Più di tanto non si può sui parcheggi: il Comune scopre di avere le spalle al muro

Foto © Roberto Vettese / AG IchnusaPapers

Il Comune di Cassino scopre di avere le spalle al muro. Il contratto con l'azienda dei parcheggi è blindato. Allora perché il sindaco ha tenuto il quarto confronto? Per una strategia ben precisa. Dalla quale ha ottenuto il massimo possibile. E ora...

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Di più non si poteva ottenere. È questo il vero problema. Emerso in tutta la sua dimensione durante l’incontro avvenuto questa mattina in municipio a Cassino: da un lato il sindaco Enzo Salera e dall’altra la Publiparking, società che ha rilevato da poco la gestione dei parcheggi a pagamento in città.

Parchimetri

La verità, per quel che riguarda il nuovo servizio dei parcheggi a pagamento è difatti una sola: l’amministrazione può fare nulla. La società che si è aggiudicato il bando che era stato predisposto dall’ex sindaco Carlo Maria D’Alessandro, non appena ha sentito odore di lamentele è stata infatti subito chiara con Enzo Salera. Lo ha fatto quando il sindaco ha convocato la Publiparking la prima volta lo scorso 16 gennaio dopo solo tre giorni dall’attivazione dei parcometri: intendeva trovare una mediazione sugli stalli dei disabili, anche loro costretti a pagare la sosta. Chiara e diretta: non vi piace questo servizio? Non c’è problema. Pagate la penale e interrompiamo il contratto.

Si possono fare dei piccoli aggiustamenti, ma l’impianto del bando è intoccabile. L’amministrazione comunale è dunque con le spalle al muro. Per questo il primo cittadino uscito dalla riunione di quel 16 gennaio ha tirato fuori il “caso” dei furbetti del tesserino. Cioè di coloro che usavano il permesso per disabili: ben 2170 persone. Sulle quali ha annunciato una stretta, cpn una serie di verifiche.

In realtà è stata una semplice arma di distrazione di massa: in venti giorni non è stato difatti alcun controllo sui presunti irregolari. O almeno: nessuna comunicazione è avvenuta da piazza De Gasperi su quanti “furbetti” del tesserino insistono nel territorio comunale. E il sindaco ai suoi fedelissimi ha poi dettato la linea: “Non dobbiamo fare come D’Alessandro, non ci facciamo condizionare dalle polemiche sui social. Andiamo avanti come un treno che tanto prima o tardi questa polemica finirà“. 

Il massimo possibile

Il sindaco Enzo Salera durante l’incontro con la Publiparking

Nel frattempo ancora questa mattina ha incontrato la società. Sottoponendogli alcune proposte fatte dai commercianti per abbassare le tariffe ed eliminare la doppia zona. Cioè le due tariffe, Zona A e Zona B: chi ha l’abbonamento come residente in zona A non può usare il permesso di parcheggio nelle strisce blu che sono in zona B. Prima invece chi aveva il permesso o l’abbonamento poteva parcheggiare dovunque in città.

Carta straccia, per la Publiparking. L’unica carta che conta è quella del capitolato di appalto dove sono previste le regole oggi in vigore che non piacciono ai commercianti.

L’unica concessione che il sindaco è riuscito ad ottenere riguardano gli studenti universitari fuori sede residenti a Cassino e i titolari delle attività commerciali o studi professionali: potranno usufruire dell’abbonamento in centro senza dover pagare il ticket perchè non residenti in zona B. Ottenere di più era impossibile: significava smontare l’impianto del bando.

Salera sapeva benissimo che questo sarebbe stato l’esito. E che era impossibile eliminare la doppia zona come chiedono i commercianti e molti cittadini.

Addomestica il pitbull

Enzo Salera, sindaco di Cassino

Perché allora ha fatto lo stesso l’incontro? I modi, spicci e pragmatici, di Enzo Salera sono l’opposto di quelli lenti e curiali ai quali i Cassinati sono stati abituati da generazioni di governi democristiani. E qualcuno inizia a rimproverare al sindaco una scarsa empatia.

Nel suo staff c’è stato chi lo ha preso con le buone e gli ha detto: Enzo, devi far capire che sei disponibile al confronto, anche se sai che non puoi ottenere niente devi far vedere che ci hai provato. Devi addomesticare il pitbull che è in te.

Detto e fatto. Al termine dell’incontro con la società dei parcheggi il suo commento è stato “Visto? Che vi avevo detto?“. Nella sua squadra gli hanno risposto: bravissimo, adesso nessuno potrà rimproverarti di non essere aperto alle istanze che vengono dal basso: è il quarto incontro che fai con la società. Sottinteso: per le lamentele, adesso, citofonate a D’Alessandro. L’amministrazione Salera ci ha messo una pezza, ma è impossibile coprire tutto il buco

Via la centralina

L’unico osso in grado di tenere tranquillo il pitbull che si agita dentro Enzo Salera sono i risultati. Il primo cittadino ha iniziato a concentrarsi su altro:  mercoledì è stato ricevuto al ministero dell’Ambiente a Roma per decidere dove spostare la centralina dell’Arpa Lazio che misura le polveri sottili.

È stata trovata una nuova ubicazione per lasciar posto, in Largo Dante, al monumento al generale Anders. E dove verrà spostata la centralina? Il posto sarebbe stato già individuato, ma è una corsa contro il tempo. E così il primo cittadino lo tiene top secret onde evitare di scatenare sui social anche l’ira degli ambientalisti. “Ormai facebook è uno sfogatoio, un posto dove fare lamentele” dice il sindaco.

Quindi la nuova location verrà svelata solo all’ultimo momento utile, onde evitare che qualcuno si metta di traverso rallentando lo spostamento e, di conseguenza, la realizzazione della statua al generale Anders. Un’opera che servirà ad incrementare il turismo in città. 

Il sindaco, l’abate, la funivia

Enzo Salera e Donato Ogliari

E a proposito di turismo continua a tener banco la funivia. Il sindaco ne ha parlato con l’abate di Montecassino dom Donato Ogliari la scorsa settimana quando lo ha accompagnato alla Facoltà di Scienze Umanistiche e Sociali dell’Università Vest “Vasile Goldis” di Arad, in Romania, per il conferimento della laurea honoris causa.

L’abate ha chiesto al sindaco come mai il progetto della funivia ha suscitato tanto clamore sulla stampa locale. Il primo cittadino se l’è cavata dando la colpa ai cronisti sempre in cerca di notizie e bisognosi di dover riempire gli spazi in pagina. Poi hanno parlato seriamente del progetto, approfittando del lungo viaggio: Dom Ogliari avrebbe confermato che l’unica perplessità dell’Abbazia è la chiusura della strada per Montecassino, garantito ciò l’amministrazione ha carta bianca. Ed è su questa carta bianca che si prova a disegnare il nuovo progetto

Così sono diventate più intense le riunioni con l’architetto Gennaro Fiorentino e i suoi più stretti collaboratori per mandare in porto entro il 2021: il progetto della funivia, la rigenerazione urbana e il piano urbano del traffico. “Rivoluzioneremo questa città“, dice ai suoi.

La scelta tattica

Quella di Enzo salera è una ben precisa scelta tattica. Non solo amministrativa ma soprattutto politica. I numeri per condizionare leprossime elezioni provinciali li ha tutti. Ora vuole la patente di buon amministratore: solo i risultati possono consegnargliela.

Enzo Salera con Nicola Zingaretti

È quell’autorevolezza che gli consentirebbe di governare da una posizione di vantaggio i prossimi confronti con la politica provinciale. E quelli interni: gode di un’ampia maggioranza, per paradosso non deve frenare le emorragie interne ma deve fermare le spinte che vengono da fuori per entrare in maggioranza. Dunque nessuno, ad oggi, si sogna di mettere in discussione le sue scelte.

L’unico rischio, al momento, è quello che prima o dopo affligge tutti i potenti: il “cerchio magico” che si è stretto attorno al sindaco e che viene interpretato come un filtro. E non tutti sanno, e vogliono starci. Colpa sempre di un cinquantennio di governi democristiani.