Tavoli, tavolini, tavolate: lì dove non desta meraviglia il dialogo tra i Matteo

Stenta a decollare il dibattito politico post Covid-19 a Cassino. Tra tavolini all'aperto e tavoli su Grandi Opere, la sostanza è fatta di divisioni, grandi titoli, poca concretezza

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Nessuna meraviglia. Non a Cassino. Qui non ha generato stupore l’asse tra la Lega di Matteo Salvini e Italia Viva di Matteo Renzi che è venuto alla luce in maniera plastica nei giorni scorsi a Palazzo Madama prima e al Pirellone poi. Nella città martire la collaborazione tra renziani e salviniani è ormai una routine. (leggi qui I protagonisti del giorno. Top e Flop del 27 maggio 2020)

I due consiglieri di Italia Viva già da tempo hanno uno stretto legame con il Carroccio nella persona di Michelina Bevilacqua. Nella giornata di ieri, nelle stesse ore in cui il capogruppo della Lega Franco Evangelista diramava un comunicato per chiedere all’amministrazione comunale di attivarsi risolvendo in maniera definitiva le criticità nella zona di Cerro e Solfegna Cantoni alle prese con i continui miasmi, lei, Bevilacqua, ne firmava un altro, di comunicato, insieme a Italia Viva e al civico Mignanelli domandando al sindaco che fine abbia fatto il tavolo delle grandi opere. (leggi qui Dal tavolo delle Grandi Opere ai banchi del mercato: tanta fuffa a caccia di un like).

Il fatto che appartengano allo stesso Partito per loro è un optional.

I tavolini di Chiara

Riapertura dei ristoranti © Carlo Lannutti / Imagoeconomica

I quattro consiglieri, comunque, dimostrano di essere attenti lettori di Alessioporcu.it che già due giorni fa aveva sollevato la questione della scomparsa del Tavolo sulle Grandi Opere. Per intenderci: nell’agenda dei due Partiti erano diventati prioritari i tavoli del mercato trasferiti per le distanze anti contagio, il taglio delle piante, l’eliminazione di uno spartitraffico. Al punto da mettere in secondo ordine le grandi opere e la Tav: temi che loro stessi avevano chiesto di esaminare ma poi avevano accantonato nel breve volgere d’un titolo di giornale.

Ora anche loro sono tornati a parlare di grandi opere. Poi, già che c’erano, i quattro consiglieri hanno chiesto al sindaco anche se abbia provveduto ad attivarsi presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per chiedere la sospensione delle tasse alle attività commerciali. Perché poi il Governo debba sospendere le tasse per tutto il 2020 al comune di Cassino e non a Comuni del Nord Italia, per dire, che sono stati molto più colpiti dall’emergenza Covid questo non è ben chiaro. È ovvio che se ci sarà una misura del genere sarà estesa a tutto il Paese, non solo a Cassino.

L’intenzione è buona (alleviare le condizioni di lavoro per il Commercio schiacciato dalla crisi innescata dal Covid-19). Ma impugnarla ogni volta in maniera strumentale pur di dire qualcosa di diverso dall’Amministrazione rischia di rendere non credibile a strumentale pure il presupposto. Come nel caso dei tavolini all’aperto che i quattro chiedono vangano subito autorizzati.

A quel punto una giovane commerciante di uno storico locale di Cassino, Chiara Pittiglio, ha deciso di fare un pò di chiarezza. Ha evidenziato: “La proposta per i tavoli sui marciapiedi già c’è. È ben articolata, ampia e di grande interesse per l’intera cittadinanza. Ed è stata accolta. Mettetevi in ascolto e cerchiamo di andare avanti…“. Un modo elegante per spiegare che ora il commercio di tutto ha bisogno, tranne del rischio di strumentalizzazioni.

Senza meraviglia

Il consiglio comunale di Cassino in epoca Covid

Tornando al Tavolo delle Grandi Opere che dovrebbe avere al centro anche la stazione della Tav: i quattro consiglieri, nell’esprimere la loro meraviglia per tale ritardo, sollecitano il Sindaco a darsi da fare perché si concretizzi al più presto quanto deciso all’unanimità dalla massima assise cittadina.

Laconica la replica che arriva dal Comune. “Il sindaco Salera mentre si meraviglia di tale loro “meraviglia”, fa sapere che, come certamente i quattro consiglieri ben sapranno, l’argomento, così come da regolamento, dovrà essere riportato in consiglio comunale. Anzitutto individuare e quindi legittimare con il voto i tre consiglieri espressione della maggioranza e i due della minoranza che comporranno il Tavolo. Cosa che sarà fatta nel primo Consiglio Comunale utile“.

Gioco delle parti

Il municipio di Cassino

Questa la cronaca politica degli ultimi giorni. Che è solo schermaglia di retrovia, scaramuccia. Ora però, al netto del classico gioco delle parti, il punto politico è un altro: per quanto tempo l’opposizione e la stessa maggioranza potranno andare avanti divise al loro interno?

Per essere più chiari. Fino a quando la Lega di Cassino potrà permettersi il lusso di avere in Aula due consiglieri che assumono posizioni differenti, uno dei quali firma documenti con esponenti di Italia Viva e non con il suo capogruppo?

Fino a quando la dirigenza provinciale di Italia Viva continuerà a fare da foglia di fico fingendo di non sapere che in Aula il suo gruppo non è stato costituito?

Per quanto ancora il Partito Democratico manterrà la separazione in casa, maturata con la spaccatura tra due candidati alle scorse Comunali? Il procedimento politico a carico di Luca Fardelli a che punto è? Dovrà stare a Canossa in eterno o verrà ammesso in maggioranza? E con o senza perdono politico dell’ala Pd che ha vinto?

Un po’ di sostanza non guasta.