Cassino – Sel scopre di esistere. Il sindaco è nei guai

ALBERTO SIMONE per CIOCIARIA EDITORIALE OGGI

Prima Iannone, in punta di piedi. Poi in 48 ore Danilo Picano e Fausto Salera. Quindi lo strappo definitivo della Iannone sulla Tari. Della maggioranza ricomposta appena pochi mesi fa con l’ingresso dei Riformisti in giunta sono andate già perse tre pedine.

La conta della maggioranza si ferma dunque a 12 (sindaco compreso), mentre 11 sono quelli della minoranza (compresa la Iannone). Restano nel guado Fausto Salera e Danilo Picano, che nel consiglio di giovedì hanno cambiato casacca: il capogruppo dei “Democratici” si è dichiarato indipendente, ma in maggioranza, mentre Salera è emigrato dai Riformisti a Sel. I loro voti, sommati agli 11 dell’opposizione, potrebbero ribaltare la situazione in Consiglio. Sommati invece a quelli della maggioranza permetterebbero di raggiungere il numero legale e di avere la maggioranza necessaria (13 voti su 25) per approvare il bilancio di previsione che prossimamente approderà in Aula, altrimenti non si arriverà a fine mandato.

Ipotesi abbastanza remota al momento, visto che i due sembrano già essere le nuove stampelle del sindaco. Il segretario di Sel Procino si è complimentato con Salera per la sua scelta di abbandonare i Riformisti. Sembra che i due vendoliani, buttando un occhio alsito delComune sisiano accorti – toh! – che il gruppo di Sel era ancora presente. Grave, molto grave, che un partito non conosca la geografia dell’assise.

Ancor più grave se il benservito ai Riformisti è stato partorito in cattiva fede, visto che al momento della surroga le promesse erano state altre, e non quelle, come ha scandito ieri Procino «di valutare in autonomia le proprie scelte politiche». Questi sono vecchi espedienti della Dc della prima Repubblica,e nondi unpartito disinistra da sempre improntato alla lealtà e al bene comune.