Un nuovo assessore e due scenate di gelosia (di M. Molisani)

In mattinata la tumultuosa presentazione del neo assessore al Bilancio. Stoppata per l'arrivo de Le Iene. Poi l'annuncio. Con conseguente porta in facci alla Lega. Che rinfaccia al sindaco tutti i suoi tradimenti (politici). Neri anche nel gruppo di Forza Italia. Che fino a tardi non ha fatto gli auguri al neo assessore.

Mario Molisani

L'ombra nei palazzi del potere

Leoni e gazzelle, orsi e pesci, serpenti e topi, crostacei e plancton. La natura ci ha diviso tutti in prede e predatori. Ma a Cassino anche i predatori sono diventate prede ed ecco quindi che, di prima mattina, “Le Iene” attaccano un Leone.

Può succedere, soprattutto quando i cosiddetti “re della foresta”, sono ai titoli di coda. Ma il nostro Leone non si sente né vecchio né stanco: è appena finita l’estate che l’ha visto raggiungere, seppure per pochi giorni, l’agognata fascia di vice sindaco. E allora: perché mai gli riservano il trattamento che invece meriterebbe chi è senza idee né progetti in attesa del lampo di genio che non arriva mai? Inesorabilmente.

 

L’assalto al Leone

Sono le 8.40 quando Carlo Magno…..forse il Panettone D’Alessandro e l’assessore Benedetto Social et poi Labora Leone vengono assaliti, durante il “pascolamento” mattutino prima dell’ingresso in municipio da due Iene.

Piazza De Gasperi non è diventata una savana e i “carnivori”, infatti, sono solo, si fa per dire, le inviate del programma televisivo che va in onda su Italia Uno. Al secolo Alice Martinelli e Giulia Mascaro.

Sono in città per il caso del bambino affetto da una grave disabilità che vive in un garage insieme ai genitori.

Rapiscono (Si fa per dire) il sindaco e il Leone e li portano nel luogo dove la famiglia vive. Una volta lì CMD’A ha promesso una soluzione immediata. Le Iene diffidano. Su Facebook dopo poco appare l’immagine paciosa e serena del sindaco che assicura una soluzione: un appartamento «Ma aiutateci a trovarlo, faccio un appello agli operatori del settore», un lavoretto per il papà.

Al vetriolo il primo commento: «Vi siete messi a disposizione subito per l’immigrato: perché aiutare un bambino di colore è più mediatico». E giù a ricordare le condizioni di chi vive nel quartiere La Malfa.

 

Il nuovo assessore

I programmi di Carlone erano altri. Aveva in mente di prendersi un bel caffè, andare nel suo ufficio, controllare la posta e poi apporre la firma sul documento che conferisce la delega assessorile al Bilancio.

Così i giornalisti avrebbero avuto la notizia quotidiana e la giornata avrebbe preso una bella piega.

E invece il caffè a CMD’A è andato di traverso oppure è diventato amaro. Fate voi. Il risultato tanto non cambia.

Carlo Magno forse il Panettone D’Alessandro alle 11.40, con un pò di ritardo rispetto alla tabella di marcia, ha nominato Aurora Chissà quanto duro Rijtano nuovo assessore al Bilancio del Comune di Cassino.

Commercialista, 52 anni ma soprattutto moglie dell’avvocato Vincenzo Baciamo le mani Marrone. Fedelissimo del redivivo commander in chief, Mario da grande voglio fare il tronista Abbruzzese.

 

Due gust si meglio che one

Con la nomina del nuovo assessore, Carlo Magno forse il Panettone D’Alessandro manda due messaggi politici.

Il primo è al coordinatore provinciale della Lega ed ex vice sindaco Carmelo celoduro Palombo. Al quale il sindaco dice che il tempo è scaduto, il Carroccio non è voluto rientrare nell’autoparco del Comune e ora i due posti in giunta lasciati a lungo da parte per loro, sono finiti.

Quello alla Sicurezza è stato assegnato nei giorni scorsi al civico ex maresciallo dei carabinieri Emanuele Piazza Pulita Dell’Omo (leggi qui L’assessore c’è e la Lega pure: ma viene sconfessata. Monticchio azzerato). Ora anche quello al Bilancio è stato coperto.

Il segnale è chiaro: la Lega non serve più. Al sindaco è sufficiente l’appoggio che potrebbe dargli il consigliere mezzo leghista Claudio Monticchio: mezzo perché sospeso dal Partito (leggi qui A Cassino una Lega a trazione sinistra: Di Muccio è il coordinatore). Ma in aula il suo voto vale tutto intero.

La sospensione dalla Lega potrebbe essere il motivo definitivo per spostare l’asse a favore dell’amministrazione.

 

C’è una sola firma

Un sospetto avvalorato dal Comunicato con cui in serata la Lega ribadisce la propria posizione.

Porta la firma del solo capogruppo (ormai di se stesso) Robertino solo di nome Marsella. Non quella del fu compagno d’armi ma non di merende Claudio nosense Monticchio.

Una nota nella quale la Lega ribadisce di essere nel  centrodestra. Ma non con il sindaco.

Come l’amante trascurata, la Lega scrive Carlone che non può cercarla «a convenienza». E gli elenca tutte le cose fatte senza coinvolgerla:

Quando il sindaco ha nominato il dirigente del settore Lavori Pubblici e Urbanistica la Lega non era di Centrodestra?

Quando ha scelto di sostenere alla guida del Consorzio dei Servizi Sociali il sindaco di Roccasecca, la Lega non era di centrodestra? 

E quando ha scelto solitariamente sul Cosilam la Lega non era di centrodestra?

