interrogazioni con Italia Viva che non con il suo compagno di partito.

Né ha chances Liberi e Forti visto e considerato che Mario Abbruzzese si tiene lo scranno che andrebbe a Carmine Di Mambro. Da giugno dell’anno scorso aveva promesso di dimettersi per fargli largo ma ha puntualmente disatteso la promessa.

Il centrodestra è in ogni caso in cerca di un nuovo leader, ma soprattutto di unità. Una unità che passa inevitabilmente anche per Forza Italia. Un Partito che con Rossella Chiusaroli e Francesca Calvani, mentre parte della Lega e di FdI fa battaglie sull’ambiente, si concentra invece sulla Sanità. Ognuno, insomma, fa le proprie battaglie. Senza una regia. Senza alcuna strategia condivisa. Senza la benché minima visione non a lungo termine, ma neanche a breve-medio termine.

La santabarbara rosa

Angela Abbatecola (FdI)

C’è un punto di forza, però, nell’attuale coalizione di centrodestra, che non è affatto scontato. Da Abbatecola a Chiusaroli passando per Calvani e Bevilacqua ci sono tante quote rosa in prima linea. E, Giorgia Meloni in ascesa nei sondaggi docet, la vera rivoluzione potrebbe essere proprio quella di affidare la leadership ad una donna.

Ma la leaderhip va conquistata sul campo. E ancor prima di accantonare Abbruzzese – operazione tutt’altro che facile e scontata – il centrodestra cassinate dovrebbe anzitutto ritrovare unità.

Non è certamente la strada giusta quella percorsa in questo primo anno di opposizione dove ognuno ha cercato di fare la prima donna. Questo perché il ruolo di gregario sembra andare stretto un po’ a tutti. Eppure le elezioni non si vincono con i like su facebook.

Ne sa qualcosa il già vicesindaco Benedetto Leone, che sulla piazza virtuale non ha quasi mai sbagliato un colpo. Twittatore seriale con post a suon di like. Salvo, poi, raccogliere meno consensi nella cabina elettorale. Da ormai un anno è praticamente scomparso dai radar. Lui la lezione sembra averla capita, i suoi colleghi non affatto. O almeno: non ancora!