E Carlo asfalta la via per raggiungere la fine del mandato (Conte della Selvotta)

I telegrammi del Conte della Selvotta sulla politica Cassinate. Il Pd nel panico per l'apertura di De Angelis a Ranaldi candidato sindaco. Il gelo tra i cerimonieri abbaziali Secondino e Leone. Il sindaco, alla fine, gabba tutti

Domenico Malatesta

Conte della Selvotta

LUNGA VITA A CMD’A

CMD’A, traduzione di Carlo Maria D’Alessandro, sindaco pro tempore di Cassino, di professione ingegnere, in due anni di difficile governo ha superato già diversi scogli politici.

Gli ultimi due nella giornata di venerdi scorso: prima in un’aula infuocata per l’acqua avvelenata dai comitati senza idee (leggi qui Ed il consiglio comunale su Acea fece un buco nell’acqua) e per i 35 ausiliari e poi per aver convinto i ribelli a deporre le armi. (leggi qui Franchitto rompe il fronte. E scoppia la pace nella maggioranza)

Dall’aula è uscito rinfrancato: “Da me che volete. Come sindaco ho applicato la legge. E Acea agisce secondo legge”.

E per l’applicazione della legge Galli nessun sindaco è colpevole. Non lo capiscono ancora i faziosi di centrodestra e né i faziosi di centrosinistra. Fuori luogo il delirio in Aula di alcuni cittadini digiuni della materia.

Perciò lunga vita a CMD’A. Che dopo questo risultato può asfaltare in tutta serenità la lunga strada che lo porterà alla conclusione del suo rachitico mandato. Le buche (politiche) nelle quali rischiava di spaccare cerchioni e semiassi non sono più un ostacolo. L’acqua ad Acea? Ho applicato la Legge Galli (Vabbè, lo potevi pure dire sul palco durante la campagna elettorale). I dissidenti che chiedevano collegialità? Sfamati (politicamente, s’intende, con un pugno di mosche).

Lunga vita.

 

I DUBBI DEL LEGHISTA PALOMBO

Alla festa della maratona di primavera CMD’A, seguito (a passo di forchetta e non di marcia) dal fido comunicatore Mirko Tong e dal consigliere per lo sport Carmine Di Mambro, è apparso ringiovanito e più snello per la cura ferrea dopo le tante cene elettorali. Soprattutto più risollevato.

I ribelli o presunti tali del suo governo alla fine si sono arresi. E’ bastato uno strillo urlante e tutti hanno chinato la testa. Che cosa hanno incassato: aria fritta, tanto che il coordinatore cittadino e consigliere comunale della Lega Claudio Monticchio afferma: “Gli incontri tra la Lega, le altre forze politiche della maggioranza e il Sindaco Carlo Maria D’Alessandro, sono stati molto fruttuosi. Perchè sono state gettate le basi per un nuovo percorso politico- amministrativo”.

In pratica? Niente. Solo belle parole ma a vincere è stato solo CMD’A, il quale avrà ancora vita lunga, fino al 2021 come sindaco.

Infatti all’assessore e vice sindaco Carmelo Palombo i dubbi sono rimasti: questo ci ha fregato un’altra volta.

 

I FRATELLI ITALIANI DELL’ASSESSORE

A spingere per un accordo e a far scendere dallo scomodo Aventino (antichi ricordi storici romani) i quattro ribelli è stato il fratello italiano Rosario Franchitto. (leggi qui Franchitto rompe il fronte. E scoppia la pace nella maggioranza). Tanto da far esultare il consulente tecnico-politico di Fdi Enrico Iemma che rivolto al Conte della Selvotta esclama:”Che le avevo detto: l’assessore Nora Noury rimarrà al suo posto per la durata del mandato. Gli accordi vanno rispettati.” Ipse dixit.

IL GELO FRA I CERIMONIERI ABBAZIALI

L’assessore Benedetto Leone giovedi sera non era seduto al tavolo della presidenza dell’Aula Di Biasio.

Pochi minuti e se ne è andato sui banchi della maggioranza dove sono seduti i bambini dell’asilo, ancora inesperti di pubblica amministrazione. Tanto che stanno zitti ed anche distratti. Nessuno alza il dito.

Il fuori posto dell’assessore lo ha notato l’antico cronista d’Aula Domenico Tortolano, il cui primo articolo pare sia datato in corrispondenza dell’arrivo di Benedetto da Norcia a Castrum Casini.

Secondo il tam tam sarebbe calato il gelo con il presidente dell’Aula Dino Secondino. Tanto che il cerimoniere abbaziale al secolo Benedetto Leone era scuro in volto per la collera mentre il pubblico inveiva contro il presidente per la conduzione dello spettacolo.

Leone era reduce da Vinitaly dove ha alzato spesso il gomito insieme al neo consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli per l’assaggio di vini e spumanti nazionali da importare anche per la sua Osteria del Santo Bevitore.

Fra i due cerimonieri abbaziali il gelo era calato anche durante la campagna elettorale per le vedute diverse ma poi era tutto rientrato.

PD NEL PANICO PER COLPA ANCORA DI DE ANGELIS

La notizia rilanciata in nottata da Alessioporcu.it “De Angelis lancia la candidatura di Ranaldi a sindaco di Cassino” ha gettato nel panico i vertici di Cassino del Pd che proprio ieri sera aveva fatto le prove di riunificazione fra Giuseppe Golini Petrarcone e Francesco Mosillo, entrambi sconfitti dalla banda di Mario Abbruzzese nel 2016.

Dal Pd osservano: ma come, l’altra volta ci aveva spaccati ed ora senza avvisarci, mentre ci stiamo rimettendo insieme, avanza ipotesi per Gianrico Ranaldi come futuro candidato.

Ma da qui al 2021 ci sarà tempo per nuove strategie elettorali.