Quando ha scelto solitariamente il voto alla SAF, la Lega non era di centrodestra?

 

Una scenata di gelosia in piena regola. Della quale Robertino attribuisce ogni responsabilità a Carlone, marito (politico) distratto e scostante: «oggi sappiamo dai Consiglieri di Forza Italia, con i quali il rapporto è ottimo,  che su molte scelte anche loro sono rimasti esclusi».  Insomma: ha fatto le corna a noi, le fai anche a loro, ma perché mai dovremmo tornare nello stesso letto?

Fedifrago (politicamente) e anche litigioso. Robertino solo di nome Marsella accusa il sindaci di usare

il litigio come arma di governo quotidiano, il litigio come arma di esclusione, il litigio come prova di forza.

Si è iniziato con Sebastianelli (lo storico consigliere di centrodestra messo ai margini della maggioranza nda), poi con Di Zazzo (l’assessore ex sindaco della città, messo fuori dalla giunta con il pretesto dell’autorizzazione ad un gazebo non concordata con il sindaco nda), poi con Di Giorgio, poi con Fabrizio, poi con Schimperna (l’assessore al quale è stata mostrata la porta dopo che aveva pilotato i conti verso il default controllato nda), a seguire con Fratelli d’Italia (messa fuori dalla maggioranza, preferendo l’assessore indicato dal consigliere Franchitto nda), poi con la Lega (qui ci vorrebbe una settimana per raccontare tutto nda), i dipendenti comunali sono in gran parte schierati contro, i sindacati, lo stesso l’informazione libera, arriverà anche il turno della segretaria comunale.

Gli unici“nemici” a pagamento saranno gli automobilisti indisciplinati di Cassino, per il resto tutti “nemici” gratuiti.

 

Insomma, tranne che accusarlo di russare la notte, gli hanno contestato di tutto. Matrimonio impossibile.

Con tanto di risposta del sindaco, in perfetta assonanza con il tema: “Sei tu che te ne vai, amore; non sono io a cacciarti dalla maggioranza”.

La dichiarazione ufficiale del sindaco è

“La Lega si sta riorganizzando, spetta a loro decidere cosa fare. Al momento non vogliono esprimere assessori in giunta. Ma sia chiaro: io non ho cacciato i salviniani dalla maggioranza, anzi”.

 

L’ira di Rossellissima

Tra gli infuriati con il sindaco c’è anche la capogruppo di Forza Italia. Alle ore 11.48 il suo smartphone ha trillato con il suono della notifica di un aggiornamento rilasciato da Alessioporcu.it.

Rossellissima Tacco 12 Chiusaroli era da poco salita sulla sua postazione di cammino e per poco non ha rischiato di cascare di sotto per la rabbia: nella notifica c’era scritto che era stata conferita ad Aurora Rijtano la delega al Bilancio.

La lady boccolosa ha avuto un sussulto, è ondeggiata pericolosamente sui tacchi, il viso è diventato paonazzo.

«Io gli avevo di aspettare a questo» grida Rossellissima al telefono con qualcuno dei collaboratori. È in preda ad uno dei suoi famigerati raptus. «Perché ha fatto la nomina. Perchè?». Chi è dall’altro capo del telefono non fornisce risposte i suoi perché. Comincia a domandarsi in quanta considerazione venga tenuto il suo ruolo politico.

Ma oltre a lei anche altri non hanno digerito la scelta. Ad esempio Gianluca Grattaevinci Tartaglia, Francesca Tulipano Nero Calvani. Insomma tre quarti di quello che è attualmente il gruppo di Forza Italia. Al punto che fino a tarda ora non risultava inviato alla stampa alcun messaggio di felicitazioni e buon lavoro al neo assessore al Bilancio da parte del Gruppo azzurro.

 

Come al solito danno tutti la colpa a Mario da grande voglio fare Il tronista Abbruzzese. Si dice infatti che la nomina della Rijtano sia buona oltre che per le doti professionali della consorte di Marrone, anche perché visto il legame indissolubile tra l’avvocato di origini sicula e M.A., la signora potrebbe essere facilmente sacrificabile alla luce di eventuali nuovi accordi e scenari politici. Insomma: se la Lega decidesse di riportare il Carroccio nell’autoparco comunale, la signora andrebbe via dall’ufficio senza fare troppi strepiti.

Sarebbe interessante capire lo stato d’animo di Vincenzo Baciamo le mani Marrone, fino a qualche tempo fa molto critico nei confronti della maggioranza. Nonostante la vicinanza politica. Ma sicuramente ora “sta tutt appost“.

 

L’assessore nei quartieri

Tutto questo accadeva mentre ferveva la conferenza stampa indetta da Benedetto Social et Poi Labora Leone per la presentazione del progetto “Assessorato nei quartieri”.

Quale occasione migliore quindi per l’ennesima carrambata? Nel bel mezzo della conferenza arriva infatti il neoassessore al Bilancio, facendo impazzire i cronisti per le foto di rito.

A sugellare il guazzabuglio giornaliero poi si è aggiunta la presentazione dei 7 nuovi vigili urbani che proprio oggi hanno preso servizio nel comando della Polizia Municipale.

Alla presenza di CMD’A, dell’assessore alla Sicurezza, Emanuele Piazza Pulita Dell’Omo e dell’immancabile Benedetto Social et poi Labora Leone, mentre in piazza De Gasperi le macchine trovavano posto una sopra l’altra, senza controllo, si scattavano foto ricordo e ci si scambiavano pacche sulle spalle.

Sono lontani i tempi in cui Mirko Comunicato Pronto Tong lottava con le unghie e con i denti per dare un ordine alle cose. Almeno sui comunicati stampa.