Il candidato può attendere: vertice per boicottare Lena. FdI ancora non firma

Vertice fino a mezzanotte allo Sporting Club di Cassino. Si studia un ampio fronte anti Lena. Presenti anche leghisti. Ancora non arriva la firma di FdI. Salera incontra Grieco e Maccaro. L'appello a Petrarcone.

Carlo Alberto Guderian

già corrispondente a Mosca e Berlino Est

L’assemblea dei congiurati si riunisce allo Sporting Club, alla periferia di Cassino nella zona San Bartolomeo. È lì che si sono dati appuntamento quelli che dicono no alla candidatura di Claudio Lena a sindaco per il centrodestra. Piuttosto sono disposti a dare vita ad un altro polo. Qualcuno anche a convergere sull’ex sindaco Peppino Petrarcone.

C’è mezza Lega. Ci sono i dissidenti sospesi da Forza Italia dopo che hanno fatto cadere Carlo Maria D’Alessandro, con la sola assenza di Dino Secondino ma giustificato. Ci sono i candidati illusi e poi bruciati dal Carroccio in queste settimane di folli trattative: l’indipendente ex vice presidente della Provincia Massimiliano Mignanelli è con la cugina dissidente Rossella Chiusaroli; il designato dall’Ugl Peppe Sebastianelli è con il cugino Gianni Valente. Ma c’è anche il coordinatore di Noi con l’Italia Antonio Valente, che il mese scorso era stato messo alla porta dagli alleati sostenendo che il suo Partito ormai si sia sciolto. Dall’area Pd arriva Salvatore Fontana, già componente dell’Assemblea nazionale Dem; con lui il consigliere uscente Alessandro D’Ambrosio.

Da destra arriva Maurizio Russo. E Gavino Gaias, il portavoce di Destra Nuova, già colonna delle campagne elettorali di Anna Teresa Formisano. C’è il civico Riccardo Chiusaroli. E poi Giorgio Valente, Claudio Trotta, Sergio Miele. A guardare bene c’è più Lega qui che ai tavoli con gli alleati. Intorno alle 22 arriva la coordinatrice di Fratelli d’Italia Angela Abbatecola, avvisata al telefono da non si capisce bene chi e che sta attenta a non pronunciare parola tranne il ‘Buonasera a tutti’ per obbligo di educazione. Alle 23:08 arriva anche Luca Fardelli: il conte Ciano del clan politico Fardelli. Non c’è Franco Evangelista: l’ex assessore alla Manutenzione non fa salti di gioia di fronte al nome di Lena e non lo ha nascosto.

È Tullio Di Zazzo ad avere avuto l’idea. È dal 2000 che aspetta questo momento per minare le alleanze e farle saltare. Sono invece tre anni che aspetta il momento per saldare il conto con Carlo Maria D’Alessandro, Mario Abbruzzese e tutto il centrodestra: lo misero fuori dalla giunta con la scusa di avere autorizzato l’installazione di un dehor senza avere avvertito prima il sindaco.

Il tema della sera: creare una coalizione ampia contro Claudio Lena. Che – dicono tutti – è un cavallo di Troia costruito da Mario Abbruzzese e piazzato con abilità dietro le file della Lega.

Chi deve guidare la coalizione? Si parte dai nomi già bruciati: Massimiliano Mignanelli, Peppe Sebastianelli. Qualcuno propone Fabio Marino, il candidato portato al tavolo del centrodestra da FdI : in odo da mettere in crisi Forza Italia. Oppure c’è un piano B. È quello che propone Salvatore Fontana: convergere tutti su Peppino Petrarcone.

In sala c’è chi fa notare il post appena pubblicato dall’ex segretario cittadino del Pd, Marino Fardelli: è una foto di qualche anno fa che lo ritrae accanto a Petrarcone; la didascalia mette in evidenza le tante cose realizzate insieme. Molti lo interpretano come l’annuncio del suo appoggio all’ex sindaco. Ormai Fardelli si è dimesso e nulla lo obbliga a stare sul candidato scelto dalle Primarie Dem.

La riunione finisce alle 23.40. Ci si aggiorna a brevissimo. Forse già a mercoledì mattina. Davanti ad un notaio: per fare il via all’alleanza.

Il candidato unitario non c’è

La certezza al momento è che il candidato unitario del Centrodestra ancora non c’è: Fratelli d’Italia non ha firmato il documento che appoggia Claudio Lena. Le ventiquattr’ore chieste lunedì dalla coordinatrice cittadina Angela Abbatecola non sono state sufficienti a sciogliere i dubbi e le riserve. Per ora restano solo le indicazioni favorevoli date da Forza Italia e Udc alla designazione calata dalla Lega. (leggi qui Il ricatto della Lega: o accettate Lena o andiamo via. Firmano Forza Italia e Udc. FdI aspetta martedì)

Alla base del ritardo nella firma c’è la volontà dei Fratelli d’Italia di verificare se Claudio Lena regge o meno. Se la sua candidatura riesce ad aggregare anche i calibri importanti di Forza Italia come il sindaco uscente Carlo Maria D’Alessandro ed il vice sindaco Benedetto Leone. Se su di lui convergeranno anche i civici dell’avvocato Giuseppe Di Mascio, del Polo Civico di Francesco Malafronte, l’area del segretario Fenadip Vincenzo De Nisi. Così come i tre dissidenti sospesi da Forza Italia. E soprattutto il grande polo che sta costituendo l’ex vicepresidente della Provincia Massimiliano Mignanelli.

Il dubbio di Fratelli d’Italia è sia di carattere politico che di tipo elettorale. Sul fronte politico restano le perplessità avanzate dal primo momento: chi si intesta la candidatura? A chi risponde Claudio Lena?

Sul fronte elettorale, Angela Abbatecola e Gabriele Picano vogliono prima vedere se il nome è in grado di aggregare. Altrimenti sono pronti a costruire una proposta alternativa da presentare al tavolo del centrodestra. Magari basandola proprio su Mignanelli (che una parte della Lega intendeva candidare) e su Fabio Marino (proposto nelle settimane scorse da FdI).

Manovre a sinistra

Il candidato del centrosinistra Enzo Salera ha incontrato i due avversari che con lui si sono contesi la candidature nelle Primarie di sabato scorso: l’avvocato Sarah Grieco ed il direttore di Exodus Luigi Maccaro.

Sul fronte politico c’è la più totale convergenza. Nessuno dei due sfidanti ha avanzato pretese al candidato sindaco. Ma entrambi hanno chiesto una garanzia di visibilità nella futura amministrazione, in caso di vittoria.

Cosa significa? Che le Primarie hanno rimescolato le carte, gli elettori potrebbero decidere di votare il sindaco e tralasciare le preferenze con cui attribuire peso a Grieco e Maccaro. Quindi? Viene chiesto un impegno a Salera garantire chi, partecipando alle primarie e facendo confluire il proprio consenso, ha dato un contributo importante. A prescindere dal dato numerico.

Salera ha risposto che nella prossima riunione, insieme agli altri alleati del centrosinistra, verrà definita una road map con la quale – alla luce del sole – garantire equilibri e visibilità.

Ribadite poi le aperture all’ex sindaco Peppino Petrarcone, al fine di non disperdere le forze. Gli è stato proposto di fare il capolista di una delle liste principali a sostegno dell’elezione di Salera